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Centrali nucleari a Carovigno ed Avetrana?

 

Centrali nucleari a Carovigno ed Avetrana?

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Il presente contributo, insieme al sondaggio, è stato inviato da Francesco Nigro.
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Ho appena appreso che Berlusconi e Sarkozy hanno raggiunto l'accordo sul nucleare, prevedendo ben quattro centrali in Italia.
Tra le possibili sedi si parla di Carovigno e Avetrana.
Non avendo le idee chiare, e quindi non avendo ancora una posizione ben definita, vorrei sapere cosa ne pensano gli utenti di midiesis.

Preferirei che si facessereo considerazioni solo sul tema "Nucleare e possibili forme alternative", tralasciando la politica! Sia destra o sinistra non importa.
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Submitted by devina on Mer, 2009-02-25 17:36.

il nostro (nel senso di cittadini) "potere contrattuale" può esplicarsi, nel caso di un referendum, esprimendoci per il si o per il no nei confronti dell'accesso al nucleare.
Altra faccenda è quella che riguarda le aree di installazione.
Qui andiamo in questioni tecniche.
Nessuno vuole le centrali vicino casa, ma
l'eventuale area deve avere dei requisisti: primo tra tutti essere zona asismica, come ("purtroppo" in questo caso) lo è il salento.
Io sono contrario al nucleare.
A patto però che le nazioni che vi fanno ricorso siano tenuate a installare i propri impianti ad una determinata distanza di sicurazza dai paesi confinanti.
Perchè se dobbiamo essere presi per il culo con centrali nucleari a ridosso dei nostri confini nazionali, tanto vale avercele in casa usufruendo dei vantaggi in termini economici.

Submitted by Francesco Nigro on Thu, 2009-02-26 11:31.

La mia preoccupazione è proprio questa. Io non sono nè favorevole nè contrario, mi preoccupa "soltanto" il problema delle scorie, lo stoccaggio non mi sembra sicuro. Del resto, misure di sicurezza e altro, credo che si possano gestire tranquillamente.
Se il problema è il pericolo, derivante da un incidente, credo comunque, che se scoppia una centrale nei paesi confinanti, tipo Francia o altri a ridosso dell'Italia ci ammaliamo di certo anche non avendola in Italia.

Submitted by thebasspower on Mer, 2009-02-25 18:33.

Spesso il nucleare viene presentato come un male da combattere o come miracolosa pozione per risollevare l'economia nazionale. Non ci riconosciamo in entrambe le visioni. Il nucleare rappresenta un'opzione energetica come le altre con i suoi "pro" ed i suoi "contro". Proveremo ad elencare i principali vantaggi e svantaggi.

Il nucleare presenta indubbiamente dei vantaggi:

* Una centrale nucleare non emette CO2
Le centrali nucleari non producono anidride carbonica ed ossidi di azoto e di zolfo, principali cause del buco nell'ozono e dell'effetto serra.
* Vantaggio nella bilancia dei pagamenti
La produzione di energia dal nucleare riduce l'importazione di petrolio e la dipendenza delle economie dal petrolio. La copertura del fabbisogno energetico interno tramite il nucleare riduce la possibilità degli shock esterni sull'economia e consente ai governi un minore carico di spesa sulla bilancia dei pagamenti con l'estero. Il tutto si traduce in una maggiore stabilità del sistema economico nazionale..
* Maggiore stabilità politica
Le principali riserve petrolifere sono concentrate in pochi paesi ad elevata instabilità politica (Medio Oriente) che rischia di trasmettersi anche nei paesi fortemente dipendenti dall'import del petrolio. L'uso del nucleare riduce la dipendenza occidentale dal petrolio mediorientale.

Vediamo ora quali svantaggi porta l'uso dell'energia nucleare:

* Conseguenze in caso di incidente
La storia ha già mostrato la gravità delle conseguenze degli incidenti alle centrali nucleari. Le radiazioni a cui la popolazione viene esposta causano un maggiore rischio di morte per leucemia e tumore. Dall'incidente di Chernobyl la sicurezza delle centrali nucleari è diventato uno dei principali aspetti critici dell'energia nucleare per uso civile. Negli ultimi anni il progresso tecnologico ha notevolmente migliorato la sicurezza delle centrali nucleari dotate di reattori di ultima generazione.
* Le scorie nucleari
Purtroppo le scorie nucleari sono un altro aspetto critico del nucleare. Non possono essere distrutte e l'unica soluzione, per il momento, sembra essere lo stoccaggio per migliaia di anni in depositi geologici o ingegneristici. La ricerca di un deposito sicuro è tra i principali obiettivi della UE e degli Usa. Sono necessari anni di studi e grandi investimenti per l'individuazione delle soluzioni di stoccaggio per centinaia di migliaia di anni.
* Localizzazione centrali nucleari e proteste locali
Anche il processo di localizzazione di una centrale nucleare o del deposito di scorie è molto difficoltoso. Nessuna comunità locale accetta di sacrificare il proprio territorio per ospitare i rifiuti nucleari. La Sardegna, la Puglia, la Basilicata sono i recenti casi italiani di forti proteste antinucleari (2003). Nello stesso anno una comunità locale cinese si oppose con successo alla decisione del governo di costruire un deposito geologico di scorie attuando una dura e prolungata protesta. In entrambi i casi vinsero le popolazioni locali.
* Il terrorismo
Viviamo in un'epoca in cui poche persone possono compiere grandi danni all'umanità. Il ricordo della tragedia dell'11 settembre 2001 ai grattacieli del World Trade Center è stato un duro shock per l'intera società occidentale. Il rischio che le centrali nucleari siano prese come obiettivi per atti di terrorismo o come bombe sporche è quindi molto realistico. E' lecito e razionale preoccuparsi. Le nuove centrali nucleari dovranno includere questo aspetto fin dalla fase di progettazione.
* Il trasporto di materiale nucleare
Il trasporto di scorie e di materiale nucleare è uno degli aspetti più critici della questione "sicurezza". Durante il trasporto, oltre all'opposizione delle popolazioni che vedranno passare treni o navi con carichi radioattivi vicino alle proprie abitazioni, sussiste il rischio di incidenti e di attentati terroristici. In Francia, il treni speciali adibiti al trasporto di scorie nucleari sono scortati da "carri armati" e da poliziotti a cavallo. L'itinerario del treno cambia in continuazione all'insaputa delle popolazioni residenti nei pressi delle ferrovie. Per questi motivi i depositi di scorie dovrebbero risiedere nei pressi delle centrali nucleari evitando in questo modo la necessità del trasporto delle scorie. La ricerca tecnologica e scientifica non ha ancora trovato il modo per distruggere le scorie all'interno delle stesse centrali nucleari. Si attendono ancora risposte in tale senso.

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TheBassPower..... angels don't kill!!!!

Submitted by midiesis on Thu, 2009-02-26 11:38.

Mi chiedo: perché non si incentiva la ricerca, l'utilizzo (in quanto già matura), la cultura delle energie alternative?
Per noi del sud, in particolare, i pannelli solari.

Submitted by Bad Seed on Thu, 2009-02-26 12:48.

"Mi chiedo: perché non si incentiva la ricerca, l'utilizzo (in quanto già matura), la cultura delle energie alternative?"

Certo che sei scemo forte.
Perchè preferire fonti di energia pulite, sicure e rinnovabili a fonti pericolose che producono rifiuti radioattivi che devono essere stoccati per migliaia di anni?

Submitted by luica on Thu, 2009-02-26 14:45.

Ho voluto svolgere una piccola ricerca.
La più grande centrale solare si trova in Spagna a Jumilla nel sud della penisola iberica. 120.000 pannelli fotovoltaici coprono un’area di 100 ettari (1Kmq), con una capacità produttiva di 20 megawatt, alimentando di energia pulita ben 20.000 famiglie.
Ecco quale secondo mè è il problema.
Pensando solamente al nostro territorio, bisognerebbe trovare un'area di 1Kmq per poter soddisfare il fabbisogno di 20.000 famiglie, dicendo che i 20 megawatt sono di picco e che quindi non sono costanti e facendo il conto di 1kwatt a famiglia, mentre il contratto minimo sono di 3 kwatt, esagerando le considerazioni 1 Kmq di pannelli solari sarebbe necessario a soddisfare il fabbisogno di una città come Brindisi. Ed il resto della provincia? Quanti kmq di pannelli sarebbero necessari? non credo che il nostro territorio sia adatto all'installazione di un parco fotovoltaico di queste dimensioni, a meno che non abbiamo a disposizione di una vasta area desertificata. Quanti di voi sarebbero daccordo nel vedersi installare questo parco solare affianco ai suoi uliveti secolari?
Attenzione a chi vi vuol far credere che l'energia rinnovabile possa soddisfare l'intero fabbisogno nazionale, si parla al massimo del 10%. Avremo comunque bisogno di comprare il resante 90%.
Parlando di impatto ambientale, cosa sarebbe peggio? non credo di essere in grado di dare una risposta.
Di sicuro posso dire che già 4 centrali nucleari "funzionanti" si trovano sul territorio italiano. Sono centrali attivate e succesivamente disattivate in segiuto al referendum. Perchè andare a costruire nuove centrali?
Spero tanto questa volta, che sia la solita cazzata propagandistica.

Submitted by Bad Seed on Thu, 2009-02-26 18:38.

Cioè... è bastata una piccola ricerca su Google per mettere una X rossa sulla casella Energia alternativa? Non può essere così semplice.

Niente è semplice.

Submitted by Giacomo Ciraci (not verified) on Fri, 2009-02-27 12:22.

Caro luica,premettendo che la Spagna si trova in un'altra posizione geografica,e che la produzione di energia tramite pannelli solari dipende proprio da quello,la Puglia, il Salento, fanno parte delle aree più fruttifere in termini di produzione, quindi, 100 ettari di pannelli solari nel "profondo salento",invece di produrre 20 megawatt,come in Spagna, magari ne produrrebbero 50/60/70 megawatt!!..Poi,prendendo il discorso del fabbisogno nazionale....è vero,non compre il 100% del fabbisogno,ma se invece che tagliare fondi alle energie alternative, come ha fatto lo stato,ed investirle nel nucleare,come vogliono,facessero una legge che OBBLIGASSE TUTTI GLI ITALIANI ad installare dei pannelli solari sopra le abitazioni(aiutati da finanziamenti statali)...non pensi che sarebbe UN GROSSO PASSO AVANTI????A quel punto il problema del fabbisogno si ridurrebbe al minimo visto che,installando dei pannelli solari sulla propria abitazione, non si ha più bisogno di pagare "bollette salate Enel"...xkè l'energia prodotta dai pannelli installati sul "tuo tetto"...BASTA ED AVANZA!!!!

Adesso mi chiedo:
A CHE SERVIRA' QUESTO NUCLEARE??????????
SBAGLIO O TEMPO FA E' STATO FATTO UN REFERENDUM, E GLI ITALIANI AVEVANO DECISO DI NON VOLERLO???

Submitted by luica on Fri, 2009-02-27 15:57.

<< installando dei pannelli solari sulla propria abitazione, non si ha più bisogno di pagare "bollette salate Enel"...xkè l'energia prodotta dai pannelli installati sul "tuo tetto"...BASTA ED AVANZA!!!!>>
mi riallaccio a quanto detto da te prima. perchè qui entriamo nel mio campo. Proprio in questa tua affermazione sta il paradosso, perchè quello che si sta facendo credere è che basterebbe installare un impianto fotovoltaico sulla propria abitazione per potersi scollegare dalla rete enel. torno a ripetere che un piccolo impianto che sia solare termico o fotovoltaico privato non può supplire alla domanda di energia necessaria. quello che mi preme spiegare è che solo l'energia non consumata viene retribuita (ad esempio pieno giorno casa vuota, zero consumi, l'energia elettrica prodotta viene immessa in rete e retribuita dall'enel ad una tarrifa speciale).secondo, per ammotizzare i costi di un impianto sono necessari all'incirca 12 anni, il ciclo vita di un pannello 30 anni, con un conseguente calo nell'energia prodotta a causa dell'usura e della cattiva manutenzione.
fosse cosi semplice avremmo già tutti rimpiazzato terrazzi e balconi di pannelli solari.
terzo, jumilla sbaglio o si trova più a sud del salento, non sono una cima in geografia ma credo che si trovi sul 38° parallelo, noi trovandoci sul 40°, non credi che potremo produrre all'incirca lo stesso quantitativo o ancor meno di quello prodotto in spagna?
Io direi che sarebbe giusto riaprire il tema con un altro referendum e non bypassare il veto popolare come il nostro carissimo presidente forte del consenso popolare crede di fare, visto che ormai son passati più di 20 anni da quel lontano 87, e l'incubo di cernobyl troppo incombente su quel refendum, poi, perchè continuare a non volere il nucleare in casa, autoprodotto ed economicamente meno caro, invece di continuare a comprarlo da svizzera e francia?.
Perchè con tutta l'energia alternativa che potremo produrre e solo quella la via, continuare a comprare energia dall'estero.

Submitted by thebasspower on Fri, 2009-02-27 15:51.

rocco, perchè per produrre un quantitavivo di energia su unità di misura (non ricordo le cifre purtroppo)nucleare, non basterebbe l'intera estensione della puglia in km quadrati pieni di pannelli solari.. dati assurdi..... ripeto non ricordo le cifre ma è così..
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TheBassPower..... angels don't kill!!!!

Submitted by midiesis on Fri, 2009-02-27 15:56.

Non sono esperto in materia e non ho approfondito la questione. Però ci sono vare alternative, tra cui il solare, che offrono energia pulita a costo zero. Perché non sfruttarle? perché non incentivare la ricerca?

Submitted by luica on Fri, 2009-02-27 16:22.

cerco di dare una risposta.
anni fà si a kyoto si è firmato un protocollo di intesa tra 160 paesi i quali si impegnavano a diminuire le emissioni ci CO2 dal 2005. gli sforzi messi in campo da questi paesi però non hanno prodotto i risultati sperati, ridurre del 5% le emissioni. sono stati apportati numerosi studi in particolar modo in campo automobilistico che nel campo architettonico, ma i risultati ottenuti hanno trovato scarsi investimenti. l'italia in questo quadro non è riuscita nell'intento di ridurre le emissioni, basti pensare alle centrali termoelettriche a carbone, e a non pensare molto basta ricordare Cerano, che vi sembrerà strano ma si trova a Brindisi. Ora il passo successivo e più immediato forse non sarebbe quello di smantellare le obsolete centrali a carbone e costruirne una nucleare a zero emissioni di CO2?

Submitted by midiesis on Fri, 2009-02-27 16:39.

...e se al fotovoltaico aggiungessimo l'eolico, l'idrogeno e quant'altro?

Submitted by Francesco Nigro on Fri, 2009-02-27 22:35.

Ahhh l'idrogeno... se solo il petrolio fosse accantonato... e farebbe la fine del carbone... o se lo bevessero gli arabi...
Ma chi ci darà mai queste spiegazioni?? Cosa fanno i politici a livello nazionale???

Submitted by luica on Sab, 2009-02-28 18:18.

noto che in materia c'è una enorme confusione. Per accantonare il petrolio, o meglio il combustibile fossile dovrei riuscire a trovare in natura un giacimento di idrogeno. Sarebbe più facile scovare il villaggio dei puffi più che per trovare l'idrogeno in natura. la formula chimica dell'idrogeno è H2, molto simile a quella dell'acqua H2O, infatti per ricavare l'idrogeno bisognerebbe scindere questa molecola, come?, attraverso elettrolisi, mi sembra inopportuno spiegare cosa sià l'elettrolisi, ma il dispendioso utilizzo di energia elettrica è chiaro, la via più comoda purtroppo per ricavare l'idrogeno è ancora una volta; state a sentire, il combustibile fossile. A cosa serve davvero l'idrogeno ad evitare che le grosse emissioni di CO2 provenienti dalle automobili si concetrino nelle città ma si trasferiscano nelle zone di stoccaggio dell'idrogeno.
Bella Fregatura!!

Submitted by Francesco Nigro on Sab, 2009-02-28 23:16.

Perchè il petrolio viene usato così com è allo stato grezzo????
Invece di puntare sempre sugli interessi.. ed è certo che trascurando il petrolio verrebbero meno alcuni accordi intra-nazioni, la ricerca può evolvere in altri campi!!!

Submitted by leo vitale on Fri, 2009-02-27 23:56.

Ragazzi un saluto a tutti dalla Spagna... è vero qui in Spagna c'è una delle più grandi centrali fotovoltaiche d'europa e nn solo, torri solari( in pratica una torre alta 40/50 metri con in cima una grossa caldaia che viene riscaldata dai raggi solari riflessi da un parco di 600 specchi)parchi eolici immensi (niente che vedere con quelli che vediamo dalle parti di Candela) forse sti Spagnoli e parlo solo di loro perchè sono loro ospiti, hanno le vedute un po più ampie. Però ricordatevi un altro fattore importante :tutti questi tipi di energia non inquinanti hanno anche un grandissimo impatto ambientale, basti pensare che una pala eolica può essere tranquillamente + alta di 50 metri e quindi che succede che agli ambientalisti magari nn va giù sta cosa!!!!chiudo il discorso ricordando una frase di un mio amico: ...è nu casin'...
Hasta Luego

Submitted by Francesco Nigro on Sab, 2009-02-28 23:21.

Produzione artigianale d'idrogeno presentati da Beppe Grillo
Idrogeno energia pulita e inesauribile

...Vado in Svizzera nella valle dell'Emmental, un odore pazzesco, vado lì e incontro un falegname, un uomo normale, un uomo intelligente che sa fare le cose con le mani, che a proprie spese si fa l'elettricità. Come? Con la luce del sole fa l'elettricità, con l'elettricità e l'acqua fa l'elettrolisi: scinde H2 da O, l'idrogeno dall'ossigeno, l'ossigeno lo butta in una vasca di pesci rossi - ho visto i pesci rossi più grossi della mia vita, ne ho visto uno che usciva e diceva: "Datemi un caimano che lo mangio...". Con l'idrogeno fa andare la cucina, i fornelli, la macchina. Con i pannelli foto e termovoltaici si fa tutta l'energia che serve alla casa e al furgone. Il surplus elettrico lo vende alla rete pubblica. [Sul palco Grillo ha sistemato un piccolo furgone alimentato ad idrogeno solare.] Quel furgone lì a quattro ruote motrici, va a benzina, a Gpl e a idrogeno. E quando va a idrogeno dal tubo di scappamento cosa esce? vapore acqueo, acqua. Non vi racconto delle storie. Markus! [Markus Friedli sale sul palco e mette in moto il furgone. Grillo spalma di balsamo all'eucalipto il tubo di scappamento e con un asciugamani sulla testa fa le inalazioni]. Venga, signor sindaco, venga sul palco a provare che non è una finta. [Prende per mano il sindaco, gli mette in testa l'asciugamano e lo trascina a fare le inalazioni dallo scappamento.] Questa cosa esiste! Esiste da trenta anni! [...] La tengono nei cassetti. Allora se il futuro è nei cassetti, io voglio aprirli questi cassetti, perché se tengono un auto così da trenta anni in un cassetto per vendere quello stramaledetto petrolio, se tengono nel cassetto una cosa così allora vuol dire che in un altro cassetto magari c'è una pillola che costa trenta lire e guarisce dell'AIDS. Magari c'è una foglia che se la trituri guarisci da un tumore... ma vi immaginate la vita come cambierebbe?...*

...In Svezia c'è un'altro artigiano, Olof Tengstrom, che fa lo stesso: la sua casa e la sua auto vanno a idrogeno e questo lo fabbrica con l'elettricità di un mulino a vento. Se possono farcela degli artigiani, perché non può farcela anche l'industria? Che sia perché il sole e il vento non si vendono e il petrolio sì?...*

* Dal libro "tutto il grillo che conta" - Ed. Feltrinelli 2006


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