www.midiesis.it

Accomodatevi prego, la farsa ritorna

 

Accomodatevi prego, la farsa ritorna


inviato da Nando De Vitis
-----
Puntuale, anche se con periodicità non costante, ritorna la farsa delle elezioni.
Quest’anno ci toccano provinciali, europee e, in alcune città, comunali.
E puntuale si rimette in moto il circo “Fatebene fratelli & fauna affine”.
Maghi, ballerine, nani, acrobati, politicanti ubiqui, ex di tutto e profeti del niente, giocolieri, clown, tutti nel gioco dell’”un due tre stella” e subito pronti, al momento del fischio di “tutti fermi i giochi son fatti” ad occupare la casella ancora vuota.
Chi se ne frega se quella ora disponibile sta dall’altra sponda rispetto a quella della volta scorsa; la parola d’ordine è esserci, a tutti i costi.
Nemici che diventano neo-amici e viceversa, partenze, ritorni, ammucchiate a destra come al centro e come a sinistra, a livello locale, provinciale, nazionale ed europeo per tutte le stagioni e a tutte le latitudini.
Patti, strette di mano, la convinzione (il mio amico Michele direbbe la faccia tosta) nel propinarci la solita filastrocca: che questa è la volta buona, questa è la coalizione giusta, questo è il programma migliore, pensato, ovviamente, per noi.
E le volte scorse, quando dallo stesso palco, dalla stessa trasmissione televisiva, dalla stessa pagina di giornale, gli stessi personaggi di oggi stavano in tutt’altro ovile e ugualmente giuravano che quella (quella di allora) era la coalizione giusta?
Tutto caduto in prescrizione e coglione chi non cambia mai idea ed ideali, chi si ostina a restare sempre sulle sue posizioni, perché solo gli stupidi non cambiano mai.
Vuoi mettere l’ebrezza di un bel salto alla cavallina con volteggio acrobatico e atterraggio, sempre in piedi, oggi di qua e domani chissà, rispetto a chi si intestardisce in una coerenza ormai fuori moda a pensare sempre le solite cose?
Lo giuro che non faccio polemica.
E nemmeno mi metto dalla parte dei buoni.
Casomai dalla parte dei rompicoglioni, quelli che ripetono sempre le stesse cose.
E con la ferma determinazione di controbattere il semplicistico luogo comune “critichi tutti per non criticare nessuno”.
No, io critico tutti senza escludere nessuno, che è diverso.
E sono talmente convinto che in politica ci si muova solo sull’asse dei numeri negativi che quei pochi soggetti corretti e coerenti, casomai dovessero davvero esistere, non sono nemmeno l’eccezione che conferma la regola, piuttosto anomalie che servono allo stesso sistema, uno specchietto per le allodole per distogliere lo sguardo del cittadino dal marcio imperante della casta, in modo da lasciare tutto così com’è.
Risparmiatemi per favore la solita filastrocca del “perché non fai qualcosa invece di criticare”?
La politica non mi interessa; questa politica non m’interessa e la lascio fare a chi è in grado di scendere a compromessi dalla mattina alla sera, perché sennò l’altra alternativa è di lasciar stare.
Ma non per questo perdo il diritto di dire la mia, con la convinzione che l’atto di indignazione è uno degli ultimi lussi che posso/possiamo ancora concedermi/concederci in nome della libertà di pensiero; così come il mio non voto rimane l’atto di accusa e la ribellione pacifica nei confronti di questa eterna e insopportabile farsa.

Ferdinando De Vitis

“Ho sempre avuto poche idee, ma in compenso fisse” - F. De Andrè

aggiungi nuovo commento

Submitted by Francesco Nigro on Fri, 2009-05-22 10:49.

Immenso!

Submitted by shaggy on Sab, 2009-05-23 12:54.

l'entusiamo per il mio diritto di voto è scemato dopo appena due anni.

Mi ritirerò nella non-politica, tutt'altro che antipolitica.

Però purtroppo non riesco a pensare di non votare e ignoro anche il motivo per cui lo considero ancora come un dovere sacrosanto.

Submitted by Lupo Carmelo (not verified) on Sab, 2009-05-23 14:56.

La cosa che amerò vedere di più, è quando non avremo piu la libertà di dire quello che vogliamo, perche molto sicuramente dopo aver tolto i poteri ai giudici, ci toglieranno anche quella. La costituzione diventerà un macello, perchè se verrà fatta una legge che è incostituzionale, basta cambiare la costituzione e il gioco è fatto...
Ormai non me ne frega piu niente di come andranno le sorti, perchè la prossima persona onesta che si verrà a candidare verrà derisa o magari anche uccisa. Siamo ormai nel paese dei balocchi dove non possiamo nemmeno scegliere i nostri rappresentanti(se non possiamo fare questo, figurati quanto se ne fregano di noi), siamo il paese che ci mette di meno(48 ore) ad emettere un ddl che protegge "Le quattro alte cariche del parlamento" (per quale motivo vogliono essere protetti? Forse hanno fatto qualcosa di sbagliato? O forse stanno facendo qulcosa di sbagliato e si stanno parando il culo?)anzicche farne uno per gli abitanti abruzzesi (circa 48 giorni ed è ancora in discussione credo).
L'informazione è diventata dittatoriale(e non dite di no perche basta vedere a chi appartengono tv giornali e anche radio), sembra di stare ai tempi del fascismo quando Mussolini prendeva potere, solo che in questo caso non si ha violenza fisica, ma si basa sulla violenza mediatica e quindi psicologica che è ancora peggio... Se venissero rispettate le norme europee, il nostro presidente del consiglio, potrebbe avere solo canale 5, al massimo, e quindi permettere alla concorrenza leale e di creare nuove reti televisive che non propongano tutti la stessa cosa, e cioè stupidaggini assurde.
E cosi che ci vogliono, stupidi e ignoranti, perché qualcuno che è inteliggente non reputerebbe tutto questo possibile, e allora ecco: veline, Barbara d'urso dalla mattina alla sera, telegiornali che parlano di gattini che salavano dal fuoco i cagnolini, ti fanno vedere come si cucina, tribunali virtuali (dove gli attori vengono pagati pure bene) grandi fratelli, talpe, fattoria e chi piu ne ha piu ne metta. A dimenticavo PUBBLICITA'... senza la pubblicita mediaset non sarebbe nulla, quindi io mi chiedo una cosa, se per caso tutti i consumatori decidessero di non acquistare piu preodotti che vengono sponsorizzati, esisterebbe Berlusconi???

Submitted by Paolosan? (not verified) on Dom, 2009-05-24 10:56.

Bellissimo intervento!

Submitted by lemico on Dom, 2009-05-24 22:42.

Ciao a tutti da Lemico.
Guardate cosa ho trovato in giro per il web
http://carolemico.myblog.it/archive/2009/05/25/spot-politico.html
mi associo pienamente a questa idea politica.

Submitted by Fab Guglielmi (not verified) on Dom, 2009-05-24 23:55.

<< va tutto bene, signora la Marchesa>>
certo, il Primitivismo e la Mondializzazione Anarchica sono una prospettiva interessante e per molti versi condivisibile,
nel rispetto della libertà di scelta di ogni singola persona,
le rivoluzioni antropologiche coinvolgono i singoli individui in prima persona modificando le routine quotidiane, le situazioni, i contesti e la realtà.
Oggi viviamo l'era del post-capitalismo
e come alla fine di ogni Impero
si susseguono paure, guerre, carestie, pestilenze:le barbarie della guerra tra poveri
<< va tutto bene, signora la Marchesa>>
NOFUTURE gridavano i ragazzi Greci protagonisti delle rivolte dell'inverno scorso
NOPROBLEM risposero i conformisti in ogni dove
come Matrix insegna, ognuno sceglie il proro livello di coinvolgimento, ma, solo per onestà intellettuale ("merce rara"),
chi credete che siano i responsabili delle crisi che oggi viviamo?
il buon Dio? mago Merlino? gli Ufo?
un vecchio compagno mi ripeteva sovente
<< ricorda, anche se tu non ti occupi di politica, è la politica che si occupa di te>>
W LA LIBERTA' DI SCELATA W
Fabrizio Guglielmi

Submitted by D Es Demon A on Mon, 2009-05-25 08:23.

la lancetta delle ore tocca il numero 10
la lancetta dei minuti tocca il numero 6

...libertà
parola che sembra specchio

lo specchio incantevole
in cui si può riflettere
l'incandescente opportunità
della scelta.

Ma cosa è la Libertà?
e soprattutto, cosa è
l' "opportunità" della scelta?
Cos'è, e qual è la scelta?

...è l'ignoranza l'unica responsabile della crisi che oggi viviamo.

Madre Ignoranza

Che con la sua ondata di false speranze, miti insipidi, sogni scadenti e mulini bianchi,
ha travolto l'anima, stuprandola nell'essenza e abbandonandola nel fosso senza fondo ideato con audacia da chi aveva capito dove scavare per trovare l'acqua che ci avrebbe fatti affogare.

Tutti.

E' Libertà questa?
Con la testa sotto la sabbia
stiamo subendo il gioco perverso
di volposi burattinai.

E' Opportunità di scelta, questa?
Con i piedi serrati, e fracidi
stiamo sciogliendo la volontà
lasciandola tra i denti di bestie affamate
di quel coraggio beffardo che ci portavamo appesi al collo come una conquista...

ed invece era solo il cappio dell'impiccagione,

stupidi idioti che non siamo altro

abbandonare la Vita,
questo diamante,
questa libertà
questa opportunità
questa scelta
nelle mani di chi ride alle nostre spalle,
di chi si approfitta delle nostre debolezze,
di chi ci sta rubando l'anima...e violentando nell'anima...

sono stanca, stanchissima.

Desdemona

Submitted by devina on Mon, 2009-05-25 23:16.

oggi, in libreria, ho sfogliato un libro (che comprerò)dal titolo "Il Capitale. Una critica Cristiana alle ragioni del mercato", scritto da Marx Reinhard.
Autore e titolo sembrano incastrasi alla perfezione, se non fosse che il Marx in questione è un arcivescovo (di Monaco) che ha ricevuto gli ordini da Papa Benedetto VXI.
Partendo da una lettera al suo omonimo Karl, l'arcivescovo attacca tutto quel che non va nell'attuale economia che sta devastando il pianeta: un capitale sempre più globale, una borghesia che si arricchisce sempre più a spese dei lavoratori, società multinazionali sempre più estese e produttivamente delocalizzate.
"Il movimento marxista" dice l'arcivescovo, "ha cause reali e pone questioni giustificate;...Noi, con l'etica sociale della Chiesa, non abbiamo mai confuso l'opera filosofica di Marx con Stalin ed i Gulag. Non si puo' attribuire a Marx cio' che hanno fatto i suoi epigoni. Lui ha bene analizzato il carattere di merce del lavoro e previsto la mercificazione di tutti i settori della vita".

Ho fatto questa (lunga) introduzione per collegarmi alla domanda di Fabrizio (sui responsabili della crisi attuale)e nello stesso tempo sottolineare l'analisi (per me condivisibile) dell'Arcivescovo Marx.
Ma il problema, per quanto mi riguarda, è un altro e cioè la convinzione radicata e irreversibile che la risposta a questi nostri mali non potrà mai venire dalla politica.
Perchè è un soggetto, la politica, oramai talmente schizofrenico e in balia di se stesso, da aver annullato qualsiasi ragionevole vincolo etico e/o morale.
Basta guardare, Fabrizio, a cosa è successo in Italia, ma anche a San Michele Salentino, in pochissimo tempo, (ossia dalle politiche/comunali ad oggi), come sono cambiati gli "accoppiamneti", le amicizie, i sodalizi, i "matrimoni di interesse", ecc...
Solo in politica c'è una confusione tale dove, realmente (e non è un luogo comune), si può dire tutto e il contrario di tutto, dove ci si può alleare con tutti e litigare con tutti, dove non conta niente se sei una persona onesta e corretta o piuttosto un malfattore, dove la tua fedina penale è solo un optional, dove l'arroganza e la furbizia prevalgono sulla moralità e la coerenza e dove, se fai comodo, sei sempre il benvenuto, chiunque tu sia.
Questo mondo non mi interessa.
E formulo un'equazione contraria a quella di Piertonio: mi ritiro nell'Antipolitica che non è una Non-politica, ma una Politica Diversa.
Contro la Casta, prima di tutto.
E senza ripensamenti.

Submitted by Fab Guglielmi (not verified) on Mer, 2009-05-27 00:11.

....segui il flusso dei soldi.
"accoppiamenti", amicizie e sodalizi,
"matrimoni di interessi",
perchè parli di confusione? è così evidente la logica di queste "scelte",
....segui il flusso dei soldi.
L'Altra Politica di cui mi interesso è quella che non venera il culto del Capo ma si nutre di partecipazione e di passioni,
non delega ma rivendica cittadinanza,
dignità, amor y rebeldia,
alla Società Autoritaria si contrappone una Democrazia Insorgente e per questa
vale la pena di lottare
<< l'essenziale è di non vivere invano >>

Fabrizio Guglieli
PS
visita il blog acslauriedd.ilcannocchiale.it

Submitted by Lupo Carmelo (not verified) on Mer, 2009-05-27 16:14.

Il problema principale è che siamo di fronte ad un capitalismo malato che ha bisnogno di cure immediate.
Una delle cause la possiamo attribuire anche a noi cittadini in quanto, pur sapendo quello che c'è dietro a determinate aziende, acquistiamo i loro prodotti alimentando sempre di piu il potere. Un esempio molto comune? La nike. la produzione di prodotti nike, come tutti sappiamo (e forse anche le formiche lo sanno), provengono da produzione illegale, sfuttando dei poveri bambini che non avranno ne futuro e ne istruzione. anche altre case multinazionali adottano questo procedimento ma noi pur sapendolo, acquistiamo questi prodotti.
Un'altra delle colpe del capitalismo, sempre a mio parere, è che a governare ci sono solo aziende che hanno grossi capitali e che si possono permettere il lusso di pubblicizzare i loro prodotti, senza dare spazio alle aziende emergenti, le quali non hanno i mezzi per permettersi i costi di pubblicizzazione dei prodotti. queste aziende, quindi, si trovano in un mercato che non è piu concorrenziale ma tendente all'oligopolio.
Se il sistema televisivo imponesse che le aziende dovrebbero avere solo un determinato spazio (senza essere cosi tartassanti), permetterebbe cosi alle aziende emergenti di pubblicizzare i propri prodotti. il consumatore potrebbe avere una scelta molto piu ampia, favorendo lo sviluppo delle aziende nate, e che dunque potrebbero dare moltissimi posti di lavoro(perche bisogna ricordare che il sistema economico italiano è basato principalmete da piccole e medie aziende che costituiscono la spina dorsale del nostro paese).

Submitted by luica on Mon, 2009-05-25 12:00.

leggendo il tuo post...non mi è venuta in mente altro che una frase...che ritengo sintesi della condizione "dell'elettorato medio" (evoluzione sociale di quello che una volta fù il ceto medio)...visto che ormai anche la classe operai si è estinta, impegnata nella lotta di sopravvivenza dai co.co.pro.

"La Rivoluzione?...oggi no, domani forse, dopodomani Sicuramente!!" G.Gaber.(volendo rimanere in tema di citazioni).
Fiducioso sempre nel "dopodomani".

Submitted by Lupo Carmelo (not verified) on Mon, 2009-05-25 16:49.

« Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.

In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.

La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni. »

(Costituzione della Repubblica Italiana, Articolo 21)

Si si certo silvio siamo tutti con te, anche le TUE INDAGINI STATISTICHE lo dicono.

Davvero, meno male che c'è... Spero che rimanga per tutta la vita.
A mio parere questo non dovrebbe essere l'articolo 21 ma piu tosto l'art 2 della costituzione.
Sercondo me potrebbe essere il pilastro portante della democrazia (come fondamenta belle solide, abbiamo l'articolo 1 che ho esposto in camera come se fosse una meravigliosa opera d'arte).

L'altra sera stavo guardando un documentario che riguardava le frequenze del digitale terrestre, in pratica se non erro i canali a livello nazionale dovrebbero essere bene 47, e come al solito mediaset & co. ci cova. Su i dettagli saprò aggiornarvi dopo perche questo è un caso che sto inizianzo a studiare da oggi(anche se dovrei studiare altro). Secondo voi, questo non potrebbe essere interpretato come una limitazione di espressione artistica??? Nel senso che, se "il presidente del consiglio" invaderà anche il digitale(anche se lo ha già fatto), altre tv non potranno emettere i loro canali (es. europa 7), e quindi potrebbe per voi essere questa una limitazione all'articolo 21???

Spero che ci sia una discussione per poter confrontare il mio pensiero con qualcun'altro...

Grazie a tutti

Submitted by Myriam (not verified) on Mar, 2009-05-26 08:23.

Caro Nando,io la penso esattamente come te ma mi rendo conto che questo modo di pensare non è al passo con i tempi....siamo come dire "Fuori Moda".La coerenza oggi non è più un valore anzi se sei coerente sei fuori dal giro,non sei considerato,nessuno ti propone nuove cose(se così possono essere chiamati questi cicli involutivi della politica moderna),sei un cittadino comune.....e noi ci accontentiamo così....ma non va bene perchè credo che nell'aria la delusione e il malessere inizia a farsi sentire anche da chi è meno sensibile ed ha gli occhi bendati dall'interesse economico ed è proprio su questi che Tu,io ed altri come noi dobbiamo cercare di costruire il nuovo....non basta che non voti tu o io ....a che serve??? a che è servito la volta scorsa????dobbiamo essere forti noi....per chiudere la bocca a chi si appropria di un potere civico e politico di cui non ha facoltà,per dire a chi è incoerente o acrobata della politica "TU NON CONTI NULLA".Non dobbiamo lasciare che questa gente governi il futuro dei nostri figli....almeno IO NON CI STO!!!!!

Submitted by devina on Mar, 2009-05-26 17:59.

ti auguro di trovare la tua strada, qualunque essa sia, per praticare il dissenso che dicevi e per costruire un futuro migliore.
Personalmente, che la via della "salvezza" possa passare dalla politica (o meglio dai politici), non ci credo neanche un po'.
E in questo sono confortato dal constatare che i semplici cittadini sono migliori dei politici che delegano come propri rappresentanti.
Ma questo, come ho detto più volte, è solo il mio parere.

a presto


Dal 14 marzo 2010, midiesis.it rinnova la sua struttura e la sua grafica pur mantenendo sempre lo stesso indirizzo www.midiesis.it.
Il presente sito, invece, rimane on-line come archivio, a disposizione di tutti e rintracciabile al seguente indirizzo: win.midiesis.it.
Per chi volesse ricevere via mail le news degli ultimi articoli pubblicati sulla nuova piattaforma www.midiesis.it, può registrarsi puntando al link in fondo alla pagina, a destra, oppure cliccando qui.