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In ordine alla elezione del nuovo Presidente del Consiglio d'Istituto

 

In ordine alla elezione del nuovo Presidente del Consiglio d'Istituto


di Patrizia Gasparro
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Cari genitori, come primo atto vorrei esprimere un ringraziamento a titolo personale per la stima che ci avete dimostrato votandoci così numerosi. Nostro intento, presentando una lista autonoma era quello di avere la possibilità di partecipare, in maniera diretta, alla gestione delle istituzioni scolastiche dando un contributo per la realizzazione di un obiettivo che noi riteniamo primario, ovvero, quello di rendere la scuola un ambiente trasparente in cui ogni genitore abbia accesso alle informazioni e possa liberamente esprimere una valutazione di quella che è l'offerta formativa.

In occasione della prima seduta del Consiglio, tenutasi il 01/12, abbiamo partecipato all'elezione del presidente del Consiglio e dei componenti la Giunta Esecutiva, dico partecipato perchè non avendo, noi genitori eletti per la lista n. 3, la maggioranza non avremmo mai potuto incidere in maniera determinante sull'esito della votazione. Il fatto è che se anche il voto espresso dai genitori il 15 e 16 novembre u.s. rappresenta, senza ombra di dubbio, un punto di rottura rispetto al passato, ovvero, una palese richiesta di cambiamento, nessun riscontro in tal senso è arrivato dalle istituzioni scolastiche.
Il voto determinante del personale docente ed Ata ha consentito la rielezione quale Presidente, della Sig.ra Grazia Chiese e quali componenti della Giunta, per i genitori, della Sig.ra Prete Antonella e della sottoscritta, ma solo perchè, nell'altra lista (quella, per intenderci, cui per volere dei genitori votanti, sono stati assegnati due soli seggi) non c'erano altri genitori da nominare.

Preso atto di questo, confermo il mio impegno a lavorare per la realizzazione di quello che dovrebbe essere obiettivo fondamentale e comune ad ogni componente del Consiglio, ovvero il benessere, in ogni modo voglia essere inteso, dei bambini e ragazzi frequentanti le scuole presenti nel nostro territorio.

Patrizia Gasparro.

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Submitted by devina on Thu, 2009-12-10 14:23.

Ho letto attentamente il post di Patrizia e riporto di seguito l'obiettivo della lista in questione, per fare alcune considerazioni:

###rendere la scuola un ambiente trasparente in cui ogni genitore abbia accesso alle informazioni e possa liberamente esprimere una valutazione di quella che è l'offerta formativa.###

1. Rendere la scuola un ambiente trasparente.
* Obiettivo legittimo e auspicato, penso, da tutti.

2. Libero accesso alle informazioni.
* Anche questo è un punto pienamente condivisibile.

3. Far sì che ogni genitore possa esprimere una valutazione sull'offerta formativa.
* Più complesso è il discorso su questo punto.
Letto in questo modo sembra un aspetto facilmente e spontaneamnete condivisibile.
La questione invece non è così semplice e scontata.
Il Piano dell'offerta formativa (P.O.F.) è una specia di Carta di Identità della scuola: in esso, secondo la normativa vigente, vengono illustrate le linee distintive dell'istituto, l'ispirazione culturale-pedagogica che lo muove, la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività.
Proposto dalle varie componenti della scuola, il Piano dell'offerta formativa viene elaborato dal Collegio dei docenti, nel rispetto di eventuali diverse opzioni metodologiche, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori ed è adottato dal Consiglio di Circolo o di Istituto.
Il POF è pubblico e viene consegnato alle famiglie degli alunni all'atto di iscrizione.
Si tratta quindi di un documento (almeno in teoria) di importanza fondamentale e come tale deve essere considerato da tutte le componenti.
Spesso (e lo dico dalla mia posizione privilegiata nella doppia funzione di genitore e di addetto ai lavori) la componente che viene a mancare (nella scuola di oggi) è quella dei genitori.
Genitori che sistematicamente esercitano una sorta di intrusione, non sorretta da alcuna competenza tra l'altro, in tutto ciò che rigurda la vita scolastica.
Genitori che si ergono a giudici di presidi, docenti, programmazioni, progetti, curricoli, organizzazione...ossia, che si ergono a giudici, in una parola, del POF (leggi, piano formativo in questione).
E' evidente che Patrizia nel suo post intendeva tutt'altra cosa, ma ne ho approfittato per sottolineare un male riguardo al binomio scuola-famiglia, più volte denunciato.
La scuola deve esplicitare la propria funzione educativa relazionandosi alle esigenze del territorio, deve collaborare con la famiglia, confrontarsi costruttivamente e stabilire un rapporto di reciproca fiducia;
la famiglia deve avere la discrezione di capire dove finisce il proprio ambito di intervento e fermarsi lì, senza "sonfinare", senza appropriarsi di ruoli che non le appartengono e senza turbare un ambiente che, al contrario, ha bisogno di tranquillità e fiducia.
nando de vitis

Submitted by Anonymous (not verified) on Thu, 2009-12-10 15:34.

intervento equilibrato,niente da eccepire, ma Patrizia voleva dire che nonostante la sua lista sia stata piu' votata, nonostante gli elettori abbiano indicato un cambiamento, questa volonta' è stata stravolta dalle altre rappresentanze in seno al consiglio di istituto (docenti e ata).

Submitted by devina on Thu, 2009-12-10 16:25.

ripeto,
ho solo preso spunto da una frase di Patrizia per parlare di un argomento che mi interessa da vicino.
Il problema specifico dell'elezione è altra faccenda sulla quale, per giunta, sono anche poco informato.

Submitted by devina on Thu, 2009-12-10 19:57.

ritorno sulla discussione perchè avevo sorvolato sull'aspetto che voleva sottolineare Patrizia.
Il mio intervento era prettamente "tecnico" e si riferiva al POF e al rapporto scuola-famiglia.
Altra discussione è invece quella riguardante le elezioni in senso stretto.
Allargo, a tal proposito e dal mio punto di vista, un po' il discorso in quanto non solo oggi, ma anche in passato, se vado a vedere i candidati che si sono succeduti, scorgo spesso soggetti non solo interessati attivamente in polita, ma addirittura con funzioni derivanti dall'attività politica.
A parte il fatto mio personale che non voterei mai per il consiglio d'istituto un genitore con mansioni politiche (assessore o consigliere poco cambia) auspicherei però che il problema si risolvesse in partenza: chi fa il politico (a livello locale, regionale o nazionale non fa differenza) dovrebbe, con coscienza, astenersi dal candidarsi per simili cariche.
Non ci sarebbe nulla di male in ciò se la politica, a tutti i livelli, fosse vissuta in modo "pulito" e come strumento per il bene collettivo, ma dato che così non è, è bene che il mondo della scuola e quello politico restino quanto più possibile separati e autonomi.
Lasciamo la scuola libera e incontaminata da qualsiasi (possibile) ingerenza politica con l'auspicio che l'aula, naturale prosecuzione del proprio ambiente familiare, rimanga il posto privilegiato di crescita e di formazione dell’individuo nonchè il primo vero luogo di inclusione sociale.
nando

Submitted by Anonymous (not verified) on Fri, 2009-12-11 17:38.

Le solite belle e inutili parole. Parole...parole...parole... E i fatti? Noi genitori abbiamo votato nella speranza che la situazione cambiasse e che la solita gente si togliesse per lasciare spazio ai nuovi! Mi spiegate allora cosa significa votare se i nostri voti non hanno valore e i soliti capi decidono chi eleggere presidente andando contro la volontà degli elettori. Ma che razza di democrazia è questa? Continuerà quindi il percorso degli altri anni. Che meraviglia!!! La prossima volta non votiamo più tanto sono sempre i gerarchi a decidere. C'est la vie!

Submitted by devina on Fri, 2009-12-11 21:59.

se con il tuo parole...parole...parole,
ti riferisci al mio intervento devo dedurre che non hai colto il messaggio.
Te lo rispiego.
Ho detto che chi fa politica dovrebbe toglerci dall'imbarazzo di candidarsi alle elezioni del consiglio d'istituto.
Questo per evitare qualsiasi tipo di interferenza (anche solo potenzialmente tale) della politica nel mondo della scuola.
Ora dai un'occhiata ai candidati delle tre liste e controlla quali di essi hanno a che fare attivamente con la politica.
Poi fai 2 più 2 e vedrai che il risultato ti dovrebbe riuscire piuttosto facilmente.

Submitted by midiesis on Sab, 2009-12-12 16:24.

Sottoscrivo l'intervento di Nando: la politica dovrebbe stare fuori dalla scuola.
Il problema non sono ne le belle parole e ne le cattive. Ci vorrebbe uno sforzo da parte di tutti per evitare tutto questo.

Submitted by edmondo on Mon, 2009-12-14 13:53.

In giro per le nostre campagne ho scoperto anche questa vecchia scuola!
Che sia stata migliore di questa d'oggi tutta intrisa di PON, POF, Organi Collegiali, Partecipazione, Competenze specifiche, attribuzioni legali e POLITICA?
sanmichele14.12.2009 edmondobellanova

Submitted by lemico on Mer, 2009-12-16 20:17.

Ciao Edmondo, bella veramente questa struttura e sicuramente molto antica, peccato che un simile fabbricato sia in rovina, quelle scritte poi sono una cosa fenomenale.
Dove si trova?, mi piacerebbe visitarla.

Submitted by edmondo on Thu, 2009-12-17 07:55.

Mi dispiace ma non credo possa dare altre informazioni su questo immobile di proprietà privata ed in corso di ristrutturazione.
Accontentiamoci d'aver potuto fermare l'attimo ultimo di una vecchia e romantica storia.
sanmichelesalentino17122009 edmondobellanova

Submitted by midiesis on Mon, 2009-12-14 13:58.

Sono stato invitato a riportare in questa discussione il comma 6 dell'art. 8 del D.L.gv. 297/1994: "Il consiglio di circolo o di istituto è presieduto da uno dei membri, eletto a maggioranza assoluta dei suoi componenti, tra i rappresentanti dei genitori degli alunni. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti. Può essere eletto anche un vice presidente".

Submitted by Anonymous (not verified) on Mer, 2009-12-16 16:00.

E che c'entra? La scuola di S Michele come al solito si è arrogata il diritto di fare ed eleggre chi voleva anche in barba alle leggi

Submitted by Anonymous (not verified) on Thu, 2009-12-17 07:40.

Sono stato componente del Consiglio d’ Istituto negli ultimi 9 anni, e per tre anni presidente dello stesso.
Ho letto con molta amarezza e delusione gli interventi riportati sul sito, per le seguenti ragioni:
- Sembrerebbe che negli ultimi anni, il consiglio d’ istituto e la scuola in generale, sia stata gestita da un manipolo di genitori, insegnanti e personale Ata che vietavano l’accesso alle informazioni, per nulla trasparente nella gestione e politicamente condizionati; ora ,con l’ avvento di questa terza lista “autonoma”, finalmente regnera’ la trasparenza e il libero accesso alle informazioni. Ritengo tali giudizi offensivi per tutti i genitori ed il personale scolastico che hanno dedicato il loro tempo, per affrontare i problemi della scuola, lavorando in silenzio e per i beni dei propri ed altrui figli.
Gradirei sapere di che cosa siamo accusati; quale sara’ il cambiamento e rinnovamento promesso nella campagna elettorale per il rinnovo del consiglio d’ Istituto?
- Non riesco a comprendere il problema della presidenza del consiglio; e’ vero che viene eletto tra la componente dei genitori, ma alla votazione partecipano anche le altre componenti , che hanno un legittimo, valido e democratico diritto di voto. Credo che Grazia Chiese abbia dato prova di serieta’,equilibrio, disponibilita’ al dialogo, tale da garantirsi la fiducia delle altre componenti.
Vorrei sottolineare inoltre, che i compiti del Presidente del consiglio d’ Istituto, sono solamente quelli di dirigere la discussione durante le sedute, firmare l’ ordine del giorno e ufficializzare alle riunioni pubbliche . Pertanto gli obiettivi prefissati dalla lista “autonoma” possono essere realizzati a prescindere dalla presidenza.
- In questi anni abbiamo assistito ad un attacco senza precedenti da parte del potere politico-amministrativo locale, che ha cercato in tutti i modi di condizionare le scelte del mondo scolastico locale, alcuni esempi:
-soldi per i banchi scolastici in sostituzione del pagamento delle spese per il materiale per le pulizie.
- tentativo di appropriarsi di aule scolastiche per farne un comando di Polizia Municipale
- richiesta di aule per farne una scuola privata.ecc.
La decisione da prendere in queste occasioni, per il bene dei nostri figli, era di una opposizione ferma e decisa, non credo che questo sia stato enfatizzato oltre le sedi competenti, per propaganda politica.
Spero che l’ attuale consiglio d’ istituto sia piu’ efficiente dei precedente e comunque politicamente piu’ autonomo.
Michele Salonna

Submitted by Anonymous (not verified) on Thu, 2009-12-17 15:59.

Peccato, caro Michele Salonna, che di tutte le richieste o attacchi che il comune ha fatto, come sostieni tu, non ha quasi ottenuto nulla, infatti non mi pare che il comune tolga niente alla scuola nè materiale nè aule per polizia municipale o scuola privata. Quale scuola privata poi?
quella per i bambini della scuola dell'infanzia che sono stati tagliati fuori e che ora sono a casa o stanno frequentando gli asili di altri paesi perchè come al solito in questo schifo di paese non riusciamo a garantire neanche i servizi-base?


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