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Processo Torroni/Barletta-Gorgoni

 

Processo Torroni/Barletta-Gorgoni

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di Edmondo Bellanova
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Tribunale di Ostuni, giovedì 05 marzo 2009, alle ore 9,25 il giudice entra nell’aula delle udienze gremita di avvocati (molte giovanissime) che creano un muro tra il magistrato ed il pubblico. Non si vede, praticamente, niente e quando, alle ore 9,45, viene emessa la prima sentenza, non si sente niente!
Velocemente si discutono 20 procedimenti con queste risultanze:
-3 vengono aggiornati al 17.09.2009 per assenza del Pubblico Ministero in congedo per maternità;
-9 dopo la costituzione delle parti, sono rimandati in 2^ udienza;
-3 si concludono con condanna;
-1 si chiude con assoluzione;
-2 (non si riesce a sentire il verdetto del giudice);
-1 è aggiornato per richiesta dell’avvocato dell’imputato.
A questo punto siamo arrivati alle ore 12: 15 e … tocca a noi!
Si discute del procedimento giudiziario promosso dal Sindaco di San Michele Salentino Alessandro Torroni nei confronti di Arcangelo Barletta e Francesco Gorgoni, rispettivamente in qualità di autore e di direttore responsabile, per diffamazione in riferimento ad un articolo pubblicato sul numero di marzo 2007 di “Prospettive”.
L’avv. difensore Domenico Tanzarella, preliminarmente, chiede l’acquisizione agli atti del processo di una serie di documenti. C’è il consenso totale del PM, mentre l’avvocato di Parte civile chiede di visionare gli stessi e solleva l’opportunità che alcuni non siano allegati alla documentazione procedurale.
Il (o la) Giudice si ritira per la decisione che accoglie la richiesta della difesa.
E’ chiamato a testimoniare il Sindaco Torroni, che letta la formula rituale di giuramento, viene invitato dal PM a giustificare i motivi della sua denuncia.
Il dott. Torroni dichiara che lui da 7 anni è il Sindaco di San Michele Salentino, funzione che svolge al massimo delle sue capacità ed esperienza professionale con positivi risultati per tutta la collettività che, con il consenso elettorale, esprime giudizi lusinghieri sulla sua persona.
Osserva, invece, che l’opposizione non perde occasione per denigrare la sua persona e gestione politica della cosa pubblica. Dichiara d’aver sempre subito questo comportamento dell’opposizione ma che questa volta si è visto costretto ad adire azione giudiziaria nei confronti di Barletta-Gorgoni perché profondamente offeso dalla accuse mossegli nell’articolo del giornale fatto poi circolare in tutto il paese in un momento immediatamente precedente ad elezioni amministrative.
Il PM chiede la sua giustificazione a fronte delle accuse in ordine a fatti specifici citati nell’articolo: rapporti con il comandante dei VV UU, autorizzazione d’accesso al Cimitero Comunale di persone non in regola con l’iscrizione all’albo delle ditte, prolungamento della condotta gas-metano nei pressi di una sua proprietà in contrada Aieni, suo comportamento nei rapporti con i dipendenti comunali e membri del Consiglio e della Giunta Municipale.
Segue la puntuale precisazione del Sindaco che in tutti i fatti a lui contestati non riconosce alcun comportamento illegittimo e o illegale ma, anzi, riafferma d’aver sempre rispettato il ruolo e le competenze dei funzionari e di non essersi mai sostituito a loro.
Lamenta che l’opposizione, invece, non ha mai voluto aprire con la sua maggioranza un rapporto educato e civile. La sua testimonianza è un susseguirsi di fatti, ricordi, osservazioni tesi a giustificare il suo comportamento nei confronti del Comandate dei VV UU De Luca, dell’ ex-assessore Grazia Vitale, però “non ricorda” d’aver mai definito “cessi” i membri dell’opposizione e conferma che qualsiasi provvedimento della sua amministrazione, ancorché firmato solo da lui, è sempre stato predisposto dagli uffici competenti.
Siamo già all’una, quando viene chiamato al “banco” l’ing. Arcangelo Barletta, autore dell’articolo. Tenta di leggere la formula di giuramento, ma gli è ricordato che lui
“è imputato”!
Allora risponde alle domande del PM anticipando che lui è stato sempre contrario al ricorso alle denuncie-querele, riconoscendo alla politica il ruolo di garante della democrazia e del rispetto dei principi morali di tutti i cittadini. Dichiara di non avere pregiudizi nei confronti del Sindaco Torroni, con il quale ha avuto, in altri tempi, un rapporto politico comune e di non avere, tutt’oggi, con lo stesso alcun rancore di carattere personale.
Nell’analisi dei fatti specifici che dimostrerebbero comportamenti illegittimi se non illegali del Sindaco, un suo comportamento dittatoriale, offensivo ed arrogante nei confronti di dipendenti ed amministratori, dichiara d’aver acquisito procedimenti ed atti pubblici e testimonianze. Non cita gli eventuali testimoni per non coinvolgere persone che, per loro motivi anche giustificabili, non intendono intraprendere questa via della “denuncia”. Dichiara di non aver accertato con piglio giuridico tutte le circostanze da lui denunciate ritenendo l’articolo solo la testimonianza del suo impegno civile e non l’inizio di un procedimento penale.
Proprio questo è il punto sul quale l’avvocato di parte civile fonda il suo interrogatorio.
Si fa notare la pesantezza delle accuse mosse al Sindaco e si cerca di dimostrare che, al momento della pubblicazione dell’articolo, l’ing.Barletta era in mala fede conoscendo già il proscioglimento del Sindaco per alcuni dei fatti denunciati. Altra sua responsabilità è quella di non essersi accertato e di non aver acquisito la documentazione probante le accuse al Sindaco che nell’articolo sono configurate come reati e non come giudizi politici.
E’un succedersi di richieste di dati e puntualizzazioni e precisazioni al quale l’ing. Barletta non si sottrae subendo anche, secondo l’avvocato Tanzarella, intimidazioni.
A questo punto (ore 14,10 - la fame comincia a farsi sentire) il Giudice ritiene opportuno continuare il processo e chiama e testimoniare il direttore responsabile di “Prospettive” Franco Gorgoni al quale sia il PM che l’avvocato di PC chiede quali verifiche ed accertamenti dei fatti egli abbia effettuato prima di pubblicare l’articolo di Barletta.
Si contestano alcune differenze con i verbali acquisiti dai Carabinieri in fase istruttoria, ma Gorgoni afferma che i fatti erano a conoscenza di tutti ed in alcuni casi già pubblicati e, comunque, la sua “fonte-attendibile” era il redattore dell’articolo. Commenta la stranezza della sua posizione di denunciato per non aver verificato il contenuto di un articolo mentre fu costretto a dimettersi da direttore dell’organo ufficiale di informazione del Comune per non aver potuto neanche visionare un numero poi pubblicato a sua insaputa dalla amministrazione Torroni. Ritiene, infine, che l’esistenza del reato debba tenere debitamente conto della natura di “Prospettive” quale piccolo giornale a livello paesano.
Usciamo dall’aula alle 14:30 e non ho potuto guadagnarmi lo stipendio da “midiesis” perché questo articolo non è sopportato da fotografie poichè la richiesta del giudice non è stata autorizzata da una delle parte in causa.

Appuntamento al 16.04.2009, saranno sentiti i primi 4 testi citati dalla difesa.

Sanmichelesalentino,05032009giovedìore18,30

Edmondo bellanova

PS. Salvo errori ed omissioni commessi in “buonafede” condizionato anche dalla voglia di informare nel tempo più breve possibile.

Foto del Tribunale di Ostuni

Submitted by midiesis on Dom, 2009-03-08 13:58.

Il presente post viene chiuso a seguito di rimostranze da parte di un interessato. Ce ne scusiamo.


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