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L'eterno movimento

 

L'eterno movimento

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Nella notte dell’orizzonte tradito
guardo fuori.
Dietro la grande finestra
è nascosto l’eterno movimento
sotto le paure
vicino alla proiezione del pensiero,
mentre io viaggio in un orbita amaranto.

Esasperarmi
emozionarmi
cadere e poi rialzarmi.
Proteggermi
amarmi
trovare e ritrovarmi.

Guardo.
Un uomo piange
sulle rive dell’Arno,
sotto gli occhi silenziosi
della città incantata.
Sa che la notte è lunga
e la luna è troppo lontana.
Eppure il suo mondo è legato.
Sempre più innamorato
di quella luce riflessa
che è luce nel buio
per l’uomo che vive.

E la vita viaggia su un binario che non conosce.
Scruta il mondo,
lo abbaglia,
non accetta il sole imposto.
E il suo lo sigilla
lo chiude
lo protegge
da chi corre con la lettera scarlatta.

E un brivido percorre la mia schiena,
si impadronisce del tempo,
non c’è distanza ormai.
Davanti a me
la città eterna
ma…
oltre la finestra
i suoi occhi nascosti e
nel mio dolce sentire
l’eco soave di una percezione,
di una passione,
che creano una musica dolce
là…
nella città triste.

L’eterno movimento si ferma.
L’orbita amaranto
cambia emisfero:
è l’alba.

Desdemona Lontana

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Submitted by D Es Demon A on Mar, 2007-05-15 09:25.

Ho partorito Orbita Amaranto il 21 gennaio del 2005 alle ore 3.48 in una notte di gioia incontrollata...

è l'eterno movimento
della mia passione per te.

le parole

...che
nascono
vivono
si aggrovigliano
alla mia anima
troppe volte
stanca
della
Vita.

Voglio ritornare lì...
...nell'orbita amaranto
dei nostri desideri...

Lotterò per questo...
...l'eterno movimento
non di placa.

Amo la vita
Amo la scrittura
Amo le parole, mie figlie...

Desdemona innamorata

__________________________________________
Se riesci a scrivere le meraviglie del tuo paradiso nella materia del tuo cervello, magari non trasporterai nella tua testa la loro realtà miracolosa, ma la loro forza. Quella si.

- Metafisica dei tubi - Amelie Nothomb

Submitted by D Es Demon A on Dom, 2008-05-11 00:06.

la lancetta delle ore tocca il numero 1
la lancetta dei minuti tocca il numero 7

...è notte,
stelle appiccicose e pallide si insinuano prepotenti nei turpi pensieri che mi lasciano sgomenta al cospetto della morte, cieca e definitiva, di quella Orbita Amaranto che ha acceso i miei sensi, quando credevo che avrei vissuto senza speranza. Non ho molte parole, il respiro affannoso e singhiozzante, appanna la mente che non riesce a fluire pacatamente. Sono debole e malaticcia, povera dentro. E malata. Malata di solitudine. Scorrono queste ore in un groviglio di emozioni che non si slegano dal terrore di rimanere schiava di ciò che sono diventata. Di ciò che sono ora che scrivo, mentre tu te ne stai lì, lontano, a guardare al futuro mentre uccidi questo presente alieno. Vorrei rompere la sfera del tempo, ed esaurire la distanza dai ricordi ancora troppo caldi per poterli cancellare. Vorrei quietare la rabbia che provo per aver interrotto il gioco della nostra intesa, per non aver creduto alla verità che urlavi con le lacrime. Ho lasciato che la debolezza prendesse il sopravvento, e controllasse le mie azioni. I miei colpi taglienti. Le mie lame feroci e sanguinanti. Scoprire il cadavere di un sentimento ancora bugiardo, annienta anche una donna come me. Con il cuore di pietra. E con le spalle pesanti. Non posso ancora guardare avanti, mi sento legata alla bellezza del panorama notturno che ci veniva incontro la sera. Quando arrivavi felice. E quando t'amavo libera. Ora scorda questi miei fumanti pensieri, spaventati. Ma quando raggiungerai la vetta, quando sarai felice, perdona questa donna tormentata. E lasciati catturare dalla luce della luna, la stessa luna che stanotte ti sta portando via.

Desdemona

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Se riesci a scrivere le meraviglie del tuo paradiso nella materia del tuo cervello, magari non trasporterai nella tua testa la loro realtà miracolosa, ma la loro forza. Quella si.

- Metafisica dei tubi - Amelie Nothomb


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