La lancetta delle ore tocca il 6
La lancetta dei minuti tocca il 5

Sera

Al cospetto del campanile
della mia cittadella
riflettevo…

Desdemona

dal greco Dysdaimon
vuole significare “colei che è destinata all’infelicità”.

Ma oltre ad essere Desdemona

Io

Sono

D Es Demon A

D
la lettera della “nullificazione” di stessi e
della prostrazione umile davanti a Dio. E’ la lettera che
indica
la strada per riconoscere la propria povertà.

Es
la parte oscura
inaccessibile
della nostra personalità.
Ignora le leggi della logica ed
è
alla continua ricerca
della
soddisfazione delle pulsioni.
Non riconosce il bene e il male.

Demon
Niente, demoni.
Niente Satana.
Tranquilli, malpensanti.
Innumerevoli
Teste
Nullafacenti.

E’ il libro che chiude la
Trilogia di Gea
dello scrittore John Varley.
Sono innamorata di Gea.
E’ un vero e proprio mondo
aldilà della realtà,
in cui vive un intero popolo nutrito da
false speranze
e
paradisi perduti.

A
La lettera dell’unione. Nella tradizione ebraica
è la lettera che unisce Acque superiori
e acque inferiori.
Amore di Dio
e
Emozioni umane.

C’è ancora tanta luce.
Io.
D ES DEMON A.
Tremo.

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Se riesci a scrivere le meraviglie del tuo paradiso nella materia del tuo cervello, magari non trasporterai nella tua testa la loro realtà miracolosa, ma la loro forza. Quella si.

- Metafisica dei tubi - Amelie Nothomb

Gentile Desdemona,
mi chiamo William De Seta e sono un medico viterbese che, da qualche anno, presta la sua opera in alcuni ospedali di Bari. Vivo a Oria perchè mia moglie è di lì originaria e, qualche giorno fa, Cassandra, mia figlia, mi ha suggerito di collegarmi al link di questo forum perchè c'era (cito le sue parole) "uno strano personaggio che sa scrivere". Mi ha detto ciò perchè - Cassandra - sa quanto io ami la letteratura, la filosofia e la poesia. Sa soprattutto quanto io ami leggere oltre l'apparenza, nell'interiorità della gente. Non a caso faccio lo psicoteraputa specializzato nello psicodramma, quindi - capirà - quanto sia vantaggiosa per me l'arte anche come cura o terapia per i mali della salute mentale. Bene, io volevo farle davvero tutti i miei più sentiti complimenti per il suo incantevole modo di far interagire tra loro ciò di cui prima: letteratura, filosofa, poesia e interiorizzazione come strumento per mettere fuori il proprio male di vivere. Ho apprezzato molto lo scritto "Follia di Vivere". E' sublime il modo in cui riesce a trasformare un "pazzo" o un "malato di mente" in uomo da dover comunque amare, rispettare e apprezzare. E il fatto di non aver rivelato la natura della sua identità, contribuisce a rafforzare il peso delle sue parole, sottili e incisive, chiaramente per chi sa leggerle. E poi i celati riferimenti alle teorie kantiane, al velo di Maya di Shopenhauer, all'agnosticismo della filosofia contemporanea e poi Leopardi e Dante, sono davvero segno non solo di grande cultura, ma di capacità relazionale. Non so chi lei sia, quanti anni abbia, cosa faccia nella vita. Ma quello che riesce a trasmettere è maturo, intelligente e saggio. Vorrei poterle dire altro, ma riprenderò nei prossimi giorni dopo aver finito di leggere il resto dei suoi scritti.
William De Seta