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Partito Democratico di San Michele Salentino: E' SPACCATURA!

 

Partito Democratico di San Michele Salentino: E' SPACCATURA!


“Non posso ritenermi parte del gruppo consiliare del PD”. Con queste parole Barletta Arcangelo, responsabile della sezione del PD sammichelano, precisava la sua posizione in apertura del Consiglio Comunale nella seduta del 14 maggio 2009 ed a questa affermazione rispondeva il capogruppo, sempre del PD, Maria Caliandro, “che la questione sarebbe stata affrontata nella sede opportuna”. Ed a quanto pare “la rottura” all’interno del Partito Democratico di San Michele è approdata nelle sedi opportune (locale e provinciale) con una lotta interna su chi deve andare via e chi, invece, essere detentore del bagaglio culturale/politico del maggiore partito del centro sinistra.
La questione è sorta in occasione della candidatura del rappresentante sammichelano del PD alle elezioni provinciali 2009, quando il consigliere uscente Ciracì Antonio è stato inserito nella lista del Presidente Ferrarese, candidatura appoggiata dai vertici provinciali i quali hanno preferito nel collegio San Vito I e II rispettivamente Iaia e Gianfredi di San Vito dei Normanni. In contemporanea una parte del Partito Democratico sammichelano appoggiava, senza farne mistero, il candidato dell’UDC Caliandro Giuseppe, evidenziando nettamente, in questo modo, le differenze su scelte politiche importanti tra le due anime del partito locale: l’anima “storica”, quella che ha seguito e portato a compimento la nascita del PD a San Michele, capeggiata da Arcangelo Barletta e sostenuto da Antonio Ciracì, Rosalba Nigro, Francesca Santoro e l’anima capeggiata da Maria Caliandro, già nel direttivo nazionale nonché capogruppo del PD e sostenuta da Scatigna Antonio, Michele Salonna, Vitale Grazia.
La storia dei due gruppi, poi confluiti all’interno al PD, non è stata rose e fiori. Già le scorse amministrative furono segnate da forti differenziazioni e scontri notevoli. Poi l’unione con la nascita della sezione locale ed a distanza di un anno circa di nuovo la contrapposizione e la spaccatura.
Chi andrà via? E come cambierà il panorama politico sammichelano?

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Submitted by devina on Sab, 2009-06-27 17:30.

questa situazione fornisce un "ideale laboratorio" per capire come la penso sull'ingresso dei giovani in politica.
Supponiamo che due anni fa un "ipotetico giovane" (figura cui si fa continuamente riferimento per invocare un'aria nuova in politica) fosse stato persuaso, dopo mille dubbi, ad affacciarsi in politica schierandosi con una delle due parti entrambe autonominatesi "vera realtà del centro sinistra".
Avrebbe partecipato ad una campagna elettorale in cui i due tronconi del centro sinistra se ne dicevano, reciprocamente, di tutti i colori; avrebbe aspettato in situazione di stallo lo svilupparsi del dopo elezioni seguendo da lontano le decisioni dei vertici che sceglievano di accorparsi nel PD; avrebbe seguito le decisioni locali di far nascere dai suddetti tronconi il partito democratico "locale"; avrebbe sperimentato i risultati infruttuosi di un "matrimonio obbligato" e si troverebbe oggi (se la spaccatura è reale) a dovere scegliere nuovamente in quale troncone ritrovarsi.
In pratica in soli due anni avrebbe sperimentato le storture di questo malato terminale che è la politica.
Stessa cosa, più o meno, nel centro destra (pur con diversa portata) dove, anche lì, un "ipotetico giovane", volenteroso di misurarsi con la politica dei numeri, si sarebbe trovato (per le recenti provinciali) nella condizione di dover scegliere, in casa UDC, le direttive che venivano da parti gerarchicamente più alte, o quelle locali; confondendosi, tra l'altro, nei giochi delle coalizioni dove centro-sinistra e centro-destra sono ormai definizioni svuotate da qualsiasi significato anche lontanamente imparentato col concetto di ideale.
Un siffatto giovane, di destra o di sinistra che sia, dovrebbe essere (come dicevo in un'altra discussione) già predisposto ad affrontare questo bizzarro mondo lasciandosi, inevitabilmente, fagocitare; perchè, altrimenti, l'alterantiva sarebbe di prendere coscienza dello stato dei fatti, capire che la politica reale è questa (e non quella idealizzata)e salutare tutti.
A questo "ipotetico giovane", comunque, i miei più sinceri auguri.

Submitted by midiesis on Sab, 2009-06-27 19:58.

Rettifico il contesto della frase in cui erano inseriti i due termini "trombato" e "ripescato", termini inseriti senza alcun fine denigratorio.
La presente rettifica viene prima richiesta dalla persona interessata "in modo forte" e poi, scusandosi, ritirata.
Io la faccio comunque. Ma, a quanto pare, la rettifica risulta essere a senso unico e non corrisposta. Qualcuno aspetta ancora un'altra rettifica.
P.S.: nella storia di questo sito si è giunti a quattro diffide di ...

Submitted by devina on Sab, 2009-06-27 23:05.

i termini da te usati "trombato" e "ripescato" erano stati virgolettati; cosa che si fa quando si riportano citazioni, o quando si vuole sottolineare qualcosa o, come nel caso in oggetto, quando si utilizza un termine in modo colorito, ma senza nessuna implicazione allusiva nè tantomeno offensiva.
Visto comunque che detti termini sono stati da te cancellati (ma sinceramente sarebbe bastata una precisazione senza modificare il testo) non posso che constatare la tua correttezza e la tua buona fede e, nello stesso tempo, prendere atto che anche un fatto di per sè semplice e intellettualmente onesto (com'è quello di rettificare) non è percepito, nè tantomeno praticato, da tutti allo stesso modo.
nando

Submitted by salonna michele (not verified) on Sab, 2009-06-27 21:33.

Quello che sta succedendo nel partito democratico sammichelano, non e' differente da quello che succede nel pd nazionale o in quello che, tra poco, succedera' nel PDL.Per anni si e' cercato di porre rimedio al frazionamento del mondo politico, dove una miriade di partitini condizionavano la vita politica: si e' pensato che la soluzione fosse costruire un grande partito per stare tutti insieme, dimendicandosi che aumentando il numero degli affiliati, aumentano anche le difficolta'dovute alla storia personale , culturale e caratteriale dei singoli soggetti; cosa che avviene in tutti i fenomeni della vita, dalla famiglia, alle professioni, alle societa' di capitali, alle cooperative ecc.
L'alternativa a questo sistema e' solo la dittatura, militare, economica,intellettuale; uno pensa ed agisce in nome e per conto di tutti (casa che, mi auguro, nessuno voglia).Le immagini dall' IRAN credo ci debbano far riflettere.
Nel partito democratico locale e' in atto una discussione (anche accesa)che potrebbe avere ripercussioni sul futuro amministrativo di questo comune. Tutti noi siamo coscienti di questo e valutermo con serieta' la situazione.
Per quanto riguarda il discorso dei giovani e la politica, ho un mio pensiero particolare.
Qaundo si parla di "politici" ci dobbiamo riferire ai rappresentati nazionali o regionali, distingeundoli dai candidati alle amministrative;questo non per sfuggire al giudizio di Nando sui politici, ma perche' le competenze e le capacita'richieste sono diverse: UN buon amministratore deve garantire EFFICIENZA, Trasparenza e sensibilita' sociale che non appartengono ad un solo schieramento politico, come, invece, accade per la politica economica nazionale.
In questo contesto il ruolo dei giovani e' molto importante, non solo per svecchiare una classe amministrativa locale, certamente non giovane, ma per portare le proprie esigenze e speranze in ambito locale.Un esempio e' Alessandro Tamburrino ( anche se, purtroppo, non appartiene al mio schieramento)
Michele Salonna

Submitted by edmondo on Dom, 2009-06-28 08:47.

Ancora “della politica”.

-Efficienza, trasparenza e sensibilità sociale devono essere garantite solo
da politici candidati alle amministrative (comuni-provincie).
-Ai politici a livello nazionale e regionale è richiesta, invece, una
moralità “relativa”, “di parte”, “di schieramento” .
-Per svecchiare una classe amministrativa è necessario che il giovane di
di turno si candidi per portare in politica le proprie esigenze e speranze.
No!
Non sono d’accordo che le opinioni “particolari” di Michele Salonna!
Una nuova politica deve :
*prescindere dall’età anagrafica;
*non essere condizionata da necessità, esigenze e speranze personali;
Al “nuovo politico emergente” deve essere richiesto impegno, applicazione, spirito di servizio e di sacrificio, comprensione ed immedesimazione, efficacia e trasparenza, moderazione e buonsenso,
modestia e serietà, educazione e rispetto degli altri e delle loro opinioni, capacità di trovare soluzioni giuridiche-economiche ai bisogni della gente.
La politica, così intesa, deve essere il motore di un percorso di sviluppo in tutte le manifestazioni della vita sociale di una collettività e non relativa al tempo e allo spazio in cui si esercita. Chi si propone “in politica” ( partito, movimento, persona) deve avere queste caratteristiche
o buona parte di queste.
Veramente, caro Michele, in questo naufragare di valori, di maturità civile, scrutando l’orizzonte, vedi arrivare da lontano una zattera con nuovi giovani salvatori di questo paese ?
Oggi sembra il momento dell’autocritica, dell’autovalutazione e dello sforzo di rifondazione dei partiti politici. San Michele non sembra sottrarsi a questo fenomeno e, senza riporre particolari speranze in dittature militari, mi sembra proprio necessario che molto semplicemente le scelte da fare tengano conto della qualità delle persone, delle loro virtù e dei loro difetti. Evitiamo che ci rappresenti gente ignorante e incompetente, arrogante e maleducata, presuntuosa ed insolente, disonesta e sleale, …. il resto verrà da solo!

Submitted by midiesis on Dom, 2009-06-28 13:21.

L'essere giovane non implica l'essere portatore di innovazione. Può essere più giovane un 60enne di età rispetto ad idee, modi di porsi nei confronti della società e dei problemi, anzicché un 20enne che ha come riferimento personaggi ed idee che possiamo definire "medioevali", e nel nostro piccolo ve ne sono. Ho speranza, invece, che dalle giovani generazioni nasca qualcosa di diverso, qualcosa che superi le metodologie dominanti contemporanee; ho speranza che si attivino processi che altre società, anche in Italia, già da tempo sperimentano con successo nel proprio vivere. Ad i giovani è data, più che ad altri, questa possibilità di intraprendere strade diverse ed innovative.
Per quanto riguarda il Partito Democratico è scontato che la "spaccatura" o il "chiarimento" inplicano confronto, anche duro, ed il confronto dialogo. Tutti ci auguriamo, senza retorica, che qualsiasi gruppo, in questo caso il PD, possa superare tali divergenze e crei al suo interno armonia, democrazia e rispetto. Non solo i componenti, i simpatizzanti, ne beneficerebbero ma tutta la società civile e politica.

Submitted by vena_one on Mer, 2009-07-01 14:58.

Giustissimo Rocco!!!

Solo che, caro Rocco, il vento che tiene accesa la tua (e la mia) speranza in fiamme è lento...le nuove generazioni sono malate...sai cosa intendo, vero?
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Io odio Berlusconi.

Submitted by lemico on Dom, 2009-06-28 16:44.

Ciao a tutti. Il PD, è spaccatura?, io la chiamerei più rottura (di p....). Il PD si spacca, niente di nuovo sotto il sole. E' già successo e succederà ancora, come è sicuro che domani mattina sarà di nuovo giorno.


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