In ritardo di due mesi, rispetto alle apparizioni su manifesto degli altri schieramenti, il 5 maggio 2007, compaiono le prime affissioni di propaganda elettorale per la lista di Arcangelo Barletta.
Un parto trigemmelare per la verità.
L’impaginazione ha un’aspetto un po’ datato e retrò (ma sono realizzati in "proprio"), ed è rimarcato ancora di più dalla simbologia esoterica che vi appare.
Terreno, questo, proprio della geometria sacra considerata, dagli “adepti”, come il pilastro che stà alla base del nostro essere nonchè rivelatrice dell'ordine divino presente in ogni aspetto della realtà.

Il primo manifesto è interamente dedicato al simbolo della lista che propone una figura chiamata “Il fiore della vita” la cui forma più semplice è nota anche come "Sesto giorno della Genesi" poiché ottenuta dalla 'rotazione' di sei cerchi corrispondenti ognuno ad un giorno della Creazione.
È un simbolo antichissimo, che è stato trovato in tutto il mondo ed in ogni cultura.
Ce lo ritroviamo ora su un manifesto di propaganda elettorale e andrà a finire, addirittura, sulle schede.
Chi pratica la geometria sacra è convinto che il suo linguaggio (di luce) stia alla base dell’intero cosmo e affida ai simboli geometrici e ai suoi codici un forte potere evocatore.
Noi, che siamo meno spirituali e più “terra-terra”, abbiamo poca o nulla dimestichezza con questo linguaggio e pensiamo (giusto per restare in ambito geometrico) che è impossibile trovare la “quadratura del cerchio” ‘; in ogni senso.

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