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Casa cantoniera: Ferrarese si impegna con il Comune di San Michele

 

Casa cantoniera: Ferrarese si impegna con il Comune di San Michele

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Vi sono sviluppi sulla questione "Casa cantoniera" di borgo Ajeni. Ci aggiorna sulla vicenda Adriano Vitale che ha assistito, martedì 12 gennaio 2010 presso l'aula consiliare, all'incontro pubblico dei nostri amministratori locali con il Presidente della Provincia Ferrarese:
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In occasione della visita di Ferrarese a San Michele, il Sindaco ha chiesto pubblicamente al Presidente della Provincia che la Casa Cantoniera venga donata al Comune di San Michele Salentino al fine di poterla usare ai fini di promozione turistica.
Ferrarese nell'occasione ha comunicato che già sapeva della questione perchè gliene aveva parlato l'ex Sen. Curto e quindi ha detto che non appena avrà chiaro il progetto dell'Amministrazione Comunale di San Michele in merito alla casa cantoniera, l'amministrazione provinciale, con molta probabilità, procederà alla donazione della stessa al Comune.
Pertanto accordi scritti non ce ne sono ma solo l'impegno ad affrontare la questione quanto prima, cercando di venire incontro al desiderio espresso dalla nostra amministrazione.
Nell'occasione Ferrarese ha visitato il Borgo Ajeni e l'oratorio Parrocchiale.
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Per approfondire:

- La casa cantoniera di Ajeni ad una Associazione?

- Casa cantoniera: sospesi i lavori di ristrutturazione

- Casa cantoniera di Borgo Ajeni: comunicato stampa del circolo cittadino PRC-SE

- COMUNICATO STAMPA - LETTERA APERTA sulla questione Regolamento e Casa Cantoniera

- Che ne sarà della Casa Cantoniera di Borgo Ajeni?

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Submitted by edmondo on Mer, 2010-02-03 15:57.

In una delle rare occasioni di dialogo “in piazza” avevo appreso dal Sindaco Torroni l’intenzione di fare della Casa Cantoniera di borgo Ajeni un museo della civiltà Contadina.
Sapevo già dell’impegno assunto dal Presidente della Provincia Massimo Ferrarese, nella sua visita alla città , di mettere a disposizione del Comune di San Michele quella struttura attualmente abbandonata.
Quindi, le cose stanno maturando e forse si stanno compiendo i passi decisivi per il completamento del progetto di rivitalizzazione del borgo Ajeni.
Sembra il momento per le scelte decisive che possono portare a nuove prospettive di sviluppo economico, sociale e culturale e credo sia utile che tutta la collettività partecipi a queste scelte esprimendo le proprie idee. Io non mi sottraggo a quest’obbligo ed esprimo le mie opinioni.
Un museo della civiltà contadina?
Mi pareva che il territorio della provincia di Brindisi abbia già simili strutture e da una piccola ricerca mi risulta che almeno 5 sono i musei di questo genere e precisamente: Brindisi, Latiano, Pezze di Greco, San Vito dei Normanni, Ceglie Messapica (Montedoro). Non si contano invece quelli a livello regionale: Altamura, Tuglie, Alberobello, Crispiano, San Michele di Bari, Calmiera, Presicce, Cerignola, San Nicandro Garganico, Casalabate, Canosa, ecc.
Un’iniziativa del genere mancherebbe della particolarità, della novità, dell’unicità; dei motivi che possono essere la chiave per il successo dell’iniziativa.
Non si tratta di mettere in discussione il valore educativo, formativo della conoscenza e tutela delle nostre origini che sono radicate nel mondo agricolo-contadino. Io sarei in contraddizione con i tanti lavori eseguiti in questi anni; ricerche tese alla riscoperta di nomi, fatti, luoghi e persone che hanno fatto San Michele Salentino. Secondo me bisognerebbe non circoscrivere l’interesse al solo mondo contadino ma integrarlo con quello degli artigiani e bottegai, atri e mestieri oggi scomparsi del tutto o in via d’estinzione, quindi :
un museo-mediateca delle arti e dei mestieri!
Un impegno notevole per la collettività sanmichelana che può avere successo solo con l’interessamento e la partecipazione di tutta la cittadinanza: anziani, giovani, studenti, pensionati, nonni, nipoti, amministratori, scuola, chiesa, associazioni. Una cittadinanza attiva non frazionata da interessi di parte e di partiti.
Mi sono lasciato andare per qualche momento e ho sognato di un gruppo di studio e ricerca che va in giro a raccogliere informazioni, testimonianze, foto, oggetti, ricordi; ho visto tavoli di lavoro con tanti giovani intenti ad informatizzare il materiale raccolto, altri catalogare gli oggetti riscoprendo i loro nomi, le loro modalità d’uso collegandoli a fatti e persone che con nostalgia ricordano il mondo della loro giovinezza.
Ho visto quelle sale espositive frequentate da gente in cerca della propria origine, del proprio passato e da turisti curiosi di conoscere la provenienza dei nostri prodotti tipici ( acquistati sul posto ?) e la storia di quel territorio appena visitato. Ho visto tanti giovani impegnati a tenere aperto quel museo nel tentativo di non dimenticare il passato e di vivere compiutamente il presente.
Sarà stato solo un sogno?

Sanmichelesalentino03febbraio2010 edmondobellanova

Submitted by midiesis on Sab, 2010-02-06 12:41.

Non credo vi sia differenza o contrasto tra il "sogno" di Mondino e quello di Giuseppe e Fabrizio (già espressi in altri post sulla questione casa cantoniera). Avere a disposizione spazi per progettare, elaborare, socializzarre, crescere al di la delle differenze ideologiche e generazionali è una visione dello stare nalla società, del fare politica, molto "alta".
Specie se si è lontani da interessi di parte e da manovre "affaristiche" e di bassa politica.
Io auspico che la struttura in questione venga finalmente messa nelle condizioni di rivivere nelle modalità sopra indicate e che anche altre strutture, come l'ex macello comunale, diventino spazi per fare cultura, teatro, cinema, musica.

Submitted by lemico on Mon, 2010-03-01 22:46.

Ciao Rocco, volevo avvisarti di aver ""rubato"" questa foto ed inserita in un post sul mio blog, se ci sono problemi fammi sapere
http://carolemico.myblog.it/archive/2010/03/01/la-casa-cantoniera-di-aieni.html

per la verità volevo commentare qui ma mi sembrava troppo lungo.

Submitted by midiesis on Mer, 2010-03-03 13:41.

Nessun problema, come sempre.


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