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Ci risiamo: CENSURA WEB

 

Ci risiamo: CENSURA WEB

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Inviato da Francesco Nigro
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Il Senatore Gianpiero D'Alia, con il suo emendamento all'articolo 50 del ddl n.773 (pacchetto sicurezza), già approvato dal senato, con una scusa sacrosanta (bloccare chi inneggia alla mafia, al terrorismo e alla violenza) si prepara a mettere il bavaglio alla rete.

Andrebbe ricordato che il reato di apologia e di istigazione a delinquere è già previsto e punito dal codice penale, quindi chiunque ne venga accusato, viene processato, e se colpevole, condannato.
Ovvio che il fine non è quello, ma di limitare la libertà di espressione e di opinione in rete.

In pratica, sempre se questo emendamento non verrà ritirato, e quindi approvato definitivamente dalla Camera dei Deputati, se su un blog, social media, ad esempio Youtube o Facebook, ci sono commenti, articoli che commettono apologia di reato e istigazione a delinquere, esempio invitare ad non osservare una legge considerata sbagliata, e non vengono rimossi entro 24 ore, il provider è obbligato dalla legge a oscurarli, pena una sanzione da 50 mila a 250 mila euro:

Questo emendamento è incostituzionale, perchè va contro l'Articolo 21 della costituzione che dice: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione...".

Se l'emendamento D'Alia non verrà stralciato, anche in Italia la libertà d'informazione su internet, sarà limitata a livelli della Cina.
C'è un blog che Vi invito a visitare, ed è quello di Stefano Quintarelli, che in un suo post, analizza nei dettagli l'emendamento D'Alia.

In una nota di poco fa, il Senatore D'Alia, sull'agenzia Apcom, risponde al post di Antonio Di Pietro che accusava questo emendamento di censura, dicendo che il suo emendamento non censura il web.
Invece ha ragione Di Pietro!!!
Inoltre D'Alia, sempre nella sua nota di agenzia, arriva addirittura a dire che i blog di Beppe Grillo e di Antonio Di Pietro sono pieni di sciocchezze, non avendo il minimo rispetto per le centinaia di migliaia di persone che accedono ogni giorno a questi blog.

Fonte: http://italiopoli.ilcannocchiale.it/

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Submitted by Francesco Nigro on Thu, 2009-04-16 08:03.

"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione...".

Per la costituzione, ma non per quei maledetti politici che abbiamo! Fermiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Submitted by vena_one on Fri, 2009-04-17 02:16.

In quanti sanno questo:

http://www.referendumelettorale.org/

Auguri.
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Io odio Berlusconi.

Submitted by Francesco Nigro on Mer, 2009-04-29 16:23.

Roma - La libertà dei cittadini italiani di usare la Rete per informare ed informarsi così come loro garantito dalla Carta fondamentale dei diritti dell'uomo e del cittadino prima e dalla Costituzione poi è salva... almeno per il momento.

I Deputati italiani, infatti, mostrando una maturità ed un rispetto per i diritti fondamentali dei cittadini e degli utenti superiore a quello dei colleghi del Senato, nella notte di ieri, hanno abrogato l'art. 60 del DDL n. 2180, meglio noto al grande pubblico come emendamento D'Alia, approvando l'emendamento Cassinelli. Uno dei più pericolosi attentati alla libertà dell'informazione in Rete ed attraverso la Rete è stato, dunque, sventato.

fonte: http://punto-informatico.it/2611754/PI/Brevi/rete-ha-vinto-resta-libera.aspx


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