la sezione di San Michele salentino doveva eleggere tre rappresentati per il congresso regionale e tre per quello nazionale.
Ho indicato i voti per le due assemblee con i relativi rappresentanti due dei quali ( Carlucci e Ciraci) sono stati eletti per rappresentare la sezione sia al regionale che al nazionale.
In ordine alla discussione sulle divisioni interne, non vi e' stato un confronto perche' oggetto del congresso erano le mozioni.
Pasquale Epifani, nel presentare la mozione a favore di EMILIANO ha ribadito la spaccatura tra i due gruppi, la necessita' di percorrere due strade diverse, ribadendo pero' l'appartenenza sua e degli elettori della mozione, al partito democratico.
A mio parere, questo intervento e' stato necessario per evitare lotte all' interno della sezione, in un momento in cui vi e' la necessita' di operare una efficace azione di opposizione e di controllo della amministrazione comunale del nostro paese, che negli ultimi mesi si era arrestata per far posto ad una inutile discussione interna.
Inoltre serve anche per mettere a tacere voci infondate di presunte adesioni ad altri partiti ( vedasi l' ultimo numero del "comune informa")
Michele Salonna

In riferimento all'intervento di Pasquale Epifani, in particolare all'affermazione sulla necessità di percorrere strade diverse, esiste già un progetto? Potete anticipare qualcosa?
(Ma avete votato anche il segretario di sezione?)

NOn era prevista nessuna elezione nessuna elezione per il segretario di sezione, forse avverra' nei prossimi mesi.
Per quanto riguarda l' esistenza di un progetto politico, parallelamente al partito democratico, stiamo cercando di elaborarlo, previa una discussione tra di noi.
I punti su cui siamo tutti daccordo sono i seguenti:
- dopo le elezioni provinciali si e' creato un clima pesante all' interno del partito, che ha bloccato qualsiasi iniziativa sia politica che sociale;per cui perdere altro tempo nell' analisi dei risultati, partendo da presupposti inconciliabili, e' inutile e dannoso
- bisogna tornare a fare politica, in primo luogo conoscere e far conoscere gli atti amministrativi prodotti dalla maggioranza, ed eventualmente porre in essere inziative per contrastarli ( si pensi al regolamento recentemente approvato dal Consiglio counale, sull' uso dei beni comunali).
Per quanto mi riguarda ritengo che bisogna tornare all' esperienza di "Partecipazione e' democrazia" o meglio di "obiettivo comune" che partivano dal presupposto secondo il quale per amministrare bene un Comune non e' sufficiente appartenere ad un singolo partito o schieramento, ma condividere a livello locale, una serie di valori ed obiettivi che non sono prerogative solo di una parte politica.
Michele salonna

Quindi, il vostro gruppo che fa capo a Maria Caliandro, rimane nel PD e contestualmente creerete una associazione/movimento in separata sede?