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Maria Caliandro chiede un Sindaco di prossimità per San Michele

Al convegno tenuto il 23 dicembre scorso presso l'Aula consiliare “G.Dossetti” di San Michele Salentino, organizzato dal Movimento Politico Locale “OBIETTIVO COMUNE” su “La politica di prossimità”, Maria Caliandro, presidente del Movimento, lancia forti messaggi innovativi per la politica locale. Seppure in conclusione del suo discorso assicura che il suo sogno non è quello di fare il sindaco, ma che i suoi concittadini abbiano un sindaco che sappia interpretare le loro esigenze, che non mortifichi o annichilisca alcuno di loro. Un sindaco che non voglia fare a tutti i costi il sindaco e che quando giunge la sua ora, si faccia silenziosamente da parte. Un sindaco che seppure debba andare contro i suoi interessi, stia dalla parte dei cittadini, vicino ai cittadini, in mezzo ai cittadini. Un sindaco che lei definisce di prossimità. Del resto non poteva concludere in modo più opportuno dal momento che è in predicato di guidare una coalizione alle prossime elezioni comunali, né poteva essere più coerente dopo aver sviluppato con molta sintesi la sua idea di praticare quella prossimità che auspica pratichino i futuri amministratori locali.
Tre, sostanzialmente, i messaggi lanciati da Maria Caliandro:
1) sostenere una politica di prossimità per essere riferimento e sostegno ai cittadini; per creare un sistema di buon vicinato tra istituzioni locali e cittadini affinchè si sentano sicuri, rinfrancati, adeguatamente rappresentati.
2) Strumento di attuazione di tale progetto: il bipolarismo di prossimità. Una formula politica atipica, ma largamente praticata in moltissime realtà. che non recepisce la formula del bipolarismo nazionale (centro-destra/centro-sinistra), che già presenta qualche disfunzione. Bipolarismo di prossimità quale formula da adeguare alle singole realtà territoriali, le quali non decidono sulle grandi questioni etiche, di politica estera o economica, ma sono chiamate a misurarsi con la quotidianità del cittadino. Realtà bisognose di amministratori aperti al dialogo, al confronto, al rispetto della persona, ma soprattutto che riescano a coesistere tra loro, omogenee dal punto di vista caratteriale. Le forze politiche impegnate devono quindi affrancarsi dall'ossequiosa osservanza di imposizioni calate dall'alto, stante l'evanescenza con la quale i vertici dei partiti trattano i problemi di periferia. è doveroso adoperare la necessaria duttilità per adattare al dato contesto territoriale la formula più rispondente a quella popolazione, per quello che gli uomini di quella realtà esprimono e non per le sigle che essi rappresentano. Se poi si riesce a rispecchiare la formula tipo, questo potrà costituire un valore aggiunto.
3) Conseguenziale il terzo appello. Sostenendo una politica di prossimità, di vicinanza al cittadino, attraverso la formula del bipolarismo di prossimità, ovvero di autentica interpretazione dei bisogni e delle aspettative di un determinato contesto in funzione della classe politica che essa stessa esprime, richiede il doveroso e preliminare parere dei cittadini praticato attraverso consultazioni primarie.
è poi intervenuta la Sen. Rosa Stanisci che non ha nascosto la sua simpatia soprattutto per la donna Maria Caliandro e per il coraggio mostrato ad affrontare un campo solitamente solcato da uomini. L'appuntamento ha registrato anche un interessante dibattito che lo ha arricchito di contenuti.
Michele Salonna

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