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Submitted by damiano1956 on Thu, 2008-06-05 21:19.

Caro Pezza,
hai ragione nel pensare che il signor Anonimo non ha peli sulla lingua, infatti quello che pensa dice, forse non tutto, non esiste filtro per le sue idee, è sempre attento e pronto per acute osservazioni e anche ogni pretesto è quello giusto. Dà voce alle minoranze, alle opinioni anticonformiste, come dargli torto? Soprattutto però protegge la riservatezza personale. Non ha nemici, ma mi dico come mai potrebbe averne, nessuno sa che volto abbia, si diverte a scrivere, a criticare, a sollecitare. Le critiche servono a crescere e se ben fatte ancora di più. Il suo intervento è prezioso. Ma bisogna anche dire che fino a quando il signor Anonimo non si assumerà la responsabilità di darsi un nome, un volto e non smetterà di nascondersi dietro all’anonimato, ogni intervento risulterà vano.
Troppo facile così, sbrigativo e indolore. E questo è un peccato perché l’anonimato colpisce sempre nel segno, indirizza verso l’errore e delle volte consiglia il rimedio opportuno, ma nessuno lo può prendere seriamente in considerazione. Per esempio un giornale, un direttore responsabile può fare diventare il signor Anonimo un buon informatore o anche un semplice comunicatore però i rischi sono tanti e alcuni perseguibili dalla legge. Si fa presto a parlare di reato di diffamazione a mezzo stampa e un articolo la cui fonte è anonima è molto più difficile da salvaguardare da tale accusa.
Più che giustificare il signor Anonimo bisogna cambiare la mentalità per cui deve nascondersi, deve invece uscire allo scoperto e non per questo essere giudicato e condannato ma per questo essere ammirato e seguito, e perché no,essere di grande aiuto.
Di anonimi ce ne sono molti e altrettanti interventi vengono cestinati perché non firmati e quindi impubblicabili. E sarebbero interventi da non sottovalutare. L’anonimato in questione, quello che ha screditato e diffamato una persona, il Sindaco, non è costruttivo è solo un pretesto per accendere un nuovo fuoco e scappare. È giusto questo?
Ecco perché a mio avviso è anche giusto distinguere tra Anonimo e Anonimo, sono almeno due le categorie in cui raggrupparli, alcuni appartengono a quella dei “timorosi”, altri a quella dei “vigliacchi”. La paura che li accomuna entrambi non è la medesima.
Nel primo caso è quella paura di non sentirsi all’altezza per poter dire la propria, il timore di essere emarginati e di essere soprattutto giudicati, per cui solo l’anonimato permette d’essere se stessi fino in fondo, permette di sentirsi utili e non fuori dal coro, l’unico anonimato da difendere, che è poi quello che davvero ha un senso civico e che delle volte anche per legge va tutelato;e poi c’è il secondo caso: quello in cui la vigliaccheria fa da padrona, e la paura viene demonizzata dalla cattiveria, si spara a zero su tutti e su tutto per sentirsi più forti, per rafforzare la propria autostima, ma non si fa altro che prendere in giro se stessi e agevolare l’ignoranza. Non c’è cosa più triste che colpire alle spalle e darsi per vincitori, scusate la frase fatta. Facile sparare a zero su una persona, in questo caso sul Sindaco, che sicuramente avrà molti “nemici” politici, ma dopo tutto questo tram tram il problema quello vero da risolvere lo abbiamo capito? Abbiamo capito cosa voleva dire il nostro Signor Anonimo? No, abbiamo solo ascoltato un pensiero di “panza”… e una società civile se ne fa poco di questi interventi. Se il signor anonimo ha problemi personali, non è giusto si batta in piazza…
Io con questo sto dicendo quello che penso, sono cose sbagliate, sono cose giuste, per ognuno di voi saranno illazioni giuste e saranno illazioni sbagliate, non sta a me sancirlo, è semplicemente il mio punto di vista e credo in quello che vi sto comunicando, per questo firmo. Firmare è un atto di responsabilità e coscienza altrettanto importante come il riferire cosa accade.
È un nostro diritto dire il nostro parere nella maniera corretta e nel rispetto altrui, sta a noi decidere se farlo o no.
John Stuart Mill sosteneva che la libertà di rendere pubbliche le proprie opinioni ha quasi altrettanto importanza della libertà di pensiero. Rendere pubbliche le vostre opinioni e non celarle ha molta influenza per voi stessi, per la collettività e perché no anche per un paesino come San Michele, bisogna avere il coraggio di urlargli in faccia la realtà. A limite farà finta di non sentire, ma quella è un’altra storia e il protagonista non è di certo il signor Anonimo.
Damiano – Moglia (MN)

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