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Submitted by Stefania (not verified) on Sab, 2007-04-28 07:26.

caro Don Pino,
purtroppo per noi sammichelani il nostro parroco non vive delle tue stesse "pagliacciate", ma di ben altre ben più gravi e a dir poco fuori da ogni rispetto per l'uomo e per Dio. Sono comunque assolutamente d'accordo con chi ha scritto recentemente su questo sito che di quello che facciamo e soprattutto di quello che non facciamo bisogna dare conto a Dio, non agli uomini. Forse è per questo che il tuo confratello non si degna di dare una risposta definitiva a tutti questi interrogativi, a tutte queste offese gratuite, a tutta questa maleducazione. C'è chi scrive per "sparlare", solo per dire qualcosa perchè probabilmente non ha altro da fare. e questo sport, sai benissimo perchè sei sammichelano anche tu, è uno sport preferito dai più in questo paese: ma c'è anche gente, come me, e come probabilmente tanti su questo sito e non, che vivono un rapporto conflittuale con la fede, con Dio, che vorrebbero delle risposte quando ci accaniamo contro Cristo per i mali che ci succedono, quando un ragazzo di ventisei anni muore per un banale incidente, quando un cancro colpisce un bambino innocente, quando...quando...quando semplicemente chiediamo a Dio una mano non solo per guarire dai mali ma per imparare a stargli vicino. Io credo in Dio, credo in questa forza che mi ha dato la vita.....ma sono tante le volte in cui entro nella nostra chiesa e, purtroppo, mi sento a disagio. Perchè tu dici che non esiste solo la chiesa come vaticano, e sono perfettamente d'accordo: ma, purtroppo, qui è così. Non si ha la certezza, questo è vero, ma l'attacco è alla persona Don Tony non per comodità, non per facilità. ma perchè è lui che è arrivato prepotente in questo paese già violentato nella fede nei 16 anni precedenti. Non sono una nostalgica di Don Angelo perchè l'ho conosciuto poco, quindi non parlo per ricordi e per nostalgia, appunto. Io guardo la realtà. Vivo in una chiesa dove è stato detto a mia figlia che se non si inginocchia davanti a Dio e se non si confessa ogni dieci giorni non può essere una cattolica. Ho passato alcuni mesi della mia vita in una comunità parrocchiale vicino al Lago Di Garda e lì ho capito che quando entri in contatto davvero con Dio le ginocchia si piegano da sole, senza l'imposizione di nessuno, senza che nessuna persona, nessun catechista, nessun educatore mi dica a denti stretti che "devo farlo". Capisco che ci sono le regole, ma qui c'è l'esigenza di avere una casa oltre che una chiesa. e nonostante don tony faccia anche tante cose buone, quelle negative superano di gran lunga il resto. Tu non vivi qui e non sai le cose che sono successe tra i ragazzi del gruppo giovani. Ma certe cose non si dicono, non si scrivono, non si urlano......e sai perchè? Perchè è troppo facile fare l'insegnante con una classe di secchioni. mi viene in mente l'attimo fuggente dove la passione viene lentamente "imposta" sulla disciplina, dove lo studio, l'amore per la conoscenza diventa importante perchè c'è qualcuno che fa entrare quei ragazzi, violentati dalle regole, nell'essenza del sapere. Io so che in Dio c'è l'essenza, vorrei che i sacerdoti, seppur con i loro difetti, si prodigassero per questo, per far si che entrando in chiesa non ci si senta soli, non si senta solo il profumo dei fiori freschi e costosissimi, ma alche il calore diuna famiglia in cui ognuno è libero anche di urlare il proprio dolore, il proprio sdegno sapendo, con certezza, che c'è qualcuno che mi ascolta e che non è solo Dio, ma anche chi per lui parla con me in Suo Nome. Non voglio il prete perfetto, come io non sono una madre perfetta, ma cerco, secondo una coscienza, seguendo l'amore viscerale che provo per mia figlia, di amarla e di rispettarla, di farla sentire libera in casa di appiccicare i poster di Tiziano Ferro sui muri nonostante non mi piaccia vedere il muro pieno di disegni strani e si macchie da nastro adesivo. Io vorrei proprio il sacerdote che fa le tue "pagliacciate" e che sia fiero di essere prete perchè essere prete vuol dire proprio vivere di quelle pagliacciate. Sono quelle l'essenza di Dio, e quella dovrebbe essere la prima vera grandissima ragione per cui aprite gli occhi. Non posso diventare medico se poi invece di entrare in sala operatoria per salvare una vita, vado solo alle convencion, alle conferenze, agli stage......So che capisci perfettamente quello che dico, e so anche che Don Tony lo capisce, ma, tante volte, il guardare oltre il proprio naso rende la realtà contorta e priva di quel senso che invece dovrebbe avere. Spero che tu venga avvicinato a san michele o che possa proprio vivere un periodo del tuo sacerdozio qui con noi per toccare da vicino non solo il negativo di queste lamentele e di queste offese, ma per renderti conto che ci sono persone come me che di Dio hanno bisogno e anche della chiesa hanno bisogno e anche di preti "pagliacci" come te.

scusate se mi sono dilungata
Stefania

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