di Edmondo Bellanova
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Al prof. Francesco PRUDENTINO
Consigliere Comunale-OSTUNI

Carissimo professore,
mi permetto inviarLe questa lettera aperta perché la ritengo persona seria e degnissima, profondo conoscitore delle problematiche della olivicoltura brindisina,appassionato cultore dei valori del mondo agricolo ed ottimo docente.
La sera del 15.12.2009 ho partecipato, con pochissimi altri spettatori, alla riunione del Consiglio Comunale convocato (in una sala molto malandata e non degna di una realtà d’interesse internazionale come Ostuni) per discutere di problemi che m’interessano: fotovoltaico e crisi dell’olivicoltura ostunese. Ma è su questo secondo problema che intendo chiederLe chiarimenti.
Per la verità le mie aspettative di una completa trattazione dell’argomento furono subito deluse dai tempi riservati alla discussione (dalle ore 17,15 alle 17,40) con solo tre interventi di cui uno, quello del Consigliere Semerano, più riferito a Trenitalia, Acquedotto e mancanza politica di rappresentatività dei nostri problemi che allo specifico. Dal suo intervento aspettavo un’analisi precisa e puntuale dei motivi della crisi del prezzo dell’olio, un’appropriata elencazione di proposte concrete per la soluzione del problema, ma, mi scusi la franchezza, non ho assolutamente condiviso la sua posizione. Solo al termine del suo intervento, quasi come una postilla, un’aggiunta, ha chiesto d’integrare l’ordine del giorno presentato con la richiesta di maggiori controlli sull’importazione d’olio di oliva.
Non mi ritengo un esperto della materia, sono solo un piccolo pensionato-olivicultore alle prese con un maledetto mercato drogato da interessi commerciali, speculazioni economiche, sofisticazioni autorizzate e non credo che l’accesso al credito bancario e il mantenimento dei benefici della “piccola proprietà contadina” possano determinare la soluzione della crisi ma su quella sua integrazione mi sono trovato perfettamente d’accordo.
La delusione ed il motivo di questa mia lamentela stanno quindi proprio nel non leggere più nel testo del documento approvato dal Consiglio questa sua indicazione.
Prof. Prudentino può, gentilmente, spiegarmi per quali motivi in quel documento non c’è più la condanna dei mancati controlli su quell’olio che (cito Lei) “arriva come lampante ed esce come extravergine”? Chi o cosa Le ha fatto cambiare idea ?

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