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Submitted by lemico on Mar, 2009-10-13 18:43.

Ciao a tutti.
Io ricordo quando da bambino (più di 50 anni fà) vedevo passare i venditori di calce (in pietra come si diceva) i quali giravano per le vie del paese con un carro trainato da un cavallo o un mulo, con la classica bilancia (quella con da una parte un piatto appeso da catenelle e dall'altra la sbarra su cui scorreva il peso, attaccata alla sponda del carro), i carrettieri con una gamba su ed una a penzoloni sul fianco del carro, invitavano la gente a comprare al classico grido " CAUC CAUC, ACCATTAT LA CAUC". Le donne che litigavano perchè non volevano le pietre con la parte scura perchè sporcava la calce.
Ricordo ancora quando molto piccolo (6-7 anni) mio nonno mi porto a vistare l'ultima calcara (nella zona anticamente ve ne erano diverse) che funzionava ancora nella zona di San Giacomo (nel triangolo formato dall'incrocio San Michele-Francavilla e la via interna che percorsa evita di passare per l'incrocio suddetto, attualmente di tale calcara mi sa che non esistono più nemmeno le mura), io mi incantavo a vedere tutte quelle persone che con le pietre calcaree costruivano una specie di volta, come un forno, sotto cui poi accatastavano della legna che successivamente veniva data alle fiamme, fiamme che rimanevano accese fino a quando grazie al calore le pietre non si trasformavano in calce (forse giorni).
E si, bei ricordi quelli del passato.
Chi di voi si ricorda ancora quella calcara?

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