Ciao Nando
Sul punto 1, sono daccordo con te, l'ho anche premesso: nulla da dire rispetto alla scelta giornalistica e stilistica. Tra l'altro non vorrei assolutamente che si travisasse la precisazione come una critica trasversale al sito ed alla sua gestione che, per quanto mi riguarda, sono una buona piattaforma di condivisione per il paese.
Sul punto 2 (magari non sarò stato chiaro)il riferimento era a me stesso, nel senso che IO preferisco commentare e agire allo stesso tempo, e questo, pur non condivisibile, resta un punto di vista personale che credo non tolga nulla alla partecipazione democratica e alla possibilità di esprimere i propri pensieri liberamente, che (ci mancherebbe altro!) costituiscono anche per me un valore.
Sul punto 3. Il concetto del "consenso" non è solo "politica del salumiere", anche se esite e non è solo figlia del cambio di partito ma spesso anche più radicata nei "credo perpetui".
Il concetto di "consenso" è il punto di partenza per interpretare la politica di un paese come il nostro, dove le liste e le candidature sono spesso il risultato di una semplice addizione (di voti) e non la partecipazione a un ideale. A questo ci sono le dovute e giuste eccezioni certo, personalemte non credo infatti che sia questa la formula migliore per amministrare, ma la realtà mi dice altro, se la voglio cambiare la devo prima interpretare e non posso partire dal punto di arrivo.
C'è qualcosa di positivo anche nella gente che va a votare semplicemente "una persona", nella gente che riconosce nella delega un valore più forte di una bandiera politica. Parto da questo per giustificare politicamente la lista di Maria Caliandro.
I voti che arriveranno, come sono sempre arrivati, arriveranno semplicemente a Mario (l'acquedotto... come dice la gente), oppure non arriveranno più, o non più come prima, se questi 5 anni (passati più all'opposizione fattiva che in maggioranza) avranno significato qualcosa.
Sugli ideali, che ti devo dire(!) puoi chiedere a lui di persona. Comunque, senza retorica, per me è semplicemnte mio padre, e così come sono il primo a criticarlo sulle cose che non condivido, allo stesso modo posso dirti che ha (anche lui) dei valori/ideali, con cui ha amministrato in passato e cercherà di amministrare in futuro: l'onestà e la disponibilità, la concretezza e la semplicità. Magari non bastano a 6127 cittadini, ma se sono sufficienti ad altri 150 credo sia già qualcosa di cui andare soddisfatti e qualcosa per cui impegnarsi.
grazie
Martino
punto 1)
quando sul sito affrontiamo argomenti che tirano in ballo persone di san michele sal.no è chiaro che si intende far riferimento al lato pubblico e non a quello privato dei diretti interessati.
Così è quindi per il signor Miccoli (e per tutti quelli che sono e/o saranno oggetto di commenti e discussioni).
Salvaguardiamo, pertanto, il lato privato (Il sig. mario Miccoli è senz'altro una brava persona) e ci spostiamo sul lato pubblico.
punto 2)
il lato pubblico, in quanto tale, riguarda la collettività e tutti noi possiamo (anzi dobbiamo)esprime il nostro parere in quanto facenti parte della stessa collettività.
Le frasi quindi "non commento in quanto non partecipo concretamente - era questo il significato-" non solo non significano niente, ma sono nocive in quanto presuppongono, o se vogliamo predispongono, ad un concetto di partecipazione democratica quantommeno distorto e rinunciatario.
Quando esprimiamo un giudizio (se onesto dal punto di vista intellettuale) non stiamo facendo altro che partecipare ad una discussione democratica che è salvaguardata dal concetto stesso di democrazia.
Se così non fosse significherebbe che, su 6277 cittadini (o primi cittadini, come dice lo slogan del gruppo di cui fa parte il signor Miccoli), solo 51 persone (in pratica le 3 liste di cui sino ad ora si parla) potrebbero esprimere le proprie idee, perchè interessate fattivamente.
In pratica lo 0,8 % avrebbe diritto di parola (e di commento) e il resto tutti zitti.
La democrazia, grazie a Dio, è un'altra cosa.
punto 3)
Ovvero il meccanismo di base di san michele (il consenso), di cui parla Martino.
Dall'esame dei risultati è venuto fuori che il sig. Mario Miccoli "conta" a San Michele il 4%.
Quindi il consenso si aggira sul 4%.
Facendo, allora, una proiezione possiamo dire che alle prossime amministrative il sig.mario Miccoli avrà, presumibilmente, circa 150 voti.
Cioè sia che Mario Miccoli stia il lista con Forza Italia (2002), sia che stia in Lista sotto il Simbolo della lega Nord (2006), sia che abbia per compagni di viaggio Rifondazione Comunista (2007), alla fine avrà all'incirca 150 voti.
E' questa la politica del consenso di cui dovremmo prendere atto?
A me sembra tutto fuorché politica o meglio è una "politica da salumiere".
Per questo io mi chiedo: quando alla fine il signor Miccoli sarà eletto e andrà a ricoprire, magari, la carica di assessore, indennizzata con i soldi di tutti noi, lo starà facendo con nell'animo gli ideali di estrema destra o quelli di estrema sinistra?
Quei voti che gli saranno dati gli saranno dati perchè egli identifica un ideale vicino alle figure di Bossi, Berlusconi e Sardelli, o vicino alle figure di Bertinotti, Prodi e Stanisci?
Ma alla fine, mi chiedo, il sig. mario Miccoli c'è l'ha un proprio ideale?
E nel rispetto di quanti lo voteranno, è possibile sapere quale?
cordialmente, senza polemica e per impiantare una discussione democratica
nando de vitis