comunicazione e informazione | Politica
di Edmondo Bellanova
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UN GIORNO IN TRIBUNALE
In un’assolata mattina di novembre entriamo nell’aula del Tribunale di Ostuni alle 9,30, non prevedendo assolutamente che avremmo lasciato quel luogo solo alle 17,00 con il cielo già buio e pronto ad ospitare il debole chiarore della luna.
L’occasione della “trasferta giudiziaria” è la chiusura del processo Torroni-Barletta-Gorgoni, ma l’attesa, come il solito non prevista, ci ha fornito l’occasione per assistere al faticoso ruolo che il magistrato deve svolgere nell’espletamento delle sue funzioni. Il Giudice ha dovuto condannare dei giovani per una rissa con ferite, rimandare due processi per il protrarsi d’altri procedimenti e per una non meglio specificata indisponibilità d’avvocati difensori per malanni fisici denunciati solo alle ore 14.00 (ora di pranzo!) e arrivare alle 17.00 per terminare la sua giornata di lavoro.
Ma noi eravamo lì per il procedimento penale attivato dal Sindaco Torroni Alessandro per la supposta diffamazione a mezzo stampa ( art. 595 c.p.)subita con un articolo redatto dall’ing.Barletta Arcangelo su “Prospettive” con la relativa responsabilità ( art. 57 c.p.) del Direttore del periodico dott. Francesco Gorgoni e ,quindi, parliamo di questo anche se il resoconto è certamente impreciso e parziale per via della nostra impreparazione tecnica e per la grande difficoltà fisica di “sentire” i vari interventi per il tono e volume degli stessi e per la mancanza di un impianto di amplificazione.
Il PM non si dilunga nel suo intervento e chiede una condanna a 8 mesi e 400 euro di sanzione.
Sono le 15.00, quando l’avvocato Vita Torroni inizia la sua arringa impreziosendo il suo intervento con richiami ai valori morali che dovrebbero essere alla base della organizzazione della nostra società ed alla carta costituzionale. Poi, nel merito della questione analizza in modo preciso, circostanziato, puntiglioso tutti i punti che secondo l’accusa dimostrerebbero la responsabilità degli imputati per aver diffamato il Sindaco Torroni scrivendo e denunciando fatti non veri, non documentati e non denunciati neanche dalle testimonianze rese dai vari testi sentiti nel processo. Fatti che l’autore dell’articolo e il Direttore responsabile avrebbero pubblicato senza alcun accertamento e verifica documentale e,quindi, con dolo, con il solo intendimento di mortificare la dignità personale del Sindaco Torroni.
E’ proprio tardi e, forse aiutati da tecniche orientali di autocontrollo, riusciamo a stento a contenere gli stimoli della fame e delle sete .
L’avv.Domenico Tanzarella, difensore di Barletta e Gorgoni, sindaco di Ostuni (ed ex terzino del San Michele Calcio -scusatemi la personale digressione) cerca di dimostrare al Giudice che il contenuto dell’articolo in esame è da inserire in un contesto elettorale ed in un numero del periodico tutto rivolto ad un esame critico dell’operato della Giunta Torroni con l’analisi dei comportamenti non legittimi, non opportuni che si denunciano in una prospettiva di nuova e diversa gestione politica . Questo non implicherebbe alcuna lesione della dignità personale, ma rientrerebbe nella libertà di informazione garantita dalla Costituzione.
Si sofferma sui singoli fatti riportati nell’articolo ( Vicenda del Comandante dei VVUU-Lavoro nero al Cimitero-Questione Gas con prolungamento verso Aieni-Rapporti e comportamenti del Sindaco con i Dipendenti comunali ,Giunta e Consiglio ) asserendo che tutti i fatti sono oggettivamente provati e documentati con atti acquisiti al fascicolo del processo e che essi sono “veri- verosimili”. Questo dimostrerebbe che nell’artico c’è pertinenza, continenza, tutela dell’interesse comune e… verità, almeno così come percepita dall’autore dell’articolo. Chiede l’assoluzione degli imputati perché “il fatto non sussiste” ed in subordine l’applicazione dell’art. 51 del c.p.
Il giudice si ritira e noi abbiamo l’opportunità di uscire dall’aula, percorrere i corridoi e accorgerci che l’ufficio è desolatamente vuoto..Non c’è più anima viva! Fuori ci accoglie un’aria secca, fredda forse più consona alla stagione rispetto allo scirocco ricco d’acqua che ci ha tenuto in ammollo in queste settimane. Aspettiamo i soliti 20, 25 minuti ed il Giudice scende dal primo piano e, senza preamboli, ci legge la sentenza. Eravamo in assoluto e religioso silenzio, concentrati al massimo…ma il Giudice parla molto sommessamente ed in fretta e mi rimane il dubbio d’aver capito esattamente il contenuto della sentenza : assoluzione perché il fatto non sussiste per l’Ing.Barletta e non punibilità per il dott. Gorgoni.
Questo ho capito io e se il nostro gentile ospite di Midiesis non è contento di questo rapporto si legga pure il resoconto della stampa specializzata o venga con me a partecipare a questi viaggi per le aule dei tribunali (a digiuno e senza rimborso spese).
Ostuni10novembre2009 edmondobellanova
Ps: uso il plurale per citare gli amici che mi hanno accompagnato in questa faticosa trasferta.
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...l'unico rimborso spese che può elargire questa "redazione" è un grazie, un vero e sentito GRAZIE!