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Submitted by vena_one on Mer, 2009-03-11 19:35.

Vorrei, innanzitutto, complimentarmi con chi ha postato, lasciato, scritto il commento a me precedente.
Una persona che, per ovvi motivi, stimo.

Volevo dire solo un paio di cose, forse tre o quattro, o dieci..non so.

Molti giovani sono già vicini alla politica, ma di una politica borghese, astratta, figlia di un perbenismo ipocrita, di una grettezza sentimentale e culturale, volendo citare il mio libro di storia contemporanea. Non sarà facile prenderli o riprenderli tutti.
Bisognerà lavorarci bene in questo senso ed io, comunque, sono pronto a lavorare se sarà necessario...per quanto mi sia possibile, o ci sia possibile, visto che la mente di molti oramai ragiona col sex-appeal ed un pallone ed un paio di euro.
Molti giovani se ne fregano della politica, a meno che non siamo figli di o cugini di.
Pochi, invece, si interessano del bene di una comunità, pochi si interessano dell'arte di governare la società, pochi sanno veramente qual è il ruolo di un politico.
Ora, vi chiedo e mi richiedo: che ruolo hanno i giovani nel Bel Paese?
Io una risposta ho provato a darla: noi giovani siamo importantissimi. Siamo indietro 15 anni rispetto agli altri paesi europei e non saranno certo i politici 60enni a velocizzare il processo di rimodernamento del paese. Siamo una risorsa che deve essere ben sfruttata. Noi siamo.
La sfiducia che circola non deve abbattere, la sfiducia non ammazza quindi fortifica.
Credo che ci sia un forte bisogno di freschezza, di una scomparsa del partito. Credo che ci sia il bisogno di un paio di calci in culo. Di grinta. Di teste alte, non rasate.

Voglio dire, inoltre, qualcosa ai nuovi vecchi discorsi che i politici cominceranno a dire: ripetitività, questo siete. Ogni partito è ripetitivo è schiavismo, non libertà.

Ricordando quanto bella sia la democrazia e quanto bella sia la libertà e che quanto ho scritto è frutto di qualche paradiso artificiale, arrivederci.

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