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Submitted by edmondo on Mon, 2009-02-02 15:56.

Non è semplice parlare di quest’argomento, specialmente se si tiene conto della scarsa.
considerazione in cui ,oggi, gode la magistratura e la giustizia italiana.
Troppe volte abbiamo visto innocenti indagati, rinviati in giudizio e condannati per poi
essere assolti con formula piena “perché il fatto non sussiste”.
Troppe volte abbiamo visto delinquenti, gentaglia, lestofanti uscire impuniti in tutti i vari
gradi di giudizio e tranquillamente occupare posti di prestigio in politica, in economia,
nella società!
Troppe poche volte, in questo paese, la giustizia “trionfa”!
Allora, prima d’indossare, anche noi, la toga d’ermellino, sarebbe opportuno riflettere e
valutare con estremo rigore i fatti che potrebbero portarci a condannare qualcuno e/o
i suoi comportamenti.
Nel caso in dalla condanna, nel primo grado di giudizio, del geom. Stefano
Barletta per concussione è chiaro che, per via degli incarichi politici da lui rivestiti, i
commenti “si sprecano” e tutti ci sentiamo un po’ giudici e non aspettiamo neanche la
pubblicazione della sentenza per emettere il nostro verdetto in accordo o in disaccordo
con il tribunale e giudicare anche le “intenzioni” del condannato.
Ora c’interroghiamo sull’opportunità che il geom. Barletta, si dimetta o no, mentre
non sappiamo (almeno io non so) se le dimissioni dagli incarichi pubblici siano state
presentate o meno e, in caso affermativo, se queste siano dovute in forza della sentenza,
per una scelta personale dell’interessato o per valutazione di opportunità fatta dalla
Amministrazione Comunale. Non mi sembrano elementi da poco.

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