Ieri il Papa ha chiarito, pubblicamente, la "sua" posizione sull'olocausto ricevendo il "plauso" dei rabbini italiani. La questione sembra rientrare, quindi.
Ma, per chi segue, come noi, le vicende di ieri e di oggi del Vaticano, del "potere" istituzionale della Chiesa, trova anche in questa vicenda contraddizioni notevoli con la coerenza "richiesta" da Cristo.
Hai ragione nel dire che è difficile entrare in merito alle questioni discusse in queste pagine, capire le dinamiche, interpretarne i contesti, ma, per un cristiano, sono solo pochi, pochissimi, gli elementi di "misura" per capire i fatti, gli uomini, le istituzioni, il potere.
Insomma, il Vangelo non è un Testo Unico di migliaia di norme con cui confrontarsi. Il suo messaggio semplice ed essenziale è racchiuso in due parole: umiltà e rispetto dell'altro (amore).
L'istituzione Chiesa è diventato nel corso dei secoli una potente organizzazione e negli ultimi decenni, come scritto dalle centinaia di pubblicazione e non ultimo "Poteri forti" di Ferruccio Pinotti - ed. Bur, che ho letto, è stata implicata in affari sporchi, sporchissimi, a livello mondiale: finanziamento ai regimi totalitari dell'america latina, finanziamenti a Solidarsc, bancarotta dell'Ambrosiano e morte di Calvi, gestione e movimenti di deraro sporco provenienti da mafiosi attraverso lo IOR, ecc...
Contestualizzando con quanto è successo in questi giorni, esprimiamo preoccupazione per come questo "potere" ancora è radicato e si muove liberamente nelle stanze del Vaticano facendo sentire il suo peso in tutto il mondo e su tutte le questioni.
La Chiesa non è fatta solo di intrecci di potere, e meno male, ma anche di persone e testimonianze di giustizia, umiltà, solidarietà, amore. Noi condanniamo i primi ma sosteniamo ed auspichiamo i secondi.