Non c'entra con l'oggetto ma voglio raccontare una storia. Nel 1973 partecipai alla fase provinciale dei giochi della gioventù a carovigno. La gara era la marcia 4KM. Tutti i rappresentanti del nostro comune con un pullman raggiungemmo carovigno.Io ero già in pantaloncini e maglietta(la tuta era un lusso per me come per altri).La gara si svolgeva lungo un percorso cittadino e le salite erano dure. Durante la gara c'era un signore con una cinquecento che dal tetto aperto mi incitava e mi consigliava quando accellerare e quando rallentare. Lo conoscevo appena di vista.Arrivai secondo e quel signore mi disse che tecnicamente ero stato l'unico a fare la gara rispettando appunto la tecnica. Era stata una gara dura ed ero tutto sudato benchè felice. Quel signore mi portò in un bar lì vicino allo stadio e mi fece bere un thè. mi mise nella sua cinquecento e mi riportò a S. Michele da solo. All'arrivo mi portò in comune per dare la bella notizia al sindaco (Angelo ciraci) che mi fece i complimenti e poi mi portò a casa. Non potetti ricevere la premiazione allo stadio ma probabilmente Mondino(era lui il signore con la cinquecento che io ho sempre chiamato così) mi evitò qualche problema di salute capendo che così sudato non potevo aspettare ore per la premiazione non avendo( ripeto) neanche una maglietta di ricambio. Non avava chiesto il parere ne a me ne ad altri ma fece quello che riteneva utile per me. Qualche anno dopo io giocavo al calcio nelle giovanili del S. michele calcio e all'ultima giornata di campionato della prima squadra il padre Cataldo Bellanova dirigente della società mi trovò e mi disse di venire al campo perchè avrei dovuto giocare in prima squadra( avevo diciasette anni) con mia grande felicità. Era la prima volta che giocavo in seconda categoria. Inizia la partita ed in squadra, per mancanza di calciatori,c'è anche Mondino. Anche stavolta fu il mio allenatore in campo con consigli e sproni. Segnai anche un gol( per la verità contribui solo a far si che un avversario su mia pressione facesse un autogol) al mesagne. Non ho mai avuto grandi rapporti con Mondino a livello personale nonostante questi episodi, ma sempre un grande rispetto. E mi fece un grande piacere quando, dopo la mia esperienza di amministratore del comune, al secondo mandato del sindaco Argentiero non feci più l'amministratore ma il capogruppo della maggioranza e casualmente, parlando con Mondino di questa situazione, mi disse nell'atrio della scuola media dove ero per alcune questioni:" Tu non devi più fare l'assessore?" il tono e l'espressione mi fecero capire che per lui era una notizia non buona. Al dilà se se ne condividono i modi ed i luoghi sicuramente per me Mondino è stato ed è un cittadino attivo(come tale quindi passibile di critiche o apprezzamenti legittimi). Scusate se ho usato questo post per parlare forse più di me che di Mondino ma ricordare certi episodi ora che ho più di cinquant'anni leggendo Midiesis mi ha fatto venire il desiderio di condividerli. Non lo avevo mai fatto neanche con lui. Ciao a tutti Pietro Guglielmo