Altro | Arte, cultura, tradizione | comunicazione e informazione | Politica
Midiesis mi chiede una cronaca della manifestazione. Mi scambiano per un giornalista ed il gioco mi piace ed, allora, racconto quello che ho visto e sentito la sera del 20 settembre 2008 nei locali dell’oleificio- cooperativa De Lauretis di San Michele Salentino nel convegno organizzato a completamento della mostra “La scatene”.
S’inizia con 45 minuti di ritardo e, quindi, si conferma la cattiva abitudine di non rispettare la puntualità degli ospiti, ma questa è forse, insieme allo spiffero di tramontana che soffiava libero e gelido nell’ampio locale, l’unico aspetto negativo di una manifestazione assolutamente positiva.
Il dott.Giuseppe Epifani, che in seguito chiamerò “pino di croce”, a ciò autorizzato da un’amicizia più che vecchia e per un omaggio alle origini familiari suo legittimo motivo d’orgoglio, ci racconta con immagini, parole ed oggetti di un mondo che non è più! Ci fa rivivere storie di lavoro, di fatica, d’ingegno e maestria, d’eventi lontani che hanno accompagnato i racconti dei nostri anziani, quando, davanti al trullo, al buio della sera rotto dalla luce del flebile lume assistito dal chiarore della luna, ci si ritrovava a riposare, ascoltare e (si dice ora).. a dialogare! Cose superate! Ora c’è sempre un amplificatore che ci divide, che crea una barriera al nostro dialogo!
Pino “di croce” ,con la metafora, esplicita i motivi di questa sua iniziativa e la storia del ragazzino degli anni 50/60 può essere la storia di tutti quanti noi e quella dei nostri figli. Certamente c’è ancora, da parte dei giovani, la curiosità di sapere, di scoprire, di conoscere, peccato che la nostra società non è in grado di fornire loro dei modelli positivi. Per questo è utile il tentativo di far vedere, toccare con mano, il mondo del lavoro di una volta. Lavoro che continua ad essere difficile, faticoso e spesso non gratificante ma che è ancora l’unico mezzo per guadagnarsi DIGNITA’.
Dignità morale del lavoro che è stato il fulcro del dotto intervento del prof.Francesco Fistetti (Ordinario di Filosofia presso l’Università degli Studi di Bari) che analizzando il ventesimo secolo mette in risalto la funzione svolta dai lavoratori e dal sindacato per la conquista di quei diritti umani e sociali che oggi si danno come “acquisiti” mentre è assolutamente necessario difendere e riconquistare giorno per giorno.
L’intervento del prof. Fistetti è veramente e sinceramente apprezzato da Leo Caroli, Segretario Provinciale della CGIL, che prende due, tre fogli d’appunti e nella sua analisi dei sistemi di misurazione del grado di sviluppo di una società trova nel ruolo dei lavoratori e del sindacato lo strumento necessario, indispensabile per la garanzia dell’uguaglianza e della democrazia.
Condivisibile è il suo richiamo finale al testo della Carta Costituzionale che, dispiace notarlo, è rimasto non applicato non solo nel testo dell’art. 37.
Per finire, una serata molto partecipata, bella, diversa, utile! Tantissima gente, anche forestieri. Peccato per le tante assenze ! Poco mi importa della mancata o scarsa partecipazione di: Scuola, Amministrazione Comunale, altri sindacati, partiti politici e movimenti ed associazioni culturali, mi sarebbe piaciuto vedere meno pensionati e più giovani, più lavoratori!
21. settembre 2008
edmondo bellanova
read more | 4 commenti