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Turrisi Fausto

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Classe 1952, vive già da tempo a Milano. Si occupa di vendita ed assistenza tecnica di impianti Laser industriali per la lavorazione delle lamiere, lavoro che lo fa viaggiare moltissimo in Italia e in Europa. Da molti anni non suona più ma conserva gelosamente il suo vecchio basso HOFFNER e una bellissima chitarra FENDER STRATOCASTER originale americana.

In una delle prime e-mail che Fausto ci ha inviato, con le quali ha contribuito ad arricchire queste pagine con la sua testimonianza, diceva di essere tornato indietro di 30 anni con i ricordi quando ha visitato il sito MIDIESIS. La sua storia di musicista è iniziata in una estate del 1965 in campagna da Lillino Balestra, qui a San Michele Salentino (vedi foto sotto). Lillino aveva una chitarra e una batteria giocattolo con le quali si voleva imitare i vari complessi musicali del tempo.

Fausto, un anno prima, aveva frequentato a Roma un Istituto di frati. Tra una preghiera ed un rosario si studiava solfeggio di musica applicata al pianoforte, strumento che non ha mai imparato ma qualcosa rimane della teoria musicale dopo gli estenuanti studi di solfeggio.

Si comincia così ad imparare la tecnica per suonare la chitarra. Si attingeva dai vari chitarristi allora presenti a San Michele. I primi accordi imparati insieme a Lillino Balestra erano segno di una forte passione e grande voglia di suonare.

Il primo gruppo nasce per gioco: Fausto Turrisi e Lillino Balestra, aspiranti chitarristi, Michele Guglielmo, aspirante tastierista, Cosimo Cavallo e Michele Nisi, aspiranti batterista. Si suonava in un locale sulla via per Francavilla Fontana e le domeniche si organizzavano serate danzanti. Fu in una di queste serate che il neo gruppo incontra un “vero batterista”, Domenico Lino di Latiano, il quale si propose ed entrò a far parte della formazione. L’incontro con Domenico apre nuove prospettive, nuovi orizzonti, e dalla “rimesa” di San Michele Salentino i nostri protagonisti si spostarono, tutte le domeniche, in un club privato di Latiano. Entra anche nella formazione Pietro Miccoli, voce solista. E’ l’anno 1968. Bisogna dare un nome al gruppo: I VAT 69, da un noto liquore di quegli anni.

L’anno successivo la formazione si arricchisce con la presenza di un altro giovane promettente chitarrista sammichelano: Enzo Venerito e sempre nello stesso anno si cambia nome: IVAN E LE METEORE (forse si prevedeva già che da li a poco alcuni componenti avrebbero lasciato il gruppo).

Infatti fu così, Lillino Balestra e Pietro Miccoli abbandonarono il gruppo per impegni scolastici ed ancora una volta la modifica della formazione coincide con il cambio del nome: I TOTEM. Con la nuova formazione, oltre alle varie serate danzanti e spettacoli in occasione di eventi particolari, il gruppo partecipa ad una manifestazione canora organizzata a Ceglie Messapica con una canzone della Formula 3 “La folle corsa”. Si piazzarono al 2° posto e la coppa fu esposta per tanto tempo nel mitico Bar dello Sport in quel tempo molto frequentato dai giovani.

Dopo varie vicissitudini, Domenico Lino (il batterista) parte per il Belgio ed il nostro protagonista con Enzo Venerito formano un altro gruppo "LA NUOVA FORMULA" con batterista e tastierista di San Vito dei Normanni (i primi due nella foto, gruppo molto apprezzato presso la Base Nato. Avevano un contratto con un club interno che l’impegnava a suonare due volte al mese (il sabato).

"La nuova formula"

Con il ritorno di Domenico Lino dal Belgio, arrivano altre novità. Porta con se un suo compaesano molto bravo con la fisarmonica e le tastiere, anche lui mitico: il Prof. Ferdinando Festante che insegna attualmente Educazione Musicale presso la Scuola Media del nostro paese, nonché grande appassionato di informatica le cui competenze ha messo a disposizione per la realizzazione del presente sito.

Nasce così la nuova formazione: “THE NEW IMPACT” (foto), Fausto Turrisi, Domenico Lino, Ferdinando Festante ed Enzo Venerito. “…credimi, era un bel gruppo. Ci siamo divertiti tantissimo…”.

ESTORIL CLUB - La sciaia a mare Brindisi, Hotel EDEN a Ceglie Messapica, Golden Gage a Brindisi, Il COVO a San Vito dei Normanni, PISCHEDELIC CLUB a San Pietro Vernotico, DAFNE Francavilla Fontana, Circolo Universitario Mesagne, LEONE CLUB Latiano, NATO CLUB San Vito Base USAF, MIMOSA CLUB Ostini, L’ AIA DEL VENTO Costernino, LA CARAVELLA (oggi TIMONE) Specchiolla, sono stati i locali in cui si sono esibiti specialmente con la formazione dei “THE NEW IMPACT”, oltre a tante feste di piazza nei paesi limitrofi.

Si faceva molto Beat all’ italiana: Pooh, Camaleonti, Dik Dik, Equipe 84, Fausto Leali, The Show Man, Formula Tre, Battisti ecc. ecc. integrato da alcune canzoni dei Beatles, Otis Reading, Rolling Stones ed altro. Si cercava di fare le cover delle canzoni più di moda al momento.

“Mi ricordo tra l’altro che facevamo una canzone in giro di Do che si chiamava il ballo dei detersivi, non so se la conosci. Faceva più o meno così:

Era un bel giorno di SOLEX
AVA ed OMO passeggiavano all’ ombra di un bel PALMOLIVE
Ad un tratto fecero finta di CADUM
Rotolando finirono sotto un PINO SILVESTRO
AIAX disse AVA mentre facevano SPIK & SPAN

Non ricordo più come continuava!!!”

Fausto lascia il gruppo l’estate del 1972 perché parte in Germania, come tanti altri giovani, in cerca di un lavoro. Anche qui la passione per la musica lo spinge a fare nuove esperienze. Sostituisce in un gruppo musicale tedesco il bassista ammalato e successivamente forma un trio con un tedesco (tastiera e batteria elettronica) ed un francese (canto e chitarra), Fausto sempre al basso. Non durò molto anche perché nel dicembre del 1972 mi ero sposato “… mia moglie mi ha richiamato al dovere di marito e padre…”.

“Ho provato a trasmettere la mia passione per la musica ai miei due figli, Michele e Stefania, il primo è andato a scuola privata di chitarra, tra l’altro nell’ anno 1993 è stato allievo di Stefanino (dal 1992 al 1996 ho vissuto a San Michele, dove ho avuto modo di ascoltarti quando suonavi con la Moderatos band’s), mentre la seconda è andata a lezioni private di pianoforte.

Nessuno dei due ha avuto la costanza e la voglia di andare avanti. Pazienza non è detto che quello che piace ai genitori debba piacere anche ai figli!!!”

“Certamente avrai capito che la musica per me è stata quel qualcosa che mi ha aiutato a diventare grande e restare pulito”.

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