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sito creato il 16 aprile 2002 (www.web.tiscali.it/midiesis) - dal 17 aprile 2003 con proprio dominio (www.midiesis.it).
contatto: midiesis(chiocciola)alice.it
Il sito Midiesis gira su Drupal (www.drupal.org)
Date un'occhiata al blog di seguito riportato.
http://sbattiti.blogspot.com/2008/08/la-citta-della-tv-guasta.html
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Onde evitare che l'autore del post cancelli il tutto, copio ed incollo:
IL POST
San Michele Salentino, è il comune più giovane della provincia di Brindisi, data che la sua autonomia è stata sancita nel 1928. Nei primi decenni del XVII secolo, Michele Vaaz de Andrara, conte di Mola e barone di San Donato, creò attorno ad una masseria preesistente un piccolo villaggio e lo popolò con 90 famiglie di emigrati dalla Schiavonia (penisola balcanica). Per tale ragione, ancora fino a qualche decennio fa era San Michele Salentino era detto anche Massarianova. Alla morte di Michele (1623) i suoi possedimenti passarono alla primogenita Fiorenza, che sposò il cugino Emanuela Vaaz de Andrara; questi ereditò il titolo di conte di Mola e duca di Casamassima. Il feudo passò nelle mani del figlio Michele e, alla sua morte (1696), al primogenito Francesco (1677-1751) il quale non lasciò eredi. La proprietà della Massarianova tornò quindi alla Regia Corte, che la rivendette subito ad Annibale Sisto y Britto, duca del contiguo paese di Ceglie. La storia di San Michele Salentino seguì quindi quella del più popoloso centro di Ceglie, fino alla soppressione della feudalità, con decreto di Giuseppe Bonaparte del 2 agosto 1806.
Nei decenni successivi, parve più razionale aggregare il piccolo insediamento al comune di San Vito degli Schiavoni (attualmente, San Vito dei Normanni), i collegamenti verso il quale erano più agevoli di quelli per Ceglie. in tale circostanza giocarono un ruolo di rilievo i principi Dentice di Frasso. La popolazione di San Michele tuttavia chiese insistentemente che il paese fosse reso autonomo anche da San Vito, ma il contenzioso ebbe termine solo nel 1928, quando si provvide alla costituzione del comune, che fu il ventesimo della provincia di Brindisi. Nella stessa circostanza il nome mutò in San Michele Salentino, allo scopo di garantire la distinzione da altri centri intitolati all'arcangelo Michele. Il paese ora conta 6340 abitanti.
Questo piccolo centro limitrofo alla mia città, mi sta tanto a cuore, è per questo ho deciso di dedicarli un post. Ma la cosa, che maggiormente ha captato la mia attenzione , mentre leggevo la storia di questo paesetto, è stato il trend demografico, che negli ultimi anni sta crescendo a dismisura. Qui sotto ho riportato alcuni dati, riguardo l’incremento della popolazione sammichelana. Se l’incremento demografico dovesse rimanere costante per altri 10-15 anni, sicuramente, nel 2020, non potremmo più definirlo piccolo antro, ma San Michele City. Se oggi, per antonomasia, il paese è quello del fico mandorlato, tra pochi anni sarà definito quello della tv guasta, infatti si sospetta che la causa principale di tale fenomeno sia proprio la mancata presenza di apparecchiature tecnologiche, prime tra tutte la tv. Ciò nonostante, auspico e suppongo che i requisiti ci siano tutti, che San Michele, rimanga uno dei pochi centri del mondo, dove l’antropizzazione non si possa mai verificare. Chi fosse del posto , è volesse trascorrere qualche ora di relax, lontano dalla tecnologia, sappia che San Michele è il posto ideale per i vostri momenti tranquilli, dove non potreste mai essere rintracciabili dai cellulari, perché le compagnie telefoniche, hanno deciso di non installare nessun ponte. Se voleste andare in viaggio, e non avreste ancora le idee chiare sulla meta da trascorrere le vostre amatissime vacanze, fareste ancora in tempo ad optare per San Michele. Fate attenzione però, che dopo le19, non è più possibile fare niente, perché tutte le attività commerciali hanno abbassato le saracinesce.
Un bacione da San Michele Salentino.
Pubblicato da Molendini Giuseppe
LA RISPOSTA DELL'ANONIMO SAMMICHELANO
Sono un sammichelano doc che si è imbattuto in questo post e vorrei dire al suo autore che quanto espresso non rispecchia assolutamente la realtà. In questi giorni impazza sui media una manifestazione di notevole livello che vede la presenza in loco (sabato e domenica prossima) delle città del fico. Lo slogan scelto in questa 7^ edizione della mostra del fico mandorlato è molto discusso: I LOVE LA FICA (mandorlata di san michele salentino). Si presume che un ulteriore incremento demografico avverrà proprio nella notte in cui la FICA sarà celebrata.
A parte gli scherzi: san michele ha nel centro abitato 3 antenne di compagnie telefoniche, i segnali tv sono forti e chiari (tant'è vero che non abbiamo problemi con il decoder terrestre), le iniziative dell'estate in loco, e non solo, vedono la presenza in piazza fino alle ore piccole, per me in particolare, abituato alla tranquillità, diventa quasi invivibile stare a san michele per i tanti turisti presenti, ecc... Altro che paese ameno e tranquillo...
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