...libero di, libero da... | Musica
Cantante - autore di testi e musica - chitarrista genere rock melodico.
Nato sotto la costellazione dei pesci il 06/03/1984 ha vissuto sempre nella speranza che la sua vita fosse importante per quell'umanità che si ostinava a non cambiare.
Amante degli spiriti mistici e della filosofia orientale cresce fra le palestre di yoga e le prediche della mamma. Da bambino amava cavalcare e giocare col pallone, poi, verso i 13 anni si innamora del rock. Comincia a riempire il suo repertorio con pezzi storici dei Deep Purple, Led Zeppelin, Queen e Gunz N' Roses, quando poi riscopre la mitica potenza dei Pink Floyd. Grazie ai consigli di amici con più esperienza di lui impara ad ascoltare e capire la musica e infine anche a farla. Impara tanto dai testi dei cantautori, dalla grinta e la rabbia dei ribelli, da tutto quello che si è cercato di fare e che ancora non c'è.
Comincia a cercare giri armonici per voler esprimere concetti politici e umanistici, sentimentali e materiali e quant'altro ancora possa ispirare una canzone.
Verso i 17 anni si innamora anche del cinema e comincia a frequentare corsi di sceneggiatura e critica d'arte cinematografica. Trova lavoro come sceneggiatore l'anno successivo scrivendo vari cortometraggi socialmente impegnati; ispirati dalle problematiche giovanili come: l'AIDS, la droga, gli incidenti del sabato sera e la superficialità dei tanti ragazzi che guardano la realtà dal loro punto di inettitudine e la vivono senza il desiderio di cambiarla.
Nello stesso anno consegue il diploma di maturità all'Istituto Tecnico Agrario "E. Pantanelli" poi pensa di iscriversi all'Università per Stranieri di Perugia (COMIT) ma una triste chiamata dalla leva militare gli fa cambiare idea.
Ora scrive un libro su cui parla un po' di tutta la sua vita, delle sue ragazze e delle sue esperienze in chiave romanzesca.
Continua e continuerà a scrivere canzoni sempre nella speranza che qualcuno si ritrovi nei suoi ideali e nel suo rock... così continuerà a comunicare e lanciare messaggi che parlano di democrazia e libertà, di pace e amore, di sesso, di vino e di quant'altro ancora un bambino come lui ha da imparare!
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"... dai diamanti non nasce niente, ma dal letame nascono i fiori.."
Suoni lanciati all'infinito nel percorso minato dei sogni, quei sogni che ti rendono protagonista all'intervista che risponde alle domande che ti fai quando imbracci il tuo fucile FENDER, quando ti domandi cosa ti piace fare veramente, quando ti rispondi con la mente sognante in un universo di musica.
Sognare le platee, le folle, gli applausi e i fischi, i dischi che vorresti far ascoltare, l'amore che vorresti dare, e che vorresti avere, il cielo, i monti e il mare di cui vorresti parlare, la gente che vorresti far cambiare... ma che invece, non cambia mai!
Morfeo inebria lo spirito di una gioventù che vorrebbe restare comoda a vivere di rendita, nella svendita che la vita fa del tempo... reagite ragazzi, volume per restare svegli! Imbracciare una chitarra fa di un pianto un sorriso, sfogare la rabbia su un rullante, previene il cancro al fegato, distribuito da questa bella società che sa di un fiore mangiato dai vermi.
Questo è scritto per tutto quello che la musica riesce a dare a chi per suonare rinuncerebbe alla vita, contro la rassegnazione di tutti quei ragazzi che al pentagramma hanno detto NO, contro l'assurdo desiderio di volere un mondo muto che ora ancora non parla tanto bene.
Riuscire a esternare un sentimento è costruttivo per la propria coscienza, riuscire a esprimerlo in versi è gratificante prima per se stessi e poi per chi ci si rispecchia; riuscire a interpretare un testo è un pretesto per scriverne uno nuovo.
Forza e coraggio: premete sulle corde, gridate quello che pensate avanti a un microfono; non prendetevi d'animo, non abbiate paura di sbagliare, combattete senza violenza la negligenza umana, con gli accordi e con le parole che riescono a correggere le generazioni.
Coltivate questo mezzo per dire, far capire, far sognare, dare e sperare di ricevere qualcosa che sia materia di scambio culturale, con qualche animale da palcoscenico simile a noi.
Ragazzi, noi che siamo il futuro siamo i fiori su questo letame!
Alessandro Salonna
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