il lettore di passaggio che dovesse inbattersi nel post precedente prenderebbe atto di una situazione inconsueta e si porrebbe i suoi perchè senza avere però il quadro completo del tutto.
Noi che sappiamo che l'attuale presidente della pro-loco è stato, in passato, assessore con l'attuale sindaco e che sappiamo anche come sono andate a finire le cose, abbiamo, ovviamente, elementi in più per farci un'idea di questo perchè.
Ognuno può, in questo caso, trarre le sue conclusioni e far pendere il "braccio di ferro" da una parte o dall'altra (perchè gli antefatti e le vicende ad essi collegate non sono nè ad interpretazione univoca nè con un colpevole aldisopra di ogni regionevole dubbio), ma l'apetto per noi più importante è constatare come i "fatti personali" che si creano all'interno di un "gruppo" a vocazione "pubblica" vadano poi a ricadere sulla collettività.
Un paradosso, se vogliamo: soggetti con pubbliche funzioni che incorrono in contrasti "privati" (perchè in quel momento gli attori agiscono autonomamante)e le cui ripercussioni, a media o lunga distanza, si subiscono però a livello pubblico.
Ripercussioni indolori in questo caso; ma in ogni caso esempi dei mali della politica.
nando