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Mercoledi 4 giugno 2008, su RAI tre, alle ore 21,00, in onda il documentario "La vittima e il carnefice" a cui ha lavorato la nostra amica e compaesana Diana Ligorio.
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La violenza in diretta. Il docu-shock presentato da Raitre
Storie di donne, di abusi e di violenza, saranno raccontate in presa diretta, raccolte nel film "La vittima e il carnefice", firmato da Roberto Burchielli e Mauro Parissone, che Raitre propone il 4 giugno alle 21.
In Italia tre donne su dieci hanno subito violenza fisica, sessuale, psicologica. Hanno sopportato maltrattamenti, violenza domestica, comportamenti persecutori (stalking), soprusi, stupri. La maggior parte delle vittime chiama la cosa in un altro modo, non la chiama o non la denuncia. Alcune storie esemplari di queste donne, raccontate in presa diretta, sono raccolte nel film La vittima e il carnefice, firmato da Roberto Burchielli e Mauro Parissone, che Raitre proporrà il 4 giugno alle 21. Il film sarà presentato in anteprima alla Casa del Cinema di Roma martedì 27 maggio alle 18. "Abbiamo invitato tutte le parlamentari di destra e di sinistra che nella scorsa legislatura si sono battute per una nuova legge bipartisan sulla violenza sulle donne, ma anche il neo ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna", annuncia Parissone, che con Burchielli ha già firmato numerosi docu-shock come Cocaina e La grande paura, dedicato ai temi della sicurezza, e che in questi giorni sta seguendo con le sue telecamere gli scontri alla discarica di Chiaiano. Alla presentazione "interverranno Rosa Tripodi e Rocco Multari - continua il regista -, i genitori di Antonella Multari, uccisa a coltellate la scorsa estate per le strade del centro di Sanremo dall'ex fidanzato Luca Delfino. Non hanno visto ancora il film, ma sanno che una delle storie che raccontiamo è molto simile a quella di Antonella, anche se la protagonista è riuscita a sopravvivere. Porteranno la loro testimonianza e l'impegno forte per evitare che tragedie del genere possano ripetersi".
Il caso Multari fu al centro di polemiche per il mancato arresto di Delfino da parte dei pm genovesi che lo avevano indagato in stato di libertà per l'assassinio di un'altra sua ex fidanzata, Luciana Biggi, sgozzata nei vicoli del centro storico di Genova nel 2006. Il papà di Antonella Multari ha anche scritto due volte al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per sollecitare la sua attenzione sui casi di 'malagiustizia'. La vittima e il carnefice punta sul racconto in presa diretta: "Non ci interessava - sottolinea Parissone - la testimonianza 'ex post' delle vittime, da talk show. Abbiamo scelto di far vedere le storie in corso, filmando le reali protagoniste, ossessionate dall'ex marito, dall'ex fidanzato o magari dal loro attuale compagno. Abbiamo voluto far vedere in faccia storie di botte, pressioni, ossessività persecutiva, esplorando l'orrore al quale può giungere la vita di coppia e in famiglia. Quella classica, tradizionale, composta da italiani e italiane". Il conflitto tra uomo e donna viene seguito "in tutti i passaggi. Ma tutto risulta terribilmente sfumato perché c'é lo scontro, durissimo, ma c'é anche qualcosa di molto vicino al sentimento". Non è stato difficile per i registi individuare le storie da raccontare: "Purtroppo c'é soltanto l'imbarazzo della scelta. Ci siamo mossi contattanto gli uffici denunce di una trentina di questure e seguendo forum e blog su internet. E abbiamo incontrato tante persone completamente sole - conclude Parissone - nella loro inadeguatezza, nelle loro paure, nel loro bisogno, nella loro colpa". (Ansa)
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