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Alle urne!

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Taglio e copio da www.ilmucchio.it
Nando
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E fu così che Prodi si dimise. Il morto che pedalava torna a casa, nella più pura commedia all'italiana: un ministro dell'Ingiustizia inquisito, con moglie arrestata, che per rappresaglia fa saltare il governo di cui fa parte, perché già s'è trasferito sull'altra sponda. Prodi, homo-bofonchians, sostiene d'aver rimesso a posto i conti pubblici: forse che sì, forse che no, ma di certo c'è che, se lo ha fatto, lo ha fatto svuotando le tasche dei povericristi di quelle poche briciole che ancora contenevano. Sono i numeri a parlare: la pressione fiscale è salita di quasi due punti, da 41 e spiccioli a 43 e resto mancia.

Che me ne faccio dei conti pubblici come piacciono all'Europa dei banchieri se non posso più manco uscir di casa? Tutti gli impegni sono stati disattesi, a cominciare dalla stabilità: pareva sempre col culo su un vulcano, Prodi, altro che "sereeeno!". L'unica cosa perenne sono state le emergenze: giustizia, carovita, caro petrolio, munnezza, clandestini, e via andare. Mentre il portavoce andava a trans.
Certo, l'italiano è coglione: non coglie la palla al balzo, non dice "Via Prodi, è l'occasione per far tabula rasa e cominciare davvero da zero". No, lui tornerà a plebiscitare, chissà perché Berlusconi, sfanculato manco due anni fa. Come un cirrotico che dice: va bòn, basta con la grappa, torno al whisky. E così, mentre va in scena l'ennesimo Helzapoppin' parlamentare, coi voltagabbana mastelliani che azzannano il contro-voltagabbana mastelliano il quale sviene come una signora mentre un ceffo con gli occhiali neri, tipo fascio anni Settanta, lo manda platealmente a dar via il culo, e i servi berlusconiani applaudono, e Vespa tira fuori il plastico di palazzo Madama con tanto di pallottoliere, dovremo rassegnarci a fare a meno di una legislatura coi soliti ignobili. Ma anche no: questi son come i sugheri, tornano su, galleggiano, hanno la faccia di culo di ripresentarsi ancora, sapendo che, volere volare, il popolo li rivoterà.

Ma che vi ci vuole, amici, per archiviare definitivamente la pratica elettorale? Ancora non vi basta lo spettacolo immondo di queste settimane? Ancora tornerete alle urne? Urne sì: cinerarie semmai. Di altre, adeguate a queste facce, proprio non ne troviamo. Mentre le foto stravolte di chi insulta, di chi brinda, di chi innaffia, di chi mangia mortadella, di chi trasforma il Senato in un bordello sono l'epitaffio mesto, tragico, orrendo del suicidio vertiginoso di un Paese.

Massimo Del Papa

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Alle urne: ovvero come scegliere da chi farsi inculare.(questa è mia)
Nando

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