la lancetta delle ore tocca il numero 5
la lancetta dei minuti tocca il numero 5
per Serenanza
e per tutti
gli uniformati
a quel
modus vivendi
che stupra la Vita
e la emargina
ad un effimero
scheletro
senza originalità
senza fantasia
incapace di creare
e di
scoprire.
Dopo aver letto il suo stupido post, mi è venuta la FOLLE voglia di parlare. Di scrivere. Di mettere fuoco e fiamme sull'assurdità di quello che ha scritto e sul poco rispetto nei confronti di chi pazzo lo è davvero, o alcolizzato o drogato. Però devo ringraziarla perchè meglio essere paragonata ad una di loro, anzicchè ad una cittadina dall'impeccabile falsità in questo teatro di apparenza, di maschere coperte di una razionalità ignorante, visibile in processioni di volti repressi e animi "normali" di una normalità inquietante, struggente, ipocrita, villana e indifferente. La follia per me è qualcosa di meraviglioso. Porta ad esplorare logiche contrapposte, mette a fuoco la vulnerabilita, le esperienze estreme, la vera identità di ognuno di noi. Se la mia follia si manifesta con questa esplosione creativa in cui riesco a specchiare la mia anima, non poteva farmi regalo più bello il mio amorevole Dio se non quello di concedermi una sanità mentale rispetto all'insania di un mondo violento e non rispettoso della sensibilità umana. Se follia è scrivere parole sconnesse, suonare musica che “trapana” il cervello, dipingere un quadro che nessuno capirà mai, parlare al soffitto, vedere rosso il colore del mare, trasfigurare la realtà, inventare un nuovo mondo...allora sono contenta di avere questa follia incontenibile, allegra e sovversiva...perchè io almeno vivo, regalo alla mia umile Vita lo spazio che merita. Essere se stessa. Ribellarsi a questa monotonia confusa e ipocondriaca. A questa realtà "normale" dove "normale" equivale a chiuso, represso, mascherato e intransigente. Io e Desdemona siamo figlie dello stesso spettacolo distrutto che è il mondo che ci circonda tutti, palcoscenico di efferati delitti, perversioni, ignobili figure, portavoci di un Dio che si vergogna di loro, non di me...Dio non si vergogna di chi urla il proprio sdegno. Si vergogna degli ipocriti, dei falsi...di chi non ha il coraggio di dare legalità alla liberta che ci ha donato il giorno in cui ha creato il mondo. Io e Desdemona siamo accomunate dallo stesso desiderio di essere noi stesse e dall'incomprensione da parte di gente come Lei che ci censura solo per paura di avere delle risposte agli interrogativi di fondo sulla più intima natura del proprio essere, sulla genesi del nostro essere, sull'origine e la logica di quello che siamo. Sono convinta che gente come lei rida di fronte ad un bacio tra due uomini, di fronte ad una ragazza con i capelli viola e azzurri, di fronte a chi vuole solo un tatuaggio sulla spalla come sua figlia...Io e Desdemona siamo persone sole ed io, attraverso Desdemona, attraverso la furia impetuosa della mia penna, cerco di dare e darmi un senso, cerco di fare del mio vissuto una storia da raccontare, oltre che da vivere. Colei che si nasconde dietro Desdemona vive prigioniera di una vita che non sente completamente sua. Vive nella malinconia del sentirsi fuori dalla normalità che forse dà stabilità, sicurezza...ma annienta l'animo, schiaffeggia Dio, quello che ci ha donato. Io non ammazzo nessuno con le mie parole. Vorrei solo smuovere le coscienze. Trovare un modo forse utopico di regalare a qualcuno il coraggio di spogliarsi dell'ipocrisia che ci immobilizza e chiude le strade della felicità. Io rifiuto con violenza...ma con la violenza delle parole...in cui violenza è solo rabbia, riserbo e risentimento nei confronti di chi vuole a tutti i costi mettere la museruola a chi vuole parlare, a chi vuole sentire il sangue scorrere nelle vene, a chi vuole Vivere e sentire il profumo di questa vita che è l'unica possibilità che si ha per essere qui su questa terra...io non seguo e non benedico il male; sto solo cercando di regalarmi uno stile di vita seducente, vero, poetico, elegante...voglio fare dei giorni che vivo un enorme puzzle che possa poi diventare un'opera raffinata, in cui vedere ME in ogni pezzo, in ogni immagine, in ogni cenno melodico, in ogni emozione espressa o sottointesa...vedere me non quello che "devo" essere per far parte dello schieramento di questa scabrosa normalità. E Desdemona non è un personaggio costruito a tavolino. E' una donna che ha uno sguardo intenso rivolto in un'ironia amara che è questo breve passaggio in cui il mio cuore può respirare. Libero.
D Es Demon A
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iO HO DETTO CHE NON SO COSA SIA LA FOLLIA. PUO' ESSERE TUTTO O NIENTE. E' UNA CONDIZIONE UMANA. IN NOI LA FOLLIA ESISTE ED E' PRESENTE COME LO E' LA RAGIONE
- Franco Basaglia -
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