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sito creato il 16 aprile 2002 (www.web.tiscali.it/midiesis) - dal 17 aprile 2003 con proprio dominio (www.midiesis.it).
contatto: midiesis(chiocciola)alice.it
Il sito Midiesis gira su Drupal (www.drupal.org)
La lancetta dei minuti sfiora quella delle ore.
Mi sono schiantata, con il mio fardello di pentimenti, nello strapiombo di una scogliera che sembra essere scomparsa subito dopo l' effimera alba che non mi ha fatto dormire.
Respiro in un tempo indefinibile, lungo e spietato, nell'attesa di poter ridipingere ogni sconnesso pensiero che ho di te, di me.
L' indelebile triste passato mi ha rapito, stuprato, sputato e abbandonato.
Condannata al niente che non permette ripensamenti.
Vorrei dimenticare, ma le innumerevole aspre schegge pungenti che sento trafiggermi non varcano la soglia che separa passato e futuro. Imposta, da voce sconosciuta, a immortalarmi nello scioccante presente, che mi appare inutile. Contraddittorio. Sterile.
Penso e ripenso alla mia scelta. So che ti porterà lontano. Perso nel mare invernale che ora mi sovrasta. Non ho la forza per contraddire il potere supremo del vento che non aspetta.
Pago con la mia vita, gli errori subiti.
Pago con l'incapacità di aprire al vento i sentimenti chiusi nel forziere sotto la granitica corazza che mi opprime.
Pago con la solitudine, con il rifiutare in nome di giorni che mi hanno ucciso e mai rianimato.
Ferma, sospesa tra pensieri e follie...
Immutabile la mia condizione di donna imperfetta, frammentaria, come un enorme puzzle dai pezzi sparsi e persi.
Non riesco a tornare indietro perchè ho paura di non ritrovare le stesse anime. Gli stessi respiri.
Mi manca il fuoco caldo che mi avvolgeva nelle notti in cui il freddo varcava la soglia del mio letto vuoto, imperturbabile.
Io, inerte, pazientavo. Attendevo. Sapevo che il cocente trasporto mi avrebbe catturata. Fatta librare nell'aria.
Quante volte ho osservato il volo di gabbiani spauriti. Ho voluto dirigere lo sguardo, sapevo come fare per non perdere un solo istante di quei loro brillanti viaggi inauditi.
Non sentivo il vento, né il sole.
Ed ero felice.
Come ora non riesco ad essere. Come, forse, non sarò mai più.
Ma tu, cuore, hai deciso di andare. Di non rischiare. Di proteggerti dall'uragano infernale che posso diventare quando perdo il controllo della mia libertà. Come posso biasimare la tua scelta? Sei l'emozione della mia vita, sarà così dovunque andrà a morire questa donna mozzata e infelice...
D Es Demon A