Alla vigilia della data di inizio della raccolta differenziata nel nostro comune, ho avuto un dubbio - condiviso da numerosi conoscenti - sull'utilizzo delle buste non biodegradabili per il conferimento della frazione umida. Ho inviato, pertanto, via e-mail, la seguente richiesta di chiarimento alla Monteco S.r.l.:
"Domani inizia la raccolta differenziata porta a porta nel mio comune di residenza, San Michele Salentino.
Ho letto l'opuscolo guida e mi sono sorpresa nel leggere che le buste per il conferimento della frazione umida possono essere dei sacchetti di plastica da riuso (tipo sacc. da supermercato) - leggo -. C'è un errore nell'opuscolo???? Come mai la frazione umida non deve essere conferita nei nuovi sacchetti biodegradabili di origine vegetale?? Che fine fa la plastica della busta associata al materiale organico???
In attesa di una vostra risposta, mi atterrò alle vostre istruzioni per l'uso.
Grazie dell'attenzione e cordiali saluti.
Caterina Calò"

Ecco la RISPOSTA chiarificatrice e rassicurante della Monteco S.r.l.:

"Gent.ma Sig.ra Calò,
in merito alla Sua domanda La informo che
dal gennaio 2010 è obbligatotorio che tutti i sacchetti da riuso dei negozi siano biodegrababili (mater-bi), infatti le grandi catene di supermercati hanno già implementato l'uso degli stessi.
Inoltre, è importante specificare che anche le normali buste in plastica dei piccoli supermercati possono essere adoperate perchè l'impianto di Compostaggio presso il quale viene avviata la frazione umida (TERSAN PUGLIA di MODUGNO) è dotato di una macchina aprisacchi che, ovviamente, separa in ingresso le buste in plastica dal resto dei rifiuti umidi.

Sperando di averLe fatto cosa gradita e di essere stata chiara
La ringrazio per l'interessamento alle tematiche ambientali e Le auguro BUONA DIFFERENZIATA!"

Ed io giro a tutti i sanmichelani lo stesso augurio.

Grazie Rocco.