Politica
E.B.
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Tante volte in questo sito è stato possibile leggere un mio resoconto di una seduta del Consiglio Comunale di San Michele Salentino. Non mi è costata fatica prendere appunti e riportarli, alla meglio, a conoscenza dei frequentatori di Midiesis.
Questa volta sono in difficoltà per non aver preso appunti e per non voler contribuire ad alimentare il clima di tensione che ha preso un po’ tutti. Troppe offese, troppi fatti personali, troppa maleducazione, troppa arroganza, troppa violenza..., troppo poca politica (arte di governare la città)!
Per questo, dopo aver espresso la speranza che, finalmente, qualcuno spezzi questa perversa spirale d’odio e rancore, che si soprassieda ai pur giustificabili risentimenti di personali e che precetti religiosi come la pazienza, il perdono, il rispetto e l’amore verso il prossimo prevalgano sui comportamenti più perversi dell’uomo, intendo discutere sul tema della VERBALIZZAZIONE dei lavori del Consiglio.
Potrebbe sembrare un tema totalmente avulso dal contesto che in questi giorni interessa la comunità di San Michele Salentino ma io proverò a dimostrare che anche questo è un elemento importante per cercare di mitigare gli elementi fomentatori di tanta violenza verbale.
Le sedute del nostro Consiglio Comunale sono tutte registrate su supporti magnetici dalla ditta Stenocomsulting che, credo, provvede anche alla stesura cartacea del verbale. Spesso si è fatto notare che detti verbali sono carenti per omissioni di interventi o parti di essi che la ditta giustifica con (…) puntini di sospensione e “intervento fuori microfono”. Questi verbali non sono approvati dalla minoranza che sollecita d’essere messa in condizione di verificare la completezza del verbale con la registrazione integrale della seduta. Si è aperta una discussione sul diritto d’accesso del consigliere comunale agli atti del Consiglio Comunale che, al momento, non ha ancora trovato una soluzione di diritto. Nella fase di discussione di questo problema il Segretario comunale dott. Montanaro ed il Presidente del Consiglio avv. Pietro Epifani hanno fatto notare che l’art. 78 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale prevede :“eventuali ingiurie, calunnie ed allusioni, dichiarazioni offensive o diffamatorie non devono mai essere riportate a verbale”. Questo giustificherebbe le omissioni sul verbale.
Ricerche fatte su svariati Comuni sembrano confermare l’unicità di regolamentazione di quest’aspetto anche se con alcune differenze e precisazioni. Per la verità anche il nostro art .78, in altro comma, prevede che “ i processi verbali delle adunanze sono integralmente registrati su supporto magnetico...”, quindi, in contraddizione con il divieto di riportare ingiurie ed offese, pur lasciando alla parte interessata la possibilità di richiederne la trascrizione a verbale.
Stante questa poca chiarezza del citato articolo 78, credo che il Consiglio possa (o debba) procedere ad una sua riformulazione prevedendo:
a - d’ogni adunanza va redatto processo verbale (in alcuni regolamenti indicato come resoconto) con integrale registrazione su supporto magnetico da depositare agli atti;
b - a cura del Segretario e del Presidente del Consiglio deve essere redatto il verbale della seduta debitamente epurato d’ingiurie, calunnie… (con attenzione alla tutela della privacy).
Potrebbe sembrare una questione marginale, ma sono convinto che il sapere che ogni e qualsiasi affermazione sarà fedelmente riportata nel “resoconto della seduta” possa consigliare a tutti di usare le parole con giudizio, educazione e rispetto.
Ora questo non avviene e non vorrei che i cattivi comportamenti trovino giustificazione nella consapevolezza che puntini ed omissis siano sempre pronti a non testimoniare escandescenze e negatività di cui vergognarsi.
Sanmichelesalentino,24febbraio2010
edmondobellanova
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