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di Edmondo Bellanova
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La mattina del 21 gennaio 2010 sono stato in campagna; non ho raccolto olive, ma ripulito gli alberi di fico dai tanti polloni che in due anni avevano trasformato in ”macchie” gli antichi tronchi che ho lasciato in una perfetta fila per ricordare a me stesso com’erano i ficheti d’ una volta.
Nel primo pomeriggio ho preso il caffé da “paolone” e dato una sbirciata ai giornali. Mi ha subito interessato la notizia di un convegno a Ceglie Messapica su “Ambiente e salute”. Non ho aspettato tanto e, presa la mia “fuji, alle 17,30 ero già seduto nella grande sala del Centro Anziani di Ceglie Messapica. Con tantissima gente (moltissimi anziani, credo, abituali frequentatori del posto)
ho pazientato solo una mezz’oretta per aspettare l’inizio del convegno.
La necessità di studiare il problema, conoscere e analizzare la situazione dell’ambiente cegliese in relazione alla salute dei suoi abitanti sembra sia nata dall’accertamento di preoccupanti dati sui tumori dell’apparato respiratorio dei residenti con particolare riguardo alle donne. Per questo motivo il Comune ha sottoscritto una convenzione con Medicina Democratica per lo studio del problema e chiesto ed ottenuto l’intervento dell’ARPA (Azienda Regionale per la Prevenzione Ambientale) per il monitoraggio della qualità dell’aria.
L’assessore comunale Rocco Argentiero, moderatore della serata, presenta i tanti ospiti-relatori e fa aprire i lavori alla dott.ssa Angela Morabito (ARPA-Brindisi) che illustra i risultati della rilevazione effettuata dal 15.07.2008 al 27.11.2008 con la centralina mobile sistemata nel cortile di una scuola in via Martina Franca. E’ un susseguirsi di dati, tabelle e grafici che sostanzialmente assicurano che i cegliesi, in quel periodo, hanno respirato aria buona. Tutti i valori sembrano essere nella media e confermano lo studio fatto con il Piano Regionale della Qualità dell’aria che colloca il territorio di Ceglie Messapica tra quelli che non presentano particolari problemi di inquinamento ambientale.
Il dott. .Maurizio Portaluri, presidente di Medicina Democratica, riprende il dato statistico delle morti per tumore in Ceglie Messapica che sembra elevato rispetto alla media e, quindi, meritevole di un approfondimento sulle condizioni anche ambientali che possono aver contribuito al manifestarsi del fenomeno. Dati statistici sulle mortalità che vengono meglio analizzati dal dott. Emilio Gianicolo, ricercatore del CNR, che ci informa sul fatto che ¼ delle malattie dipendono da fattori ambientali. La preoccupazione per la condizione dell’ambiente del territorio brindisino è ripresa dalla dott.ssa Giuseppina BARLETTA, responsabile ufficio prevenzione ASL-BR. La sua è una posizione chiara e netta: “NO a petrolio, carbone e gas”.
E’ data parola al dott.Francesco Nigro, docente Università di Bari, fitopatologo che da profondo conoscitore del mondo agricolo di questo territorio, senza mezzi termini, denuncia la pericolosità d’alcuni prodotti chimici largamente usati dai nostri contadini e la mancanza di necessari ed opportuni controlli sui prodotti della campagna. Controlli troppo pochi per numero e per tipologia di esami.
A questo punto ci facciamo l’idea che Ceglie sia veramente un caso, un’eccezione nazionale per quanto riguarda i tumori; per fortuna interviene il dott. Domenico Galetta, cegliese, oncologo in Bari, che ci riassicura. Non esiste un problema Ceglie Messapica, quindi le giuste preoccupazioni degli amministratori non devono allarmare più di tanti gli abitanti. La prevenzione e l’eliminazione di cattive abitudini (sigarette) sono assolutamente necessarie e, ben vengano iniziative come questo convegno e la convenzione con Medicina Democratica.
Le conclusioni tecniche sono del dott.Giorgio Assennato, Direttore Regionale dell’ARPA, che sostanzialmente denuncia la difficoltà di stabilire rapporti precisi tra ambiente e patologia. Il suo istituto provvede al rilevamento dei dati relativi all’ambiente esterno, mentre spesso è determinante la vita e l’esposizione in ambiente chiusi. Polemizza garbatamente con il dott. Nigro sul numero dei controlli sugli alimenti dall’ARPA che spesso opera per richiesta dei NAS e non su iniziativa propria.
La gente ha ascoltato in religioso silenzio, attenta, partecipe, interessata, ma l’ora tarda invita ad allontanarsi dalla sala ed anche io, fatta qualche fotografia, prendo la via del ritorno a casa.
Chiedo scusa al Sindaco Federico per non aver ascoltato il suo intervento finale, ma credo che abbia esternato soddisfazione per i contributi tecnici-scientifici portati dagli esperti, per la gran partecipazione dei cittadini e, quindi, per la riuscita dell’iniziativa.
Sanmichelesalentino22gennaio2010
edmondobellanova
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