Lillino Balestra nato ormai nel lontano 1952 e con tanta passione per la chitarra. Non mi considero un musicista ma uno strimbellatore, infatti già da bambino io e l’amico Leo Franco (attualmente in attività musicale in Svizzera) ci costruimmo la prima chitarra con un traforo e un po’ di colla chiaramente con risultati pessimi.
Il primo gruppo musicale con Fausto Turrisi, Michele Guglielmo detto MIKE, e naturalmente io lo formammo avendo a disposizione una sola chitarra spenta, un tamburello bucato, una clavietta e con molto coraggio debuttammo nella sacrestia della chiesa di San Michele durante uno spettacolo per ragazzi presentando una canzone con una sola nota musicale “Mondo in Mi7^” e con quella, sostenemmo tutta la serata.
Pian piano la passione aumentava e con essa la preparazione così, mentre io suonavo la chitarra, Fausto decise di imparare il basso elettrico, Mike la pianola (dico bene PIANOLA, perché dire Tastiere è troppo, non sapendo nemmeno cosa fossero le Tastiere). Il batterista venne da un paese vicino: Latiano e siccome era minorenne tutte le sere lo accompagnavano alcuni amici con la loro auto, molti di loro grazie a questo trovarono moglie e lavoro proprio San Michele.
Le esigenze, però, con il tempo aumentavano e si ebbe bisogno di una amplificazione vocale e strumentale, di strumenti nuovi ed affidabili, ma soldi non c’è n’erano. I nostri genitori non ci aiutavano in questa grande passione, anzi attribuivano ad essa i nostri poco buoni risultati scolastici. L’unico modo per acquistare il tutto erano le cambiali, ma non potevamo firmarle perché nulla tenenti. Così un amico ci aiutò in questo. L’amico che non finirò mai di ringraziare era ed è Cassano Leonardo, l’unico di noi in quel periodo a lavorare e ad essere in possesso di busta paga, il quale firmò le cambiali per noi, grosso rischio, ma la fortuna volle che quel periodo fu uno dei migliori. Infatti ci chiamavano a suonare ai matrimoni, feste di piazza, locali vari e in breve tempo riuscimmo a pagare tutti i nostri debiti. Nessuno di noi aveva una bella voce così chiamammo a cantare Pietro Miccoli che avevamo sentito esibirsi come solista durante una festa.
Assieme passammo momenti bellissimi e ci prendemmo delle belle soddisfazioni, ma Pietro dovette lasciarci e avendo noi un impegno da rispettare non potevamo lasciare proprio sul più bello. Allora mi ricordai di un nostro coetaneo che avevo sentito suonare e cantare in casa, Enzo Venerito, il quale con timore ma tanto entusiasmo si unì a noi.
Più passava il tempo più ci specializzavamo, più miglioravamo, ma come tutte le cose belle arrivò la fine anche per noi. Il primo a lasciare il gruppo fui io, poi Mike. Fummo sostituiti da due ottimi musicisti Lino, un chitarrista eccezionale e Fernando Festante tastierista di cui quasi tutti conoscete la bravura e con questi innesti il livello tecnico-musicale del gruppo salì di molto.
Dopo un periodo stupendo il gruppo si sciolse nuovamente e sempre per motivi di lavoro.
Noi ci siamo ricostituiti per una serata speciale e con me c’erano Pino Caliandro (pelè), Enzo Venerito e altri. Fu solo per una serata in occasione del Carnevale del 1988. Fu, scusate la modestia, un grande evento, e una stupenda serata. Avrei tanta voglia di ricominciare ma l’età…
Comunque la chitarra mi commuove ancora.
Lillino Balestra
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