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Oltre i muri della diversità

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Inviato da Angelica D’Urso, Fabiana Ligorio, Luigi Madaro e Pierantonio Guglielmo.
In coda la galleria foto dell’esperienza

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Ansia, impazienza, curiosità, timore… sono solo poche delle innumerevoli sensazioni che abbiamo provato prima di intraprendere questa fantastica avventura, che ci ha permesso di conoscere nuovi valori e di superare quelle barriere dettate dai pregiudizi radicati nella nostra società. Ciò è stato possibile grazie al progetto “Intercultural Art Of Ecology”, svolto in Polonia, precisamente a Wasilkow, dal 4 al 13 Agosto 2009 e finanziato dall’ Unione Europea, con lo scopo di favorire la mobilità giovanile volta al conoscimento di nuove culture, persone e comunità, processi fondamentali per la costruzione della Nuova Europa e dei nuovi Cittadini Europei.
Le nazioni protagoniste di questo scambio culturale sono state ITALIA, POLONIA, TURCHIA ed OLANDA, ognuna rappresentata da 10 ragazzi con età compresa tra i 16 e i 26 anni. Ci siamo incontrati nell’est della Polonia per trascorrere insieme un’esperienza entusiasmante che ci ha fatto comprendere l’importanza delle attività all’aria aperta e del rispetto della natura tramite escursioni, gite, giochi ed attività svolte negli incontaminati spazi verdi polacchi che hanno fatto da sfondo al progetto.
Tra teatro di improvvisazione e giochi di conoscenza, si è da subito creato un clima familiare, nel quale ognuno non aveva timore di esprimere la propria personalità ed i propri pensieri: lo dimostra il fatto che proprio coloro che erano titubanti dinnanzi all’idea di esibirsi in pubblico o di praticare giochi in apparenza “infantili”, dopo il primo giorno, sono stati i primi a proporsi per queste attività, divertendosi e facendo divertire gli altri. Oltre ad aiutarci a socializzare, questi giochi ci hanno insegnato che, nonostante le differenti lingue, si riesce facilmente a comunicare con il prossimo attraverso il linguaggio non verbale: ad esempio rappresentare scenette di vita quotidiana, senza l’uso della parola, oppure esprimere il proprio pensiero attraverso la mimica.
I momenti più coinvolgenti dell’intero progetto sono stati quelli in cui ogni Paese ha presentato la propria cultura e le antiche tradizioni: abbiamo degustato piatti tipici, ballato danze popolari e molto altro ancora. Ovviamente la serata italiana è stata quella che ha riscosso il maggior successo: li abbiamo conquistati con i prodotti della nostra terra (fichi mandorlati, friselle, taralli, ottimi spaghetti al sugo accompagnati da un buon “negramaro”) e con la travolgente “pizzica”. Ma l’evento che più ci ha colpito è stato quello in cui abbiamo cantato tutti insieme “Mieru, mieru la la” (un’ emozione indescrivibile!!!).
Più il tempo passava, più i legami tra noi si rafforzavano e le differenze tra le varie culture man mano si riducevano, così da sintonizzarci sulla stessa lunghezza d’onda: questo è lo straordinario potere dell’ Integrazione, che purtroppo abbiamo difficoltà a sperimentare nell’ambiente in cui viviamo, dato che spesso i giovani non sentono il bisogno di confrontarsi con i loro coetanei di cultura diversa, rifugiandosi in idee xenofobe. Siamo stati abituati a vedere le varie culture, come se fossero un solco che divide i vari popoli. La cosa più importante che abbiamo percepito da questo fantastico progetto, è che italiani, turchi, olandesi, polacchi, sono tutti uguali, con gli stessi interessi, gli stessi pensieri, le stesse paure.
Come tutte le cose belle, anche questa è giunta al termine troppo in fretta, lasciandoci un velo di tristezza nelle ultime ore trascorse insieme; con un gran falò che accompagnava questo momento indimenticabile ci siamo scambiati dei “ricordi” come simbolo della nostra amicizia, con la speranza che un giorno (non troppo lontano) ci potremmo rincontrare!
Ritornati alla vita di sempre, ci rendiamo conto di quanto questa esperienza ci abbia insegnato a guardare il mondo da una prospettiva più ampia oltre i confini spazio-temporali. Dopo aver trascorso questi meravigliosi giorni, abbiamo ancora più voglia di tuffarci in nuovi progetti e invitiamo chiunque ad avventurarsi in uno scambio culturale del genere.
Un ringraziamento a Giuseppe Argentiero ed all'Associazione Terra del Fuoco-Mediterranea di Lecce per averci dato la possibilità di partecipare al progetto.

Clicca sull'immagine sottostante per accedere alla galleria foto:


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