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inviato da Giuseppe Argentiero
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Qual'è il criterio per dedicare ad un personaggio o ad una ricorrenza una strada, un corso, una piazza? Ve lo siete mai chiesto? Il comune buon senso induce a pensare che se a X è stata intitolata una strada è perchè se l'è meritato. Avrà fatto qualcosa di buono!! ma è sempre vero?
Perchè mai a San Michele esiste via Badoglio, o via Balilla.
Sul sito del comune c'è l'indice delle strade e con l'aiuto di wikipedia ho fatto una piccola ricerca sulle "vie ambigue" del nostro comune:
[in ordine alfabetico]
VIA ADUA: La battaglia di Adua, pose termine alle operazioni militari della campagna d'Africa Orientale, ebbe luogo il 1° marzo 1896 tra le forze italiane, e l'esercito abissino. Gli italiani subirono una pesante sconfitta, che arrestò per molti anni le loro ambizioni coloniali sul corno d'Africa.
VIA BADOGLIO:nel 1935 fu nominato Comandante Supremo in Eritrea. condusse personalmente il suo corpo di spedizione all'invasione della futura colonia; le modalità di "combattimento" destarono però sensazione e riprovazione in tutto il mondo, poiché l'aviazione italiana, contravvenendo al Protocollo di Ginevra del 1925, utilizzò su larga scala il terribile gas iprite, che, irrorato dagli aerei in volo a bassa quota, sia sui soldati che sui civili, venne usato con la precisa finalità di terrorizzare la popolazione abissina e piegarne ogni resistenza. Tra il 1928 ed il 1930 Badoglio aveva già autorizzato l'utilizzo di gas asfissianti (fosgene) e di bombe caricate ad iprite per reprimere i ribelli in Sirtica (Libia). Nel 1949 la United Nation War Crimes Commission riconoscerà Badoglio come criminale di guerra, tuttavia non verrà mai concessa l'estradizione in Etiopia per sottoporlo a processo.
Nel 1938 il suo nome appare tra i firmatari del Manifesto della razza in appoggio all'introduzione delle leggi razziali fasciste.
VIA BALILLA:L'Opera Nazionale Balilla fu un'istituzione fascista creata da Benito Mussolini, a carattere parascolastico, fondata nel 1926 e sciolta nel 1937, quando per ordine del duce confluì nella Gioventù italiana del littorio (GIL), alle dirette dipendenze del Partito Fascista.
Entrambi i gruppi venivano educati secondo il culto di Mussolini e secondo la dottrina Fascista: venivano infatti organizzate marce militari, esercitazioni, sfilate e parate.
L'Opera prese il nome da Giovan Battista Perasso detto Balilla, il giovane genovese che secondo la tradizione avrebbe dato inizio alla rivolta contro gli occupanti austriaci nel 1746: un'immagine di modello rivoluzionario cara al regime fascista.
L'ONB era suddivisa in:
•Balilla: ragazzi dagli 8 ai 14 anni
•Piccole italiane : ragazze dagli 8 ai 14
•Avanguardisti: ragazzi dagli 14 ai 18
•Giovani Italiane: ragazze dai 14 ai 18.
•Figli della Lupa : dai 6 agli 8 anni
VIA CIANO: è stato un diplomatico e politico italiano.
Fu ambasciatore e ministro degli Esteri sotto il regime fascista, nel 1930 sposò Edda Mussolini.
La figura di Ciano è tra le più controverse dell'intero regime; considerato uno snob, un uomo con poco spessore, aperto alla corruzione ed alla crudeltà (il suo comportamento in Albania venne sempre considerato come tale), fu anche visto come un traditore (e morì per questo); secondo altri, invece, sarebbe stato l'unico a combattere seriamente la pericolosa alleanza tra Italia e Germania.
VIA GIOLITTI:è stato un politico italiano, più volte presidente del Consiglio dei ministri. È considerato uno dei pochi statisti della storia dell'Italia contemporanea, tanto da dare il nome all'età giolittiana
Per porre freno alle frequenti agitazioni socialiste e cattoliche, Giolitti tollerò o, secondo altri, appoggiò le azioni delle squadre fasciste, credendo che la loro violenza potesse essere in seguito riassorbita all'interno del sistema democratico. Pensando che la popolazione fosse tornata a dare l'appoggio ai liberali, sciolse il parlamento e indisse nuove elezioni per maggio 1921. Il panorama politico che ne uscì non era cambiato di molto, i liberali avevano ancora il governo, mentre i socialisti e i cattolici rimanevano forti; l'unica novità rilevante fu l'entrata alla camera di 35 deputati fascisti che ricevettero in questo modo una "patente" di legalità.
VIA MACALLE':città Etiope dove nel 1896 21 ufficiali, 170 soldati italiani e poco più di 1000 ascari affrontarono 20-30.000 abissini.
VIA NEGHELLI:Città Etiopica conquistata dai fascisti nel 1935/1936 dal maresciallo Graziani che dopo la vittoria gli fu conferito il titolo di marchese di Neghelli e la carica di vicerè d’Etiopia. Graziani al pari del suo collega e già citato Badoglio usò le bombe all’ iprite (vietate dalla convenzione di Ginevra) causando milioni di vittime tra i civili. Il 30 dicembre 1935 in un bombardamento italiano a Malca Dida, eseguito secondo gli espliciti ordini di Graziani, venne colpito un ospedale svedese causando la morte di 28 ricoverati e di un medico svedese.
VIA SALANDRA:divenne primo ministro dopo la caduta del governo di Giovanni Giolitti, scelto dallo stesso Giolitti che ancora guidava la maggioranza in parlamento. Comunque, egli si distaccò ben presto da Giolitti sulla questione della partecipazione italiana alla prima guerra mondiale. Mentre Giolitti era schierato a favore della neutralità, Salandra e il suo ministro degli esteri, Sidney Sonnino, appoggiavano l'intervento a fianco della Triplice Intesa, e si assicurò l'entrata in guerra dell'Italia, nonostante l'opposizione della maggioranza del parlamento.
Salandra si aspettava che l'entrata nel conflitto a fianco dell'Intesa avrebbe portato ad una rapida soluzione della guerra, ma in realtà poco cambiò, e il primo anno di guerra dell'Italia fu segnato da pochi successi. A seguito di una riuscita offensiva austriaca dal Trentino nella primavera del 1916, Salandra fu costretto a dimettersi.
Dopo la prima guerra mondiale, Salandra si spostò ulteriormente a destra, e appoggiò l'ascesa al potere di Mussolini nel 1922.
VIA TUNISI:La campagna del Nord Africa, conosciuta anche come guerra nel deserto, si riferisce ad un teatro di guerra situato nel Nord Africa, in Egitto, Libia, Tunisia, Algeria e Marocco, in cui si confrontarono italiani, tedeschi da una parte, e gli Alleati dall'altra, durante la seconda guerra mondiale tra il 1940 e il 1943.
L'Esercito italiano in Libia, forte sì di quasi 220.000 uomini, ma del tutto impreparato ad una guerra moderna, aveva invaso, nel settembre del 1940, l'Egitto, difeso da poco più di 40.000 soldati inglesi, con lo scopo di impossessarsi del canale di Suez. Dopo qualche successo iniziale (occupazione di Sidi el Barrani) nel dicembre dello stesso anno gli inglesi iniziarono la loro controffensiva che li portò ad occupare l'intera Cirenaica, cioè la metà orientale della Libia. Quando Mussolini chiese aiuto ad Hitler, la Germania inviò in Italia alcuni reparti della Luftwaffe e l'Afrika Korps, formato da due divisioni al comando di Erwin Rommel, che sarebbe divenuto celebre con l'appellativo di "Volpe del deserto". Dopo una serie di offensive e controffensive in Libia e in Egitto, la decisiva battaglia di El Alamein costrinse le forze italo-tedesche ad abbandonare la Libia e ad attestarsi in Tunisia. Nel frattempo lo sbarco di forze americane ed inglesi in Africa nel 1942, determinarono l'anno successivo l'espulsione totale delle forze dell'Asse dal teatro africano.
Tunisi, sotto il protettorato francese dal 1881, dal novembre 1942 a maggio 1943, è brevemente occupata dai nazi-fascisti.
VIA VENTIQUATTRO MAGGIO: Ricorrenza dell'entrata in guerra dell’Italia nel 1915.
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CONCLUSIONI:
Ho inserito in questa "lista nera" via Adua, via Macallè, via Neghelli e via Tunisi perchè commemorano vittorie e disfatte dell' esercito coloniale e dell'esercito Fascista.
Non mi sembra bello onorare l’aggressione e l’occupazione e queste strade ricordano i colonialisti e i fascisti come eroi di guerra.
Cambierei "via Generale Badoglio" con "via Ten. Generale Galetta" per rimanere in tema.
Dedicherei una via a Stefano Cavallo, Cosimo Carlucci, Francecso Paolo Argentieri e Marcello Palmisano.
Oppure a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino (tra l'altro oggi è l'anniversario della sua morte), Peppino Impastato.
Togliamo sta "via Ciano" e ci mettiamo "via De Andrè", non sarebbe bello?
voi a chi la dedichereste una via?
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