Riporto di seguito l'articolo "Emozioni... in sala" sul Cinema Vittoria di San Michele Salentino, pubblicato su "L'Antenna", supplemento de "Il Punto" di San Vito dei Normanni - Maggio 1996. Il giornalino "L'Antenna" è stato pubblicato a San Michele Salentino negli anni '90 e realizzato dagli alunni della Scuola Media Statale "Giovanni XXIII" nell'ambito del Progetto Ragazzi 2000. Si "recuperano" così notizie importanti sul Cinema Vittoria.
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Curiosando nella sala cinematografica del nostro paese, abbiamo trovato diverse locandine di films che un tempo venivano proiettati! Alcune ancora oggi in ottimo stato, altre, invece, erose dal tempo, ma sempre di effetto.
Platea, galleria, un grande schermo, poltrone addossato al muro, odore di chiuso! Sono trascorsi circa 10 anni (22 anni ad oggi, ndr) dalla chiusura: 1987!
Il cinematografo fu aperto del dicembre del 1947, il biglietto di ingresso costava 35 lire, 400 erano i posti. Per i nostri nonni fu un avvenimento sensazionale, anche perché la guerra era finita da poco e la gente sentiva il bisogno di evasione. Tra l’altro, si era abituati ai semplici spettacoli di “Pulcinella mienz’a chiazz” allestiti all’interno di una cabina eretta senza pretese nella piazza. Successivamente l’unica alternativa fu offerta dal “teatro delle marionette”, dove era in scena burattini di legno che impersonavano storie aventi come protagonisti Guerrin Meschino, Garibaldi, Carlo Magno, ecc. Tali spettacoli si tenevano la domenica in modesti locali presi in fitto, dove gli spettatori prendeva posto sulle sedie o restavano in piedi.
L’affluenza al cinema, appena aperto, fu buona. Nei giorni feriali venivano proposti due spettacoli, la domenica quattro; le pellicole raccontavano storie tristi, allegre, storie d’amore, d’avventura, di miti, di “canzoni”; allora come adesso, il cinema era “lo specchio della società”.
Gli spettatori appartenevano a tutte le fasce d’età, riempivano la sala intere famiglie, giovani, ragazze accompagnate dai fratelli maggiori: tutti stupiti di vedere sul un grande schermo gli aspetti della vita reale, reagivano intensamente, commovendosi, urlando, partecipando anche con i movimenti del corpo.
La televisione, le balere hanno allontanato la gente dalle “sale” e anche nel nostro paese è accaduta la stessa cosa, per cui il proprietario, Azzarito, non potendo sopportare le eccessive spese di gestione, dopo 40 anni, è stato costretto a chiudere.
Noi giovani che amiamo il cinema ne sentiamo la mancanza, per cui per vedere un film siamo costretti a recarci nei paesi vicini. Sarebbe auspicabile che, in un futuro non molto lontano, i nostri amministratori intervenissero con iniziative economiche di supporto per consentire la riattivazione del nostro cinema, magari con films programmati, di un certo livello o con spettacoli di cineforum.

Maggio 1996

Fabrizio Barletta
Gabriele Macelletti
Vito Vitale
Cosimo De Donno
Umberto Fumarola
Angelo Nisi

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