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Mino Gioia,
(bassista), ha svolto la sua attività di musicista prevalentemente in Germania. Già all'età di 15 (nel 1960) parte a Roma per motivi di lavoro dove conosce una realtà completamente diversa da quella di un paesino come San Michele: più ricca di situazioni, opportunità e stimoli. Sono gli anni in cui Celentano, i Beatles, Litle Tony erano i riferimenti musicali di chi aspirava a diventare cantante e/o musicista, come è stato per  il nostro protagonista, Mino Gioia.
Nel 1966 parte, sempre per lavoro, in Germania a Roitlingen dove ha l'opportunità di conoscere un maestro di musica di Moschiano (NA), Albano Vittorio, che gli impartisce lezioni di musica. Impara così a suonare il basso.
Nasce nel '68 il primo gruppo di nome "ANDI'S BAND" con cui Mino si esibisce in locali dove italiani e specialmente tedeschi apprezzano le canzoni del momento: canzoni melodiche italiane, rock e brani tradizionali tedeschi.
Il 1971 è l'anno in cui Mino esce, insieme ad un secondo componente, dal gruppo per intraprendere una nuova esperienza musicale: la nuova band "The Tigers" ripercorre le esperienze musicali del precedente gruppo, e va oltre, esibendosi in locali molto più grossi.



Mino Gioia, al basso, con i "The Tigers"

Il gruppo, quando fu costituito, non aveva nome. Fu proprio in occasione di un grosso ingaggio che, costretti dal "menager", assegnarono il nome di "The Tigers", le tigri, nome che era già stampato sulla gran cassa della batteria.
L'attività musicale si conclude nel 1972, anno in cui si avvertono di più i problemi di famiglia e di lavoro.




Mino, sempre a Roitlinge (D) 1972

Al ritorno dalla Germania, nel '78, ha cercato di formare un gruppo qui a San Michele ma non ha trovato la disponibilità da parte di altri musicisti, in compenso il suo "basso", che aveva acquistato in Germania con grossi sacrifici, ha svolto un ruolo molto importante per tutti quei giovani che dalla fine degli anni '70 e fino al 1998, lo hanno utilizzato per "iniziare" ed imparare a suonare nei gruppi che si sono formati nel nostro paese. Epifani Giuseppe, Pompeo De Donno, insieme a tanti altri (compreso chi scrive e a nome di tutti quelli che sono stati sensibili alle tematiche giovanili), ringraziano Mino Gioia per la sua disponibilità "gratuita" e per la sensibilità dimostrata in tutti questi anni.


29 gennaio 2004

Questa pagina dedicata a Mino Gioia si arricchisce di alcuni dettagli della sua storia di musicista/bassista degli anni 70. Anche Mino è stato coinvolto nel progetto “io vagabondo” dell’associazione culturale “Movimento circolare – io ti racconto” sia nella raccolta storie, nonché nella realizzazione della sala prove alla quale ha dato un notevole contributo mettendo a disposizione con gratuità la sua esperienza di falegname.

Per Mino è stata dedicata una serata dove abbiamo ascoltato e registrato la sua storia nella quale sono emersi dai ricordi altri aneddoti e situazioni.

Ci ha portato:

  •       un articolo di un giornale tedesco dell’epoca (1971) che pubblichiamo, nel quale si informava, tra le altre notizie, dell’esibizione del suo gruppo: “The Tigers”;

  •       la ricevuta dell’acquisto del suo primo basso "Franus", che pubblichiamo, nella quale risultano i vari acconti versati, il costo, la firma da garante del suo maestro e amico. Questo documento aumenta il valore simbolico del basso di Mino, che, come abbiamo già detto nella prima stesura di questa pagina, ha rappresentato per i musicisti sammichelani degli anni 80 e 90 l’opportunità, l’occasione di mettersi alla prova ed imparare, quindi, a suonare; senza di esso e senza la disponibilità di Mino tanti musicisti e gruppi, forse, non sarebbero nati a San Michele Salentino.

Mino si è soffermato a raccontarci la sua esperienza romana con i locali famosi in quegli anni e la sua presenza come comparsa in alcuni films tra cui il colossal “Ben Hur”.

La versione integrale dell’intervista prossimamente sul sito www.movcircolare.it dell’associozione “Movimento circolare”.

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L'intervista del 29 gennaio 2004
Articolo giornale tedesco 
Documento acquisto basso   






Mino Gioia - 1968





"...ero a Roma l'anno in cui i Beatles vennero a suonare. Non avevo soldi e sono stato tutto il tempo fuori dal Teatro mentre loro si esibivano..."



"...oggi la passione per la musica c'é l'ho ancora nel sangue, basta che veda uno strumento "piatto" e..."