19
agosto 2003:
IVAN incontra
le sue METEORE
a distanza di 30 anni
il primo gruppo sammichelano
si ritrova a suonare insieme
Da un po’ di tempo se ne parlava tra di noi: “martedì 19
tutti in campagna da Tonino Argentiero per organizzare una sorpresa
a Fausto”.
E’
necessario a questo punto, per comprendere, tornare indietro
di 40 anni quando sull’onda della rivoluzione musicale innescata
da Beatles e Rolling Stones milioni di ragazzi, in tutto il mondo,
sognano di imparare a suonare.
Ossia
“la musica come Terra Promessa; un vero e proprio regno simbolico,
un dominio dell’immaginario in cui il popolo giovanile potesse
esercitare in libertà i suoi sogni di rivoluzione e la sua inedita
visione del mondo (Gino Castaldo
– La terra promessa; Feltrinelli editori, Milano 1994)”.
Nasce
il mito del gruppo, del collettivo.
Nascono
IVAN E LE METEORE: Pietro Miccoli, Michele Guglielmo, Fausto
Turrisi, Domenico Lino, Lillino
Balestra ed Enzo Venerito.
Pietro
Miccoli (voce) - Michele Guglielmo (tastiere) - Fausto Turrisi
(basso) - Domenico Lino (batteria) –
Lillino Balestra (chitarra e canto) - Enzo Venerito (chitarra
e canto)
Ma
nell’estate del ’72 Fausto parte in
Germania in cerca di lavoro, lascia gli amici, il paese e in quello
stesso anno si sposa.
La
musica è sempre una passione, anche se il basso ormai deve far
posto ai doveri e agli impegni famigliari.
Si
occupa di vendita ed assistenza tecnica di impianti laser
industriali per la lavorazione delle lamiere e, tranne una parentesi
sanmichelana dal 1992 al 1996 (in cui con suo grosso rammarico non
si è concretizzata l’opportunità di rinsaldare i legami con gli
amici della band) vive stabilmente a Milano.
E
siamo al 2003.
Appassionato
di informatica, Fausto, scopre non solo
l’esistenza di un sito (midiesis) dedicato ai cantanti e musicisti
di ogni tempo di San Michele, ma che in una pagina si parla anche di
lui. E’ necessario a questo punto, per lui, mettersi in contatto
con il curatore, Rocco, il quale ha modo di approfondire la
conoscenza di Fausto e di maturare, insieme a noi tutti
dell’associazione, l’idea di organizzare un concerto a sorpresa.
L’intenzione
è di radunare le “Meteore”, montare gli strumenti in campagna e
predisporre tutto in modo che al suo arrivo, Fausto (portato lì con
una scusa), trovasse ad attenderlo il suo basso.
E
così è stato, anche se l’entusiasmo, nei giorni precedenti,
aveva fatto trapelare le intenzioni creando, di fatto, una serata a
sorpresa “preannunciata”.
Con
alle spalle un bellissimo trullo, i vecchi compagni (tra cui mancava
Michele) hanno imbracciato i loro strumenti e con un salto temporale
all’indietro di oltre 30 anni son ripartiti da dove si erano
lasciati. Tre decenni annullati d’incanto al primo accordo e tante
emozioni tanti ricordi che riaffioravano prepotenti e di cui ne
erano testimonianza le lacrime di Lillino.
Raccontare
ciò che ha rappresentato, per tutti noi, la serata, è cosa ardua
ed è difficile affidare alle parole le sensazioni vissute che ci
hanno reso partecipi di un evento speciale cui dedicheremo sempre un
posto privilegiato nei nostri ricordi.
Una
festa in cui tutti i partecipanti hanno respirato all’unisono come
un’unica creatura.
Ragazzi,
ragazze, mamme, papà, bambini, fidanzati, amici, amiche e su tutto
la musica di quegli anni irripetibili: dai Procol Harum ai Dik Dik,
dai Creedence Clearwater Revaival a Leali, dal beat al pop.
Tante
generazioni a confronto e la musica come collante, come momento
aggregante, come punta massima di una situazione, quasi atemporale,
vissuta nella piena consapevolezza della sua unicità.
E
poi, come in una sorta di happening musicale, un continuo
avvicendamento, di noi tutti, agli strumenti, per una jam session in
cui hanno convissuto pizzica, rock, reggae, cantautori, tarantella e
musica popolare.
Con
un momento veramente coinvolgente quando tutti si son lasciati
trascinare dalle note de “lu sittaturu” e chi non conosceva le
parole accompagnava battendo le mani.
Ci
siamo salutati dicendoci <<alla prossima>> e mentre lo
facevamo forse pensavamo che non si sarebbero più creati simili
presupposti, ma certi, nello stesso tempo, che quella serata sarebbe
rimasta per sempre nei nostri cuori perché speciale.
Nando De Vitis
La
serata del 19 agosto 2003 è stata organizzata dall'Associazione
culturale "MOVIMENTO CIRCOLARE - IO TI RACCONTO".
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