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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una rappresentanza dei docenti delle scuole di San Michele Salentino, il risposta alla lettera aperta del Sindaco.
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- Al Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” di San Michele Sal.no
- Al Dirigente dell’ufficio scolastico provinciale (C.S.A.)
- Al Consiglio d’Istituto di San Michele Sal.no
- Alle Redazioni dei quotidiani provinciali e locali
- Alle Rappresentanze sindacali
Oggi non è semplice vivere la condizione di docente, sia per il frequente susseguirsi di cambiamenti di politiche scolastiche nazionali, sia perché la funzione di docente è oggetto di giudizi, valutazioni, critiche, che investono la scuola nel suo complesso.
I rapidi e profondi cambiamenti che attraversano la nostra società, mostrano il loro risvolto nel mondo della scuola, mettendo in discussione programmi, contenuti, metodologie, strutture.
Il confronto e la critica sono da considerarsi strumenti indispensabili in un’ottica di ricerca di rinnovamento e di crescita che favoriscono il processo di formazione delle generazioni future, e per questo non devono sfociare in accuse gratuite, affermazioni prive di ogni fondamento, soprattutto se non documentate.
Lasciamo a chi legge la facoltà di valutare se, quanto scritto dal Sindaco con una lettera aperta a tutti i cittadini sul periodico “Il Comune Informa”, n.3 - Giugno/Luglio 2008, che a seguire si riporta così come pubblicato, sia da classificare come un atto di confronto costruttivo o, invece, di pura denigrazione.
Il Sindaco afferma di essere mosso dalla “preoccupazione di tutelare i bambini che nella scuola dovrebbero avere insegnamenti e modelli di civiltà e di corretta educazione; ed invece, vengono utilizzati come strumento di menzogne e di infamie di bassissimo profilo”. Subito dopo il Sindaco fa il seguente invito:
“Tutte le mamme di San Michele Sal.no dovrebbero riflettere perché la scuola è l’istituzione fondamentale da cui si possono far discendere virtù essenziali, buona educazione e cultura dei nostri ragazzi oppure diseducazione, bullismo e deviazioni varie.”
E ancora, citando l’art. 54 della Costituzione:
“I cittadini cui sono affidate le funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore. Precetto, conclude, che risulta sconosciuto, disatteso e spesso stravolto da determinate persone le quali sono causa di gravissime lesioni nella società civile”.
Queste parole sono del tutto fuori luogo per una realtà scolastica come quella di San Michele Sal.no, dove opera un Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado, in cui nessun docente ha mai ricevuto accuse, né dall’interno della stessa organizzazione scolastica, né da soggetti esterni alla scuola. Inoltre il nostro Istituto, riceve continuamente riconoscimenti, sia in ambito provinciale, che fuori di esso, per il suo operare non solo a livello curriculare-didattico, ma anche sociale, come dimostrato da un’ampia documentazione.
Si riportano alcune tra le varie iniziative, manifestazioni e progetti della scuola:
• “Progetto PET-TAC”: raccolta contributi da destinare all’acquisto della PET-TAC), strumento per la diagnosi dei tumori (Ospedale Perrino di Brindisi);
• Giornalino scolasticoCOM.prendere, con il quale la nostra scuola, l’anno scorso, ha vinto il primo premio in un concorso nazionale promosso dall’Istituto Manocalzati (AV), esperienza ripetuta anche quest’anno;
• Progetto “Settimana dei bambini del Mediterraneo”;
• “Il Castello Volante” organizzato dal Comune di Carovigno, settore Cultura, al quale, oltre al nostro istituto, partecipano gli istituti secondari di 1° grado di Ostuni, San Vito e Carovigno;
• Progetto Meteo “Che tempo fa?” Iniziativa che la nostra scuola attua in collaborazione con l’associazione “MeteoWeb” di Carovigno, con l’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Enrico Pantanelli “ di Ostuni, la Scuola Secondaria di 1° grado “Buonsanto-Meo” di San Vito dei Normanni ed altri comuni della provincia;
• Progetti organizzati dal Coni: “Gioco Sport:nessuno escluso”;
• Progetto dei giochi sportivi studenteschi con i quali i nostri ragazzi hanno manifestato un sano senso di agonismo oltre che ottime capacità motorie, conseguendo apprezzabili risultati;
• Progetto “Adotta una Pigotta” iniziativa promossa dall’Unicef;
• Progetti a difesa dell’ambiente che si sono avvalsi anche della collaborazione del Laboratorio di educazione ambientale di Brindisi e della Serveco;
• “Progetto Intercultura”, svolto in stretta collaborazione con il CRIT (Centro risorse immigrati sul territorio) di Fasano, per favorire l’integrazione degli alunni stranieri.
• Arricchimento del curricolo al fine di promuovere e valorizzare i talenti, per combattere la dispersione scolastica che potrebbe sfociare in qualsiasi forma di devianza: Laboratorio di ceramica, pittura, teatro, coro;
• Recupero e valorizzazione delle tradizioni locali al fine di conservare la propria identità: progetto “I cantori di Puglia” (viaggio nella tradizione musicale pugliese), danze folkloristiche;
A testimonianza di alcune delle attività che si svolgono nella nostra scuola, è stato pubblicato il giornalino scolastico COM.prendere, edizione 2008, quale documento di una scuola che operando ATTIVA.mente affianca il compito “dell’insegnare ad apprendere” e quello “dell’insegnare ad essere”.
Inoltre, gli studenti che approdano alle scuole secondarie di 2° grado, in altri comuni, vengono notoriamente apprezzati per la loro preparazione di base che consente loro di completare il relativo ciclo di studio con valutazioni più che soddisfacenti. Anche questo ampiamente documentato.
Non solo, ma l’Istituto scolastico comprensivo di San Michele S.no si è avvalso della guida di dirigenti quali, fra gli ultimi, il Prof.re Antonio Chionna e la Dott.ssa Maria Giuseppa Lotti, distintisi per professionalità, impegno, abnegazione e onestà, nell’espletamento delle loro funzioni.
Una rappresentanza di docenti
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Questo è solo uno dei titoli comparsi oggi sulla stampa italiana. E' la notizia del giorno per quanto riguarda l'attualità spicciola di casa nostra, quella che però insegna. Una vergogna perchè chi ci rappresenta è ignorante. Non può sbagliare un Ministero della pubblica istruzione.
Ah no, dimenticavo, il ministero tutto può, almeno non ci prenda in giro.
Mandiamo i figli a scuola per imparare, per conoscere, scoprire e sapere, hanno modelli a cui riferirsi, anche se quelli degli ultimi anni lasciano desiderare, e sono sottoposti a continui esami. Perchè è giusto e perchè è l'iter richiesto da uno Stato giusto. Fino a quando gli esami non diventano però una manovra legale per marciare su chi ha una speranza per il proprio futuro e capisce che per fare strada deve sapere, conoscere e studiare.
Passato l'esame di maturità credono sia fatta e invece no, esami all'università, esami di stato, concorsi pubblici, manuali, codici civili, codici penali, deontologia, bla bla bla e soprattutto tanti soldi da spendere per prepararsi. In migliaia a competere. E poi? Il Ministero della pubblica istruzione sbaglia per primo nella cona di un tema sull'abc della letteratura italiana. Eugenio Montale dedica una poesia a un maschio e il Ministero chiede agli studenti di commentare " il ruolo salvifico e consolatorio svolto dalla figura femminile". Complimenti!