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Rocco, mio padre

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aggiornato il 27/09/2009
Un commento e due foto di Mondino sulla serata di presentazione del libro "Rocco, mio padre".
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Alcune volte capita di perdere lentamente la vista, tanto lentamente da non accorgersi d’essere diventati quasi ciechi. Solo quando usiamo i primi occhiali ci accorgiamo di quanto non vedevamo più !
Cara dottoressa Lorenza Pizzo, lei, per noi, è proprio quel paio di occhiali che, finalmente, ci fa rivedere il passato dal quale proveniamo e la realtà che ci circonda. Il suo è un enorme contributo alla riscoperta delle nostre origini, del mondo contadino, delle pietre e dei trulli, dei nostri genitori che con fatica, con fame e sete, hanno percorso un cammino,ostacolato da povertà e mancanza d’istruzione, verso il sogno di dare un futuro migliore ai loro figli.
Quindi, grazie a Tonino per averci regalato questa occasione e con lui mi auguro che Giada, i miei nipoti e tutti i nostri figli riscoprano il valore del lavoro onesto e della famiglia.
Pochi sanmichelani hanno goduto della fortuna d’avere una brava biografa a disposizione ma credo che la splendida storia di “mestu Rocch’” sia un po’ la storia di tutto un popolo che questa sera ringrazia la dottoressa Pizzo per il modo garbato, appropriato e poetico con cui lei, con questo libro, gli rende omaggio.
Sanmichelesalentino,sabato26settembre2009,pinacoteca salvatorecavallo,presentazione del libro “rocco,mio padre”. edmondobellanova



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Sabato 26 settembre 2009, ore 18,30, presso la Pinacoteca del Comune di San Michele Salentino, presentazione del libro "Rocco, mio padre", biografia del concittadino Rocco Altavilla, meccanico di San Michele Salentino dal 1957, realizzata dalla d.ssa Lorenza Pizzo e ideata dal figlio Tonino Altavilla.

Dalla prefazione del libro

Sicuramente tutti potremmo scrivere la nostra
storia; un ricordo, un rimorso, un rimpianto, la vita è generosa nell’elargire giornate di gioia o di dolore che rimangono scolpite nella nostra memoria. Perché tutti non le mettono su carta? Perché tutti non consegnano nelle mani di una giovane scrittrice anonima gli appunti di un’intera vita affinché li metta in ordine e ne faccia uscire un libro? Come un pittore, tra luci ed ombre, traccia il profilo del nostro ritratto e consegna alla storia quell’olio su tela, così l’inchiostro di una penna è in grado di fissare per sempre tutto ciò che a voce poi si perde nel vento e nella polvere. Un libro regala all’eternità il ricordo di una persona. Perché allora solo in pochi si concedono questo sogno di dedicare un libro a qualcuno? Ci vuole un amore infinito verso un padre per volerne fissare il ricordo per sempre. Per conservare nel posto più prezioso di un trullo questa mia manciata di parole che però resiste all’usura del tempo e si tramanda di generazione in generazione.
Antonio Altavilla ama suo padre Rocco esattamente in questa maniera. Ha avuto il coraggio di seguire solo il suo cuore e la sensibilità di trasformare i giorni quotidiani
della vita del padre in attimi preziosi e imperdibili tanto da volerli scolpire per sempre sulla carta. Affinché ci sia sempre qualcosa che parli di Rocco Altavilla, come una brezza leggera che dolcemente accarezza i nostri volti.
Non è una storia leggera e scorrevole. La vita di quest’uomo trasuda fatica, difficoltà e abusi sin dalla più tenera infanzia. Tra scelte e incontri, tra fame e gloria, Rocco inconsapevolmente incarnerà tutti gli umori e i giri di boa del 900 italiano. Da piccolo bracciante a pioniere della meccanica, quest’uomo dalle mani così ispessite dalla vita è stato in grado di vivere con pienezze ogni alba e ogni tramonto della sua magnifica terra.
Questo mio semplice libro è un regalo che Antonio ha voluto fare a suo padre. Un regalo tra i tanti dico io, perchè avere un figlio così sensibile, devoto e rispettoso è già tutto quanto si possa desiderare.
Ringrazio il Signor Rocco Altavilla per avermi resa edotta di suo pugno di particolari importanti della sua vita privata e professionale. Ad Antonio, infine, il mio ringraziamento più profondo per avermi resa partecipe di questa magnifica avventura.
Lorenza Pizzo

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