La Commissione Elettorale comunale, di cui faccio parte in rappresentanza dell’Opposizione, è stata impegnata il 15 scorso nella costituzione dei seggi elettorali per le prossime votazioni con la nomina degli scrutatori. Come avevo previsto sulla scorta delle esperienze passate, i componenti della Commissione, con il Sindaco alla Presidenza, hanno ancora una volta rifiutato la mia proposta di far precedere tutte le nomine degli scrutatori dal sorteggio tra tutti gli iscritti nell’apposito elenco costituito da elettori che hanno fatto richiesta.
Ancora una volta hanno preferito adottare la solita formula clientelare e umiliante che costringe gli aspiranti ad elemosinare un incarico che, appartenendo alla Pubblica Amministrazione, dovrebbe invece essere affidato con imparzialità e trasparenza.
Ovviamente, da solo non potevo imporre tale metodo, ma, avendo la possibilità tecnica di designare 6 dei 24 nominativi, come avevo preannunciato, mi sono premunito di effettuare pubblicamente in piazza, la sera precedente, il sorteggio di un congruo numero di iscritti nell’elenco, che ho esibito in Commissione secondo l’ordine di sorteggio. Chi è entrato a far parte di questo ristretto numero di designati lo deve solo alla fortuna e non ha bisogno di sdebitarsi.
E’ questa una battaglia che intendo sostenere fintanto che ne avrò la possibilità, convinto del dovere di ogni Amministratore a sostenere principi sani. Mi sono dannato l’anima a pubblicizzare e svolgere il sorteggio, cercando anche di coinvolgere invano qualche Associazione. E, pur solo, non mi sono scoraggiato dal proseguire per scuotere le coscienze di ognuno a reclamare i propri diritti ed esigere una amministrazione della cosa pubblica con correttezza, imparzialità e trasparenza.
A chi dovesse obiettare che queste sono poca cosa ed insignificanti, rispondo che la mia è una battaglia di principi e proprio perché sono concessioni di poco conto, credo ne volga la pena non barattare la propria dignità per cose inconsistenti.
Il mio appello è: miglioriamo insieme la nostra società, ognuno facendo la propria parte.

Tonino SCATIGNA